25 Febbraio
- Cattiverie (4) -
di Paolo De Gregorio, 25 febbraio 2010
-Non conosco quel boss mafioso (Franco Pugliese), sostiene con decisione l’onorevole del PDL (partito della libertà provvisoria) Nicola Di Girolamo.
La foto che li ritrae in tenero abbraccio altro non è che un fotomontaggio, che fa parte di un complotto ordito da magistratura politicizzata, ad orologeria, supportato da comunisti, volto a screditare il fondatore del PDL Berlusconi, attraverso quella barbarie delle intercettazioni telefoniche, cosa che naturalmente configura una persecuzione delle toghe rosse (invidiose), con lo scopo finale di togliere al popolo la sovranità del voto, per portarci in un regime illiberale, uno stato di polizia investigativa e tributaria.
Comica, ma la tragedia è che più della metà degli elettori italiani crede a queste favole!
-Montezemolo, il moralizzatore, ex presidente della Confindustria (che giustamente Travaglio definisce “il più popoloso consesso di corruttori mai visto in natura”), aspirante a fare le scarpe a Berlusconi, in continuità con la razza padrona al potere, sostiene che la corruzione dilaga perché i politici non hanno fatto le riforme.
Si dà il caso che è evidente il contrario: le riforme sono state fatte, sono numerose, tutte a favore dei corruttori (depenalizzazione falso in bilancio, scudi fiscali, condoni, prescrizioni più brevi, ecc. ecc,), ma l’astuto Montezemolo non se ne è accorto.
Sta proprio studiando da premier!
Paolo De Gregorio