Amnesty: lo stupro, un'arma di distruzione di massa

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Il presidente di Amnesty International, Paolo Pobbiati: è urgentissimo mobilitarsi contro la tortura e contro la violenza sulle donne. Gli scandali di Abu Ghraib hanno riportato la tragedia della tortura al centro dell'opinione pubblica, e nonostante questo, anche nel caso di quel carcere, soltanto gli anelli deboli della catena sono stati puniti. Ma la tortura è praticata ancora in almeno 130 paesi, con un'implicita approvazione di apparati e vertici di stato; basta pensare che in molti paesi del mondo non c'è ancora una legge che la proibisca ufficialmente: tra questi, anche l'Italia.
Anche in difesa delle donne è urgente mobilitarsi.
Abusi sessuali, violenze fisiche, compravendite che alimentano il mercato della prostituzione: una donna su 5, nel mondo, è vittima di violenza. E lo stupro è usato, sempre di più, come una vera arma di guerra.