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14 Ottobre 2009 12:52

l'aviere Luigi Centonze

890 visualizzazioni - 0 commenti

di concetta centonze

Caro papà sta notte ti ho sognato: non accade spessissimo; per lo meno non così spesso come vorrei.
Nel sogno camminavamo insieme e tu eri così giovane che stentavo a starti dietro.
La tua “vita” mi è apparsa così piena che quasi ero offesa che tu non mi chiedessi niente di noi: dei tuoi adorati nipoti, della mamma, di Carla.
“Senti papà…”
Tu continuavi a sorridere: forse mi incoraggiavi?
“Senti papà…”
Ma l’espressione del tuo viso era così appagata che non ho avuto il coraggio di dirti niente.
Al risveglio ho riletto una tua lettera dalla prigionia e le informazioni che ho avuto attraverso il sito degli schiavi di Hitler:
Lo stammlager VIII B di Teschen si trovava nel distretto militare di Breslau (Breslavia) in Polonia; il nome attuale dovrebbe essere Cieszyn.”
Caro papà, non so dove tu ti trovi, ma sono contenta che tu non sia qui.
Non potevi immaginare, quando ci hai lasciato  13 anni fa, quello che sarebbe diventata l’Italia: un luogo in cu tutti odiano tutti, dove garbo, educazione, buoni costumi non contano più nulla. La libertà, la giustizia, l’equità, te lo dico in un orecchio come non ho osato fare nel sogno, tutto è stato spazzato dalla prepotenza e dall’ignoranza.
Viviamo in un postribolo in cui chi più calpesta gli altri, più si fa la ragione.
Be’ sono proprio contenta di non averti detto niente di tutto ciò.
Forse, papà con l’indirizzo stretto nella mano verrò a cercare i segni del tuo passaggio, della tua giovinezza sacrificata per tutte quelle belle cose che oggi in Italia non possiamo nemmeno più nominare.
Concetta Centonze figlia dell’
aviere Luigi Centonze matricola 47697 stalag VIII B Teschen
 
 
 
 
 

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