Il lavoro che viene dal sud (emigranti) e il lavoro che viene da fuori (migranti)

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Da un documentario sul primo maggio raccontato attraverso la musica e il repertorio fornito dall'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (tipico esempio di "recycled cinema" e di riuso delle immagini), due sequenze dedicate, la prima, alla nostra migrazione interna del dopoguerra, e la seconda al tema drammatico dei migranti.
Per la prima sequenza, su un testo di Corrado Alvaro, abbiamo scelto due brani musicali che fanno parte ormai della musica popolare italiana, Il treno che viene dal Sud di Sergio Endrigo e Il lamento dei mendicanti di Matteo Salvatore (un testo in foggiano sottotitolato). Per la sequenza dei migranti, costretti prima a rischiare la vita per arrivare in Europa e poi a dover fare i conti con un razzismo sempre piĆ¹ diffuso, abbiamo scelto un testo poetico di Erri De Luca (Solo andata) e la musica di Enzo Avitavile, Salvamm 'o munno.