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20 Gennaio 2010 20:25

Quando Facebook scambia la memoria con l’incitamento

961 visualizzazioni - 0 commenti

di NADiRinforma

Curiosa vicenda quella ai danni di Enzo Barnabà, scrittore valguarnerese che da anni risiede a Grimaldi di Ventimiglia, in Liguria. L’autore di veri e propri best seller, quali “Dietro il Sahara”; ” Le ventre du Python”, “Il meglio tempo” e “Morte agli italiani”, su Facebook ha avuto l’amara sorpresa.

In memoria delle vittime di Aigues-Mortes, un massacro avvenuto in Francia il 17 agosto 1893 e che costò la vita a nove operai italiani, Barnabà aveva già pubblicato il successo editoriale “Morte agli italiani“, un libro che ripercorre le tappe di una ignobile mattanza. Un mese fa, memore di quel massacro, aveva aperto un gruppo sul noto social network.

La pagina serviva a commemorare (in italiano e francese) l’ignobile strage, a raccogliere documenti e a metterli a disposiziobe del pubblico. Dopo un mese aveva già 180 fan. Avevo scelto come nome il titolo del mio libro“, spiega l’autore.

Ma la scure della censura è scesa irrazionalmente proprio su uno dei pochi gruppi che diniegano la violenza. Il gruppo “Morte agli italiani! – Mort aux Italiens!” è stato interpretato come un incitamento all’odio razziale, per di più fatto da un italiano. Così Facebook Italia ha pensato bene di sopprimere la pagina senza visionarne davvero il contenuto.

Sembra eccessivo, considerando le innumerevoli pagine ancora oggi attive, che augurano la morte del calciatore “Palermitano” Balotelli o di pestaggi a quel “marocchino” o a quel “Rom”.

Sul sito ufficiale www.enzobarnaba.it, ove si apprende che l’eclettico autore ha insegnato lingua e letteratura francese in vari licei del Veneto e della Liguria; che a Ventimiglia ha fondato il Circolo “Pier Paolo Pasolini”, forse l’istituzione culturale più prestigiosa dell’estremo ponente ligure, campeggia ancora il link che porta al gruppo ormai soppresso.

Inutile dire che questa volta Facebook ha preso una grossa cantonata, sia per il valore del Barnabà scrittore e uomo, sia per l’importanza sociale che i suoi studi su Aigues-Mortes possono avere oggi. I soggetti coinvolti con i fatti di Rosarno, assoluta attualità, potevano e potrebbero ancora prendere spunto di riflessione da quella ignobile mattanza, patita da nove operai italiani emigrati oltralpe.

Intanto Enzo Barnabà, in compagnia del collega Gian Antonio Stella (che ha curato la prefazione di Morte agli italiani), il 3 febbraio sarà a Milano per presentare la ristampa del libro, mentre il 29 lo presenterà alla Casa della Memoria di Roma.

Carmelo Parrinelli

http://enna.blogsicilia.it/2010/01/quando-facebook-scambia-la-memoria-con-lincitamento/


Nadirinforma ha incontrato Enzo Barnabà lo scorso giugno. Qui l'intervista che ci ha rilasciato
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Search&testo=NADiRinforma+incontra+Enzo+Barnab%E0&tipo=testo


 

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