Totale: 41
1 Settembre
Che una persona voglia mettere fine alla propria vita senza essere imputabile di omicidio, e senza che lo siano coloro che l'aiutino nell'opera, purchè legittima e legittimatiti, è tesi che non si può non condividere. Il punto su cui c'è inevitabile divergenza è quello della spesa e del ruolo dei medici... continua
9 Agosto
Siamo nelle mani degli idioti di Bruxelles? Per nostra fortuna Putin mostra nervi di acciaio. Al suo posto altri avrebbero già chiesto la resa dello sciocco di Kiev, minacciando l'uso dell'atomica, come fecero gli Usa col Giappone. Probabilmente la guerra finirebbe all'istante e Bruxelles smetterebbe di tassare gli europei per l'acquisto di sempre maggiori armamenti... continua
3 Agosto
Nel pianeta previdenza avvengono fatti che favoriscono i più ricchi e derubano i più poveri. E lo scandalo ulteriore è che tanti notabili, a cominciare dai Presidenti della Repubblica, si sprecano su questioncelle del tutto minori e nulla trovano da obiettare su fatti di gigantesca indecenza... continua
13 Luglio
C'è un popolo, in Europa, che da un decennio combatte per la propria libertà e indipendenza, e c'è un nugolo di reazionari che congiurano per la repressione di questo popolo (persino "fieri" di reprimere!). Stiamo parlando dei 9 milioni di russi che in Ucraina lottano contro la repressione di Zelensky, Nato, Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Polonia, ed altri... continua
31 Maggio
Addio alla giovinezza: da Virgilio a Celentano Quelli che conservano qualche memoria degli studi classici, ricorderanno certo (e forse a memoria) il virgiliano incipit della prima Bucolica, che di seguito riportiamo, con l'accentatura idonea alla lettura musicalizzata del classico esametro "Tìtyre, tù patulaè recubàns sub tègmine fàgi,sìlvestrèm tenuì musàm meditàris avèna:nòs patriaè finès et dùlcia lìnquimus àrva;nòs patriàm fugimùs: tu, Tìtyre, lèntus in ùmbrafòrmosàm resonàre docès Amarìllida sìlvas" (Tityre,tu, recubans sub tegmine patulae fagi, meditaris silvestrem musam tenui avena /nos linquimus fines patriae et dulcia àrva; nos fugimus patriam / tu, Tityre,lentus in umbra, doces silvas resonare formosam Amarillida Titiro, tu che te ne stai sdraiato all'ombra dell'ampio faggio / vai modulando una cantilena silvestre sulla sottile cannuccia / noi abbandoniamo i luoghi paterni e i dolci campi / lasciamo laterra dei padri / tu, Titiro, mollemente disteso all'ombra, / insegni alle selve a riecheggiare il nome della formosa Amarillide) Questo brano costituisce un grande canto di addio alla giovinezza, messo in versi: il giovane Virgilio, chiamato dalle terre "mantuane" a poetare nella distante, grande e rumorosa Roma, rivolge uno struggente addio ai campi ed a Titiro, presumibile compagno di giochi e di musica, a cui invidia la sorte di restare a godersi quel mondo dove regna la semplicità e dove restano indimenticabili i segni degli anni giovani... continua
27 Marzo
Non vi sarà difficile incontrare il solito obiettore che sciorina la solita domanda: "se è vera la risurrezione, perché mai nessun uomo è mai tornato a mostrarsi, a certificare sperimentabilmente l'esistenza di un aldilà?"Puoi chiedere di vedere lontano ad un miope? Perché? Anzitutto perché, se soltanto si dovesse avere una qualche certezza della risurrezione, ossia della esistenza di una realtà altra, ulteriore a quella da noi vissuta e conosciuta, si scatenerebbe una immane, incontenibile corsa al suicidio, a cominciare da tutti coloro che in questa vita ci stanno malissimo, a cominciare dai malati e dagli invecchiati... continua
8 Marzo
Neglianni Settanta, per bocca di Enrico Berlinguer, allora segretario del Partito Comunista Italiano, la Russia cessava di esercitare il ruolo guida dell'ideologia comunista, quella guida che aveva assunto con la rivoluzione bolscevica del 1918. Di lì a qualche anno, l'intera costruzione programmatica e politica dell'ideologia comunista tracollava sotto l'insostenibile peso della sua impraticabilità concreta e fallimentare... continua
19 Dicembre
Nel "Credo", dichiarazione canonica della fede cristiana, c'è un'espressione che colpisce perla apparente ridondanza: "Dio da Dio, luce da luce". Perché quella ripetizione? perché quel baroccheggiare di orpelli e pleonasmi? Certo, la luce è sempre stata simbolo e sinonimo della Verità, in contrasto perenne col buio dell'ignoranza e/o della menzogna, ma all'uomo di oggi non può sfuggire che il Novecento ha vissuto la più grande rivoluzione di tutti i tempi, quella scientifica, che ha posto la luce al centro della realtà e del sapere, tanto rivoluzionaria da scardinare le ultramillenarie concezione e intuizione della assolutezza di tempo e spazio... continua
14 Agosto
Di questa festa si da spesso un lettura limitata, nel senso che si pensa alla personale conclusione della vita di Maria di Nazareth. In realtà il significato della festa è di ben maggiore portata. La vicenda di Maria corre a rappresentare la speranza e l'attesa dell'umanità intera in una assunzione ai livelli della Divinità... continua
5 Luglio
TU DORMITu dormi, e compie un rito la morte.Attendi sul giaciglioche diventa eternoluce dal misterodel tuo sonno.Io so che senti dentrogemiti di terraferma gli occhi in un cielosenza orizzonti.Io so che la tua manonell'ombra che nascondistringe in abbraccio coseche non sai dimenticare... continua