24 Ottobre
DELL’ESSERE VITTIME DELLA LEGGE DELLA GIUNGLA?
Noi viviamo in una situazione difficile e lo stato italiano ci garantisce solo di poter dormire per strada.
SAPPIAMO CHE LA NOSTRA VOCE E’ LA VOCE DI COLORO CHE NON HANNO VOCE.
Siamo obbligati a vivere in Italia a causa dell’accordo di Dublino, che, per noi, è come la legge nazzista del tempo di Hitler che vietava qualunque libertà di movimento agli ebrei.
Siamo rifugiati in Italia vittime dell’accordo di Dublino, perché le nostre impronte digitali sono schedate negli archivi italiani e ciò non ci permette di lasciare questo paese.
Noi non siamo persone pigre e sappiamo come costruirci un futuro. In Italia abbiamo tentato di costruircelo partendo da zero ed alla fine ci siamo ritrovati nuovamente al punto di partenza, a zero.
Ora abbiamo, più che mai, paura per il nostro futuro, perché ci appare come un incubo. Abbiamo vissuto nella paura per lungo tempo e siamo stanchi d’aver paura.
Non siamo in Italia con la pretesa di cambiare le leggi Italiane, ma chiediamo, per favore, di non confondere, ancora una volta, le leggi internazionali che ci proteggono con le leggi interne italiane.
CHIEDIAMO che lo stato italiano rispetti le decisioni dell’Unione Europea e le raccomandazioni dell’U.N.H.C.R in linea con l’accordo di Ginevra del 1951 PER FERMARE DEPORTAZIONE E RESPINGIMENTI, lo stato Italiano e l’Unione Europea debbono assumersi la responsabilità della morte di 73 rifugiati eritrei.
CHIEDIAMO all’U.N.H.C.R. di farsi carico dei rifugiati che vivono nelle prigioni libiche.
Oggi noi stiamo denunciando tutto ciò perché siamo addolorati dal comportamento crudele dello stato italiano e dell’Unione Europea.
Si può essere ostili a qualcuno qualche volta, ma non si può essere ostili a tutti sempre.
ABBIAMO BISOGNO DEI NOSTRI DIRITTI ORA
PERCHE’ ORA E’ GIUNTO IL MOMENTO.
FINCHE’ LO STATO ITALIANO NON RISPETTERA’ I NOSTRI DIRITTI CON IL PIENO RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA DIGNITA’ UMANA
CONTINUEREMO A LAVORARE PER IL CAMBIAMENTO
YES WE CAN