Contro Sanremi e veline. Per la musica, la libertà e la cultura: il Controfestival di Mantova

Ho visto il video e ascoltato bene quello che gli intervistati dicevano, tuttavia il dubbio permane. La realizzazione di queste manifestazioni, a mio parere, contribuisce solo a "infossare" un settore già di per sè in crisi: quello della musica. Trovate come questa hanno la sola valenza, invece, di essere trovate pubblictaria. Alcune idee di fondo, per carità, le trovo buone, ma quando mi si dice che la musica dovrebbe essere elitaria lì do i numeri. La musica è un bene PUBBLICO: ne dovrebbero usufruire e fruire TUTTI. Tutti dovrebbero essere messi nelle possibilità di esprimere al meglio la loro creatività, senza essere condizionati dal plauso di nomi famosi. Se i partecipanti al festival sono solo quelli mostrati dal video, Marini compresa, la musica non può che continuare ad apparire VECCHIA e STANTIA. Si dovrebbe dare risalto ai tanti musicisti che operano dietro le quinte dotati di qualità professionali maggiori rispetto ai soliti NOTI.

Marcella

Anche se l'audio non era molto buono ho gradito questo filmato. Avrei preferito vedere questo festival in TV, come ho fatto l'anno scorso. Ma certo senza interruzioni pubblicitarie che diventano sempre piu' lunghe e piu' intollerabili. Perche' non l'avete trasmesso voi il Festival di Mantova? Grazie comunque Arcoris.

Fulvia Mascioli