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20 Aprile 2009 12:50

A COSA PUO’ SERVIRE UN MOVIMENTO COME DECRESCITA FELICE ??

771 visualizzazioni - 0 commenti

di gastaldo paolo

Nella storia i cambiamenti di sistema come ad esempio lo fu la Rivoluzione Francese in un insieme di eventi e di cambiamenti intercorsi tra il 1789 e il 1799 che segno’ il limite tra l'età moderna e l'età contemporanea ...non avvenne attraverso media televisivi e internet che non esistevano! .ma dal pensiero illuminista che si diffuse capillarmente e “oralmente “…dai salotti borghesi fino alle plebi di Francia che coi forconi scacciarono e decapitarono i nobili e i feudatari latifondisti! …Oggi la crisi dell’ “economia globalista” non soltanto attende a fatti economici ecologici e sociali ma investe anche e pesantemente i criteri stessi della democrazia e dei suoi meccanismi di rappresentanza tra le basi popolari e i suoi delegati . Si avvicinano le elezioni europee e quanto ci appassiona questo evento ? Poco! ..siamo distratti e sfiduciati verso un Europa che sentiamo lontana con Strasburgo, il parlamento che dovrebbe rappresentarci, visto come orpello costoso, gigantista ed inutile, a risolvere i nostri problemi. Un parlamento egemonizzato oggi dal “centro destra europeo “neoliberista e da socialdemocrazie che hanno smarrito la loro missione rendendosi complici se non colluse, al devastante processo corrosivo GLOBALIZZATO che ha saputo regalarci dopo il 2000, solo guerre imperialiste ancora in atto AFGHANISTAN e gigantesco impoverimento /indebitamento.. delle classi medie persino nel 1° mondo, il nostro!!! quello che serviva ad essere “vetrina “…ai tempi dello scontro tra capitalismo e comunismo sovietico, fino al 1989. La questione italiana è perfettamente contigua a questi effetti generali di deriva è ben s’ osserva la totale degenerazione della politica trasversalmente divisa e ben rappresentata dall’ inutilita’, ripartita tra due dei suoi piu’ grandi e dannosi partiti il PDL e il PD, organismi chiusi autoreferenziali costosissimi,”la casta “….apparentemente confliggenti ma in realta’ alleati e entrambi pilastri della conservazione e riproduzione degli interessi che ai tempi della Rivoluzione francese si identificavano in quelli dell’ aristocrazia, del clero e dei latifondisti, affamatori del popolo francese!oggi di quello italiano ed europeo se non mondiale ! Il primo a muovere recentemente, (dopo il g8 del 2001 di Genova abortito in pestaggi violenti e nell’ ingiustizia! ),questa idea di ribellione ad un ordine sociale ed economico sporco ed ingiusto come il nostro, è stato il comico Beppe Grillo al “suo vday” di settembre 2007,ad esprimerla riuscendo a portare in piazza con soltanto un blog ben 300mila persone ! Ma successivamente ha commesso degli errori nel pensare che bastasse creare “liste civiche certificate “da presentare o inserire in elezioni locali, per poter determinare cambiamenti, inoltre sovresponendo il suo ruolo personale con anche elementi di megalomania patologica ,lo ha reso scarsamente dialettico ed utile nel confronto con tutte le altre realta’ oppositive, per allinearsi di piu’ solo al DIPIETRISMO che lascia qualche perplessita’ ..per il carattere ambiguo che presenta “l’italia dei valori “ partito giustizialista ma poco convincente sul piano dell’ analisi complessiva e dei correttivi ai guasti sociali ed ambientali gravissimi della globalizzazione. L’ elettoralismo proprio per la natura perversa del sistema italiano( e anche europeo ) oggi ..corruttivo / concessivo / e conservativo nell’ immobilità reiterata di sprechi e illegalità diffuse, è totalmente illusorio pensare di poterlo cambiare USANDO… SOLO! L’ ELETTORALISMO ! Infatti già dagli anni 70 quando fui attivamente impegnato nel movimento studentesco di allora, come “indipendente di sinistra” e “socialista libertario”extraparlamentare , capii l’ importanza e le differenze tra la societa’ composita dei “movimenti “degli ultimi e dei “non garantiti “ e la razionalizzazione politica o parapolitica che portava sempre, anche nel migliore dei casi, del “governismo riformista locale”.. stile PCI di allora, a fattori che andavano verso la direzione opposta alla trasformazione democratica della societa’ italiana….. che al di la’ di” isole felici”, come le regioni “dette rosse” d’ allora, non riusciva affatto a venire a capo delle discontinuita’ e dell’ illegalità cronica che ancor oggi segna complessivamente la vita della nostra repubblica . La potenzialità piu’ democraticamente incisiva che erano i milioni di cittadini, di giovani, di donne di studenti e di operai che partecipavano ai consigli di quartiere ,di fabbrica e delle universita’, fu sciacciato da un lato, dalla deriva criminale terroristica, dall’ altro dalla cooptazione politica che ingabbio’ distrusse e SPENSE la spinta innovatrice del post 68 italiano ANNI 70 ,in un’ occasione persa, per socialmente innovare e democratizzare l’ Italia, verso quel “riflusso”.tossico ... che dagli anni 80 in poi ci ha portato al… disastro attuale! QUINDI UN MOVIMENTO COME DECRESCITA FELICE, OGGI PUO’ ESSERE UTILISSIMO SE NON FA’ GLI STESSI ERRORI DEL PASSATO E MANTIENE LE DISTANZE E RIGETTA LA COOPTAZIONE E RICHIAMO DELLE” SIRENE TOSSIKE E ATTRAENTI DEL POLITICHESE” CHE BEN PRESTO DEPRIVEREBBE D’ OGNI CARICA INNOVATIVA QUESTO PENSIERO . Tutto l’ establisment politico e sindacale sono concordemente concentrati a ridurre ed omettere il grave peso della natura fallimentare/CRIMINALE di questo ordine economico e compresa la CGIL, omettono il fatto che il sistema se continua nelle stesse direzioni che hanno portato alla attuale crisi, puo’ transitoriamente anche migliorare gli indicatori economici ma gli effetti distruttivi,anche se leniti da iniezioni gigantesche di danaro pubblico, con persino la speranza OBAMISTA, sarebbero insufficenti… se lo sviluppo mondiale riprendesse guidato degli stessi globalizzatori multinazionali e banchieri criminali che internazionalmente hanno determinato l’ attuale debacle. OCCORRE QUINDI CHE LA DECRESCITA FELICE ASSUMA I CARATTTERI DI UN…. “NEO ILLUMINISMO “…filosofico e scientifico/ post e neo moderno… in grado di indicare soluzioni e progettualità percorribili trasformandosi via via da sogno intellettuale e salottiero ,italiano/francese (tra Pallante e Laotuche ) , in vero movimento internazionale dinamico e dialogante in “modalità liquide” …con tutti i segmenti antagonisti dell’ Europa e del continente americano,africano e asiatico che sia dispensatore di un’ altro pensiero divergente e alternativo verso un modello di sviluppo che cambiando direzione, farebbe uscire il pianeta dal pantano in cui …….oggi si trova…. PAOLO GASTALDO commento a “decrescita felice”e sue traiettorie .. www.ilsognochecontinua.it lunedì 20 aprile 2009 note a margine per approfondire : >“Società liquida” di Zygmunt Bauman Nei suoi ultimi lavori, Bauman ha tentato di spiegare la 'postmodernità' usando le metafore di modernità 'liquida' e 'solida'. Nei suoi libri sostiene che l'incertezza che attanaglia la società moderna deriva dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori. In particolare, lega tra di loro concetti quali il consumismo alla creazione di rifiuti "umani", la globalizzazione all'industria della "paura", lo smantellamento delle sicurezze ad una vita 'liquida' sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del 'gruppo' per non sentirsi esclusa, e così via. L'esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull'estraneità al sistema produttivo o sul "non poter comprare l'essenziale", ma del "non poter comprare per sentirsi parte della modernità". Secondo Bauman il "povero", nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi "come gli altri", cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore. La critica alla mercificazione delle esistenze e all'omologazione planetaria si fa spietata soprattutto in Vite di scarto, Dentro la globalizzazione e Homo consumens. >Noam Chomsky e “la fabbrica del consenso” L'obiettivo è quello che Chomsky definisce come la "fabbrica del consenso", ossia un sistema di propaganda estremamente efficace per il controllo e la manipolazione dell'opinione pubblica (Manufacturing consent: the political economy of the mass media 1988, Understanding power: the indispensable Chomsky 2002). Nonostante sia da alcuni criticato per le sue posizioni vicine al movimento anti-globalizzazione, i maggiori organi d'informazione dimostrano grande considerazione e stima per lo studioso. Il New York Times scrive: "Ci sono buone ragioni per pensare che Chomsky sia il più importante intellettuale vivente", The Nation: "Noam Chomsky è una fonte inesauribile di sapere", The Guardian: "Insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia, Chomsky è tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura". « La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi. » (Due ore di lucidità, Conversazioni con Noam Chomsky) Ha di recente appoggiato, per le elezioni politiche italiane del 2008, la lista di Sinistra Critica[2][3]. Note [modifica] 1. ^ Chomsky on Anarchism di Noam Chomsky e Barry Pateman. AK Press, 2005 pag. 5 - ISBN 1904859208, ISBN 9781904859208 2. ^ La Repubblica, 7/04/2008 "C'è Chomsky nel derby dei comunisti Appello al voto per Sinistra critica" [1] 3. ^ Dopo Ken Loach anche Noam Chomsky appoggia Sinistra Critica P.G http://www.ilsognochecontinua.it Mon Apr 20 12:38:53 2009

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