25 Marzo
Apprendiamo che è stata concessa la semilibertà al terrorista fascista Luigi Ciavardini che assieme a Francesca Mambro e Valerio Fioravanti ha eseguito la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 causando 85 morti e 200 feriti. Luigi Ciavardini, era stato condannato , in via definitiva per quell'eccidio l'11 aprile del 2007. Con grande amarezza i familiari delle vittime constatano come l'omertà abbia pagato, come del resto per gli altri due suoi complici che hanno ottenuto entrambi la liberazione condizionale con interpretazioni a dir poco ardite. Un altro efferato criminale, favorito e rimesso in libertà. È difficile poter sottovalutare la posizione di privilegio di cui simili personaggi hanno goduto e continuano a godere. In questo Paese tutto proteso a pontificare di sicurezza e certezza della pena, accadono avvenimenti di questo tipo che metodicamente distruggono la coscienza sociale del senso di giustizia e conducono così le giovani generazioni a non valutare appieno la gravità di certi delitti. L'oggettivo premio all'omertà, a chi ancora rimaneva escluso dai benefici dei quali hanno goduto i suoi complici Francesca Mambro e Valerio Fioravanti. Ora, per lo Stato italiano, giustizia è fatta!! Ancora una volta occorre riscontrare che la certezza della pena, in questo paese, è riservata esclusivamente alle Vittime ed ai loro Familiari. Vergogna!! Il Presidente Paolo Bolognesi www.stragi.it
26 Marzo
Ma non diciamo cazzate, i criminali fascisti non meritano ne perdono nè benefici di legge, sono peggiori degli altri poichè godono dell'impunità da uno stato che li difende e li sostiene! Abbiamo già dimenticato che si vuole una legge di "ripulitura" delle belve camicie nere di Salò? Abbiamo già dimenticato tutto? Il tuo buonismo clericalfascista tienilo per altre platee!
Daniele
26 Marzo
caro amico,cari amici capisco la vostra sofferenza,ma lasciate liberi i giudici di decidere.mantenete forte il ricordo del massacro,ma aiutatevi anche a perdonare e a pensare ai vivi con tenerezza.forse riusciano ad uscire dal nostro dolore.angelo
angelo ciprari
26 Marzo 2009 21:26
Cari amici, invito tutte le persone che parlano di perdono con tanta leggerezza a guardarsi attorno e a rifletteresulla realtà che li circonda . Il perdono di cui si parla non è altro che facile buonismo e ipocrisia. L'indignazione in questi casi non è solo legittima, ma necessaria , se così non fosse significherebbe che le coscenze sono state del tutto annichilite, soffocate dalla paura e dalla rassegnazione. In Italia l'indipendenza della Magistratura ha vacillato non di rado trovandosi a giudicare su gravi reati commessi da esponenti ,tanto di destra che di sinistra ,assolti o ai quali è stata comminata una pena lievissima . Le amnistie e gli indulti degli ultimi Governi hanno completato l'opera. In definitiva l'emanazione del c.d. Lodo Alfano non sembra aggiungere nulla alla triste prassi. Ad un omicida non serve essere Presidente del Consiglio, essere attivista politico militante in un'associazione terroristica è già sufficienteper avere un trattamento di favore, anche se in questo caso possiamo parlare di vera e proprie impunità. L'omicidio e ,ogni genere di violenza contro la persona sono e devono essere considerate reati aberranti, soprattutto se reiterati e plurimi. Se l'omicidio è reato punito dalla legge, la strage non può essere trattata da meno Le stragi e gli omicidi sono i principali mezzi di cui si servono le organizzazioni terroristiche,qualunque sia il loro (presunto) scopo precipuo, politiche o religiose che siano le loro radici. I terroristi violano i diritti inalienabili della persona , minano la libertà e la sicurezza dei singoli. Nessun ideale può giustificare l'omicidio. Lo Stato, può e deve reprimere questi crimini contro l'umanità, altrimenti ne diventa complice.
Rosa Linda Caricato