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26 Maggio 2009 22:56

Il futuro è di tutti, la morte è loro

1125 visualizzazioni - 2 commenti

di Doriana Goracci


lapisanplus-e-i-giganti

Il bagno nessun turista  si sogna di farlo a Sarroch, si va nelle vicine Pula e Domus de Maria. Sarroch ha un nuraghe  Sa domu ‘e s’ Orcu e le Tombe dei Giganti  e si trova  presso la costa occidentale del Golfo degli Angeli. Non ci saranno seppelliti 3 morti sul lavoro in quella tomba, non erano dei giganti dell’economia produttiva, nè tantomeno degli angeli.

Un minuto di silenzio da Fini per 3 operai morti, otto ore di sciopero per i colleghi che pagheranno di tasca loro proposti dai sindacati, cordoglio e indagini avviate da tutte le Istituzioni.  Sono morti Bruno Muntoni, 58 anni, Daniele Melis e Pierluigi Solinas, entrambi 30enni, tutti di Villa San Pietro, della ditta “Comesa srl” morti nel primo pomeriggio di oggi 26 maggio 2009, nell’impianto MHC1 dello stabilimento della Saras di Sarroch.
Un quarto operaio della stessa ditta, all’esterno del serbatoio con funzioni di vigilanza, è stato anche lui colpito dalle esalazioni e ha perso i sensi.

L’origine del nome Sarroch, il luogo dell’accaduto, è misteriosa. Forse deriva  dal fenicio “Sharak”, grappolo d’uva, o forse dal catalano antico “S’arroch”  per l’enorme roccia che domina il paese.
Rimarranno” misteriose” queste morti, come quelle a Pietradefusi  in Campania dove un operaio è caduto dall’altezza di 10 metri mentre riparava il solaio di un capannone industriale e  in Puglia, ad Andria dove un altro uomo è morto dopo essere stato colpito e trascinato da un nastro trasportatore in un cantiere  del cugino e non perchè investito mentre era in bicicletta.

Da diverse settimane possiamo sapere che erano in corso una serie di interventi di manutenzione programmata sugli impianti. Possiamo sapere che La Saras  ha una Sicurezza Globale

La Saras ha un’operatività attenta all’Ambiente

e anche che lo stabilimento della Saras è stata fondato da Angelo Moratti nel 1962 e ha dato ricchezza alla Sardegna, in luoghi dove si viveva “miseramente” con l’agricoltura e la pastorizia.

Altro che Crisi, in Italia c’è” bassa produttività”. La parola al ministro Brunetta:  “per rompere questa malattia mortale, la nostra economia deve fare più privatizzazione e liberalizzazione, e più semplificazione da parte della burocrazia”.La malattia mortale ha colpito ancora, non è febbre suina, niente di virale.

“Nucleare, fonti rinnovabili e gas. Ma soprattutto il petrolio. Questi i temi affrontati durante il G8 dell’energia, la tre giorni che si chiude oggi e che ha visto riuniti a Roma 23 ministri di altrettanti Paesi, in rappresentanza dell’80% della domanda e dell’offerta di energia globale”
Nessuna  paura, Loro stanno lavorando per noi, sono attenti all’ambiente perchè il futuro è di tutti, come la morte per alcuni, anzitempo: un rischio da correre.
Sotto accusa rimane  il nostro silenzio, e non di un minuto, per la vita.

Doriana Goracci





 

COMMENTI

27 Maggio 2009 08:15

Aggiungo "A fine maggio è prevista, l’udienza davanti al giudice civile Vincenzo Amato sul ricorso per sequestro giudiziario del film-documento presentato dai legali della Saras. Gli avvocati della raffineria hanno precisato davanti al magistrato che la richiesta al tribunale civile riguarda il sequestro probatorio del dvd. In sostanza i vertici della Saras vorrebbero esaminare il contenuto del documentario per stabilire se danneggia l’immagine dell’azienda. Dall’inizio dell’anno ad oggi, per lavoro, ci sono: 420 morti, 420134 infortuni, 10503 invalidi." http://www.reset-italia.net/2009/05/26/oil-il-film-uscito-a-gennaio-sulla-saras-di-sarroch/

Doriana Goracci

27 Maggio 2009 07:58

http://www.wittgenstein.it/2009/05/26/sarroch/ A questo link il video del documentario OIL sulla raffineria di Sarroch, di cui era stato chiesto il sequestro dagli avvocati della società Saras (quella della famiglia Moratti)

DG

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