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5 Gennaio 2010 12:06

Una Befana a muso duro come nel 1928

887 visualizzazioni - 2 commenti

di Doriana Goracci

Torna a Viterbo   il giorno della Calza della Befana più lunga del mondo:”Maxi calza realizzata in tela di iuta lunga 52,30 del peso di kg 400 circa, internamente riempita con palloni gonfiabili, sacchi di carta e doni per bambini, trasportata a spalla da 100 figuranti tipicamente vestiti da  befana, intervallate da 15 Fiat 500 sul cui tettino poggia la calza”.L’Occasione è da non perdere, mi dico che va presa al volo, da tempo.
Non si ripeterà  l’assenza del Tricolore Befano, motivata da Azione Giovani lo scorso anno con un Niente Befana Tricolore, colpa della federazione.
Quest’anno è un Trionfo patriottico! Comenel 1928, con l’ istituzione della Befana Fascista ” la Befana mette le Ali, simili a quelle degli aeroplani italiani – evviva gli aeroplani – avrebbe potuto valicare il mare.  “Questa è l’Italia di Mussolini, che già s’avanza verso l’Impero: va tu Befana dai soldatini, a dir che sempre laggiù è il pensiero…le maghe si accostavano l’una all’altra per formare la bandiera italiana, anche la Befana lasciava cadere il mantello disvelando la sua vera entità: lei era l’Italia! Di fronte a tale portento, un coro di fanciulli alto levava il canto: “Per la nostra civiltà, eia, eia alalà”.
E’ stato anticipato dall’Informazione che “Nel solco della tradizione delle Befane Tricolori, anche quest’anno, con l’organizzazione del Popolo della Libertà e di Realtà Nuova, e la collaborazione del senatore Domenico Gramazio, dell’onorevole Tommaso Luzzi, consigliere regionale del Lazio e di Luca Gramazio, consigliere comunale di Roma, saranno distribuiti circa 5mila pacchi dono nel nome della Befana Tricolore. Le iniziative sono partite ieri dalla provincia di Roma e, in particolare…”
Ed ecco  Viterbo con la Macchina della Fantasia: “Torna la Befana Tricolore…la novità di questa edizione 2010, organizzata dal Gruppo PdL del Comune di Viterbo in collaborazione con il movimento Giovane Italia, fondato dai giovani provenienti dai vecchi partiti di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Popolari Liberali, non è fine a se stessa. “L’appuntamento dedicato ai bambini… si sposerà con la solidarietà. L’ingresso alla festa del 6 sarà gratuito…“Un kilo di auguri”. Il tutto verrà destinato alla mensa Caritas che proprio in questi giorni di festa ha visto aumentare notevolmente la richiesta di pasti”… “Dal Movimento Sociale, passando per Alleanza Nazionale e arrivando al Popolo della Libertà, la Befana Tricolore ha conservato l’originario nome. Un segnale che,indipendentemente dai partiti che l’hanno organizzata e tramandata negli anni, testimonia il valore di questa importante tradizione italiana, dedicata all’Epifania e ai bambini.”
Insomma un pasto fisso è assicurato come un posto da piccoli spettatori, l’onorevole Domenico Gramazio avrà di che stappare nuovamente una bottiglia di champagne, come suo figlio Luca Gramazio che sottolineava  la necessità di una destra forte in Campidoglio, che sappia interpretare i reali bisogni dei cittadini e avviare finalmente una politica amministrativa fatta di cose concrete”.
Leggo per stare alla cronaca concreta,  oggi 5 gennaio:  “Un romeno di 30 anni si è buttato nel Tevere dal ponte Sublicio, vicino all’isola Tiberina. L’uomo era in fila al pronto soccorso del Fatebenefratelli dove aspettava da quattro ore il ricovero. Secondo alcuni testimoni  si è lanciato dopo essere salito in piedi sul parapetto. E’ disperso”.
Devo aggiungere altro? Ma si, l’ impegno del Pd e del suo Presidente alla provincia Mazzoli, nel far volare l’Aereoporto che non vola e le Befane Tricolori  che uniscono i Grandi Impegni: Il PD è impegnato nella costruzione di una forte alleanza. A breve la formalizzazione della richiesta di un incontro con l’Udc:”Per avere l’aeroporto serve un’ulteriore sinergia tra le istituzioni locali”. E’ la Cultura della solidarietà.
Che vi lascio io per domani? Il racconto per l’Epifania di  Troisi, della sua infanzia col papà ferroviere, quella mai negata che faceva stupire i miei figli il 6 gennaio, quando  i giocattoli, passavano attraverso una cappa, magicamente. Perchè certe affermazioni, certe sfilate con 100 replicanti befani, certi primati mi ricordano più che mai con rimpianto infinito lo sguardo fermo e dritto al futuro di Pierangelo Bertoli, il suo A Muso Duro. La Befana sa benissimo con chi e quando essere dolce, altro che polveri sottili da spargere, che dovremmo pulire noi, tanto per non cambiare.

Doriana Goracci
e adesso che farò  non so che dire fa freddo come quando stavo solo ho sempre scritto i versi con la penna non ho ordini precisi di lavoro ho sempre odiato i porci ed i ruffiani e quelli che rubavano un salario falsi che si fanno una carriera con certe prestazioni fuori orario canterò  le mie canzoni per la strada ed affronterò  la vita a muso duro un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro ho speso quattro secoli di vita e ho fatto mille viaggi nei deserti perchè  volevo dire ciò che penso volevo andare avanti ad occhi aperti adesso dovrei fare le canzoni con i dosaggi esatti degli esperti magari poi vestirmi come un fesso per fare il deficente nei concerti canterò  le mie canzoni per la strada ed affronterò  la vita a muso duro un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro non so se sono stato mai poeta e non m’importa niente di saperlo riempirò  i bicchieri del mio vino non so com’ è  però v’invito a berlo e le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è  maturo al punto giusto le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto canterò  le mie canzoni per la strada ed affronterò  la vita a muso duro un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro e non so se avrò  gli amici a farmi il coro o se avrò  soltanto volti sconosciuti canterò  le mie canzoni a tutti loro e alla fine della strada potrò  dire che i miei giorni li ho vissuti…”Pier Angelo Bertoli A Muso Duro

VIDEO FOTO E RIFERIMENTI CLICCANDO SU
http://www.reset-italia.net/2010/01/05/una-befana-a-muso-duro-come-nel-1928/

COMMENTI

6 Gennaio 2010 23:12

C'è per fortuna la notizia ufficiale che "Un convoglio di aiuti internazionali è entrato questa sera nella Striscia di Gaza. 140 mezzi, tra autocarri e automobili, sono passati attraverso la città frontaliera di Rafah. Il convoglio, bloccato per diversi giorni in Giordania, era arrivato lunedì a Al-Arich, nel Sinai egiziano, dopo essere transitato per la Siria. La notte scorsa si sono verificati degli scontri tra soldati egiziani e membri del convoglio" Tradotto in breve da chi l'ha vissuto, arriva anche così:"alle 19 italiane al Jazeera ha mostrato la gioia dei palestinesi, che offrivano fiori all'ingresso del convoglio.continuano a mostrarlo nelle news alle 21.13 sms da Diana e Alfredo arrivati a Gaza. bilancio 1 soldato morto egiziano 35 palestinesi feriti a Gaza, alcuni gravi 45 feriti ieri sera dalla polizia egiziana quando poliziotti in borghese hanno iniziato a lanciare pietre contro gli attivisti 7 giorni di ritardo sulla tabella di marcia 300.000 euro o pound, non ricordo, in più per il percorso che sono stati costretti a fare il tutto per seguire le volontà di Israele- Bravo Egitto-complimenti ! La cronaca italiana della Befana intanto registrava stamattina:"Una ventina di befane partiranno da Trezzano sul Naviglio alla volta di Arcore, nella speranza di poter incontrare il premier, Silvio Berlusconi, e potergli così offrire dolci, caramelle e cioccolatini. L'iniziativa parte dal Pdl locale e, secondo gli organizzatori, intende premiare Berlusconi "per tutte le buone azioni fatte nel 2009, nella speranza che possa ricevere direttamente dalle nostre mani questi doni"

dg

6 Gennaio 2010 10:48

Mi dispiace aggiornare con certe notizie...questo è quanto appena scritto stamattina... "Cinquantacinque feriti. Questo il bilancio degli scontri scoppiati in Egitto, nel porto di Al Arish. Le forze di sicurezza hanno caricato i militanti di un convoglio umanitario destinato ai palestinesi". La news della notte della Befana è arrivata anche sui Media italiani, come si confà alla vecchina con il suo carico, caricata:”Cinquantacinque feriti. Questo il bilancio degli scontri scoppiati in Egitto, nel porto di Al Arish. Le forze di sicurezza hanno caricato i militanti di un convoglio umanitario destinato ai palestinesi. La protesta è esplosa quando le autorità egiziane ed israeliane hanno negato ad oltre sessanta mezzi della carovana l’autorizzazione ad entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. A bordo medicinali e strumenti medici avanzati donati da Paesi europei ed arabi”. racconto allora lo sviluppo in queste ore. Mando l’unica che stanotte avevo tra le mani, in italiano, del Corriere della Sera:”Attivisti filo palestinesi, guidati dal deputato britannico George Galloway, stanno manifestando questa sera la porto di al Arish contro la decisione dell’Egitto di fare transitare una parte del loro convoglio da Israele prima di entrare a Gaza. Si tratta di quasi 500 persone che hanno bloccato le due entrate del porto con alcuni veicoli, impedendo l’accesso a centinaia di poliziotti”. Comunica Filippo Bianchetti: “Mi ha appena telefonato Alfredo Tradardi, di ISM-Italia, che con Diana Carminati forma l’ unica coppia di italiani presenti nel convoglio VivaPalestina, diretto dall’ Inghilterra alla striscia di Gaza per partecipare alla Gaza Freedom March e per portare 200 e più automezzi carichi di aiuti.L’ intero convoglio è finalmente giunto al porto di El Arish, cittadina posta a circa 30 km dal valico di Rafah, unico passaggio dal territorio egiziano verso la striscia. Tutti i mezzi e le persone sono raccolti nell’ area del porto.Alfredo e Diana hanno chiesto questo pomeriggio di recarsi dal porto alla cittadina di El Arish, per cenare in un ristorante; avvertiti per telefono da amici, sono ritornati subito al porto, dove hanno visto un grande spiegamento di polizia (in aumento ulteriore) ed ambulanze in entrata ed uscita…” E arriva la risposta: “incredibile è questa notizia che trasforma gli aggrediti addirittura in aggressori della “pacifica” polizia egiziana ! Non c’è limite alle falsificazioni. Vincenzo Tradardi , in contato diretto con mio fratello presente con la carovana ad Al Arish.” Nella notte, ma leggo solo ora in questa mattina dell’Epifania: “purtroppo al Jazeera alle 1.15 ha detto che ci sono stati scontri e feriti”. L’infaticabile Carmela Ieroianni invia il link del sito VivaPalestina che in varie lingue, conferma l’episodio accaduto e invita a scrivere immediatamente alle ambasciate in Egitto del proprio Paese, non ho trovato quello italiano, se mi sforzo qualcosa potrei farlo ma non vorrei disturbare il dibattito in corso sulla via a Craxi, i Convogli Esteri della Farnesina in dirittura d’arrivo ad Hammamet, la difesa dello statista e del socialismo illuminato che lui incrementò in Italia: turberei le paure e i timori che riempiono la stampa, di Noemi per sè e il suo Papi, del principe Filiberto che deve affrontare Sanremo. E allora desisto ma tento di informarvi e spero che diffondiate. V mando un video che descrive la vita e l’infanzia negata a Gaza dal 2001 in poi, raccontato da giovanissimi palestinesi, per la strada, diviso in 4 parti prima e seconda e terza , l’ultima è inaccessibile. In una, i bambini vendono i giornali commentano le notizie, sembra senza alcuna paura, vanno a scuola sotto i bombardamenti, la vita continua… Diceva Fabrizio De André in un’ intervista alla trasmissione “Mixer” del 1984: “«Certo, navigando non è che si incontrino soltanto Jamine o tavole imbandite con gatti in salmì spacciati per conigli selvatici, come si dice nella canzone Creuza de mä. Ci si può trovare anche di fronte alla tragedia, magari alla tragedia altrui, anche se condivisa, in quanto fratelli o figli della stessa cultura. È il caso di Sidone, Sidùn in genovese. Sidone è la città libanese che ci ha regalato oltre all’uso delle lettere dell’alfabeto anche l’invenzione del vetro. Me la sono immaginata…”. Siccome sono stonata e l’Opa è cupa,come quella cantata dalla Brigada Internazionale con Daniele Sepe, scrivo che la vita a Gaza, quella attuale, immaginatela voi, a cavallo di una scopa il 6 gennaio del 2010. Doriana Goracci http://www.reset-italia.net/2010/01/06/befana-caricata-ad-al-harish-tra-il-cairo-e-gaza/

Doriana Goracci

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