La seta di Nettuno - Storia dei canali di Bologna

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Bologna è una città fatata, antica e moderna, popolata da studenti, intellettuali e poeti, animata da sorrisi, scherzi, balli e canzoni, ma è anche un avamposto di scienza, progresso e innovazione. Tra le venature del suo passato conserva e mostra – solo ai più attenti – segreti e storie stupefacenti.

Sapevate che Bologna è stata una delle città più ricche e all’avanguardia del mondo? Al centro di quella che è quasi diventata una rivoluzione industriale peraltro ecologica? Una rivoluzione fatta di... acqua?

Andiamo per gradi.

Passeggiando ancora oggi per la città, con un po’ di attenzione potrete scorgere canali di rara bellezza che scorrono tra i palazzi, creando paesaggi urbani intensi e molto particolari. La chiusa di Casalecchio, la finestrella di via Piella, la Grada, la Salara conservano vie d’acqua che sembrano nutrire la città. Solchi luminosi che hanno tracciato il destino del mondo. E non esagero. Bologna, deve la sua ricchezza all’acqua e a qualche ottima idea.

Allora è doveroso chiedersi: da dove vengono i canali e per quale motivo fanno parte del tessuto cittadino?

Questa è la loro storia.