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I fatti li conoscete tutti. Ma cosa spinge Putin a invadere l'Ucraina?
E soprattutto, come deve reagire l'Europa?

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1 commento


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2 Marzo 2022
15:38

Per sgombrare il campo da ogni equivoco, dichiaro a chiare lettere che non avrei mai voluto la guerra che Putin sta conducendo e, sempre a chiare lettere: NO ALLA GUERRA (no alle guerre TUTTE!!) Vorrei dissentire sulla sua analisi circa quello che lei definisce "attacco alla Crimea" in quanto mai si trattò di attacco, ma di una delibirata volontà a mezzo referendum tra tutti i cittadini della Crimea a voler essere annessi alla Russia e, per questo, la rimando al diritto di autodeterminazione dei popoli sancito dalla carta ONU (l'esempio del Kosovo ne sancisce l'esistenza, anche se non il solo) Per quel che riguarda gli accordi di Minsk: quelli sancivano non rapporti tra la Russia e l'Ucraina, bensì erano tesi, invece, a pacificare l'area del Donbass e a tutelarne una autonomia regionale che l'Ucraina stessa si impegnava a riconoscere(tutto disatteso e non rispettato e le cui responsabilità sono note universalmente) Circa la consueta narrazione a riguardo l'ingresso nella Nato dell'Ucraina, che non fosse in agenda è parzialmente vero e se lei si vuole riferire alle dichiarazioni del gen. Tricarico ex capo distato maggiore e ora presidente della fondazione ICSA (più volte in TV - da "LA 7"Mentana a "Zona Bianca" ma presente anche su diverse TV e testate giornalistiche di cui allego per comodità un paio di links https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/zonabianca/puntata-del-27-febbraio_F311546901000901 e https://www.la7.it/speciali-mentana/video/guerra-russia-ucraina-il-generale-tricarico-quello-di-putin-e-stato-un-tremendo-fallo-di-reazione-24-02-2022-425047 che dettagliatamente ha parlato, con tanto di nomi, di generali istruttori americani e inglesi presenti in Ucraina a seguito dei relativi armamentii, del comportamento Nato a preparare il terreno per un ingresso nella alleanza. Da questo ne deriva una riflessione che vede pur sempre individuare Putin come malvagio, ma sicuramente non fesso circa questa narrazione. Ultimo punto di dissenzienza è la accertata povertà di cui gli abitanti della russia, sul cui certo non ci piove, ma che vede un reddito medio di euro 600 e non 300 (che invece è quello degli ucraini). In ultimo le segnalerei l'analisi del celebrato ambasciatore Sergio Romano che propone, a mio avviso, in modo condivisibile una ottima soluzione per dirimere la spinosa vicenda. https://www.ilriformista.it/intervista-a-sergio-romano-lucraina-sia-neutrale-come-la-svizzera-281674/

Claudio