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28 Luglio 2009 13:52

Rassegnazione nel Dna

1117 visualizzazioni - 5 commenti

di renato pierri

Caro direttore, perché molti italiani, pur disprezzando Berlusconi, lo tollerano? Tante le risposte. Una è certamente: perché gli italiani sono particolarmente inclini alla rassegnazione. Siamo dei rassegnati dalla nascita. Ci rassegniamo a convivere con la mafia, a veder morire ogni giorno persone a causa di incidenti sul lavoro, a mangiare porcherie, a respirare porcherie; ci rassegniamo a non essere informati; a  vedere gente che spreca e si sollazza, e gente costretta a privarsi del necessario; ci rassegniamo a vedere in televisione spettacoli desolanti, donne dal volto deformato, e seni e sederi a profusione. Ci rassegniamo al fatto che ogni tre giorni in Italia una donna muore per le violenze subite da un uomo. Ci rassegniamo ad assistere ogni estate all'incendio di migliaia di ettari di bosco; al cemento che mangia la nostra bella terra;  a sentir dire e a veder fare cose che non diremmo e non faremmo mai. Ci rassegniamo a tutto. Ci rassegniamo al fatto che possiamo scrivere una lettera come questa,  vederla anche pubblicata magari, sapendo perfettamente che non serve a nulla, proprio a nulla. Ci rassegniamo ad abbaiare alla luna, come suole dire una mia cara amica. La cristiana santa eroica rassegnazione ci impedisce di impazzire. E' la nostra salvezza. Rassegnarsi a Berlusconi non è davvero un problema per chi la rassegnazione ce l'ha nel Dna.

 

Renato Pierri

 

COMMENTI

3 Agosto 2009 20:49

Personalmente, non mi rassegnerò.Mai. Ma la colpa della rassegnazione atavica degli italiani sta nella classe politica.Che tollera e incoraggia col suo atteggiamento il padrone di tutto:ovvero Berlusconi.

Lorenzo

31 Luglio 2009 23:01

Sono convinto che la rassegnazione totalizzante è un limite tipico degli italiani. Io non credo che la cultura religiosa che ci caratterizza sia estranea alla all'indifferenza e a questo nefasto comportamento. Basta pensare al 'Cristo' relegato perennemente sulla 'Croce'. Proviamo a 'staccarlo', a veramente introiettarlo, a liberarci dalla sublimazione della 'fede' e a mettere così realmente in atto il suo insegnamento. Solo in questo modo potremo renderci conto che è proprio la simbologia della 'croce', imposta dal Vaticano, a renderci inoffensivi, creduloni, rassegnati, masochisti.

Romolo

29 Luglio 2009 21:06

Penso che la rassegnazione senza ribellione sia + cattolica che cristiana e purtroppo qui in Italia il cattolicesimo lo respiriamo nostro malgrado dalla nascita e dovunque. Quanto all'atteggiamento egli italiani nei confronti di Berlusconi tendo ad imputarlo + a una forma di desiderata imitazione (che è + grave) che alla rassegnazione di cui gli italiani sono intrisi a presto a tutti arianna mazzanti

arianna mazzanti

29 Luglio 2009 12:27

Stamattina Renato, mio caro amico, mi ha segnalato la sua lettera, dicendo che forse l'avevo già letta sulla stampa...un uso reciproco quello di scambiarci informazioni e opinioni, nostre e altrui. Stavolta riporto integralmente quanto gli ho scritto, credo non sia affatto corrispondenza privata... "No Renato, io non ce la faccio a leggere neanche un po' la stampa, mi servo delle segnalazioni come la tua e di altre anonime amiche e amici, oltre alle battute dell'ansa e chi per essa...La rassegnazione è cristiana, dovrebbe esserlo alla pari la ribellione. Ma queste due non si sposano mai, forse perchè sono sorelle, femmine entrambi. Si alternano i due stati, la rassegnazione ben visibile, l'altra del tutto nascosta. Altro è caro Renato prendere coscenza di questo alterno moto della persona. Si mangia per campare, si lavora per mangiare, si esce pazzi se qualcuno si mette in mezzo al Sistema. La bontà oliosa e critica dei "nostri"interventi...fa sorridere, perchè ci si rivede... rassegnati e scontenti, indignati garbatamente. A volte mi sento io profondamente stanca e ti assicuro che l'orto stamattina alle 6, aveva bisogno di bere, come certi gatti randagi...ciò non toglie che l'alimentazione forzata dei morenti è la prova di forza di questo paese. Stavolta mi ricito io, viviamo ammalati e moriamo sani...una carezza Doriana

Doriana Goracci

29 Luglio 2009 11:34

Questa lettera è perfetta, o per meglio dire, il contenuto di questa lettera è perfetto. Questi sono gli italiani. Un popolo rassegnato. Avvilente. Saluti.

Marco Genova

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