22 Febbraio
Probabilmente sono stati in molti compreso chi scrive, in quanto piu’ che politici di professione semplici cittadini di base, a non comprendere il confuso procedere delle varie componenti della sinistra italiana sulla via delle prossime elezioni europee ,senza individuare nettamente le caratteristiche ..a monte …delle divisioni che spaccano oggi in due tronconi la ex sinistra arcobaleno .dopo la sconfitta rovinosa di aprile 2008. Diciamo che la discesa a Genova di Vendola ha almeno il pregio di offrire chiarimenti piu’ precisi in ordine alla questione . La formazione de “LA SINISTRA “che comprende l’ accordo tra “Vendola,RPS, Fava,SD, Francescato,VERDI ,Nencini ,PSI con possibili alleanze tattiche coi RADICALI ,si differenzia dall’ altra formazione per una visione meno ideologica e piu’ rivolta all’ adesione certa al PSE ,mostrando anche tratti di marcato anticomunismo ,Vendola nelle varie interviste riportate a sostegno sue tesi e per indicare anche uno smarcamento dalla vecchia concezione operaista marxista , ha detto: “Oggi il giovane che fà l’ operaio ha piu’ passione per una sniffata di coca che per la Fiom,…. il mondo è cambiato riflettiamoci! “….. SINISTRA UNITARIA capeggiata da Ferrero e Rifondazione è di parere contrario ,critica la politica seguita fin qui, in ordine alle scelte economiche conseguenti all’ attuale crisi GLOBALIZZATA e relativa recessione dal PSE, spesso in accordo col PPE ,scelte che hanno fatto arretrare in tutta Europa complessivamente sia la socialdemocrazia che anche la difesa e la tutela dei lavoratori ( settimana lavorativa a 60ore,aumento età pensionistica ecc.),condividendo ed avallando l’ idea d’ un’ UNIONE EUROPEA soltanto monetaristica / finanziaria/ neoliberista e non sociale,inoltre con dissenso alla partecipazione Nato alla guerra in Afganistan,in cui siamo presenti anche noi italiani, con costi altissimi che gravano sul bilancio dello Stato sottraendo risorse al sociale .Sinistra Unitaria ovviamente sceglie la collocazione europea delle sinistre . ENTRAMBE LE FORMAZIONI PARLANO DEL RITORNO AI TERRITORI E AL CONFRONTO attivo /propositivo CON LA BASE . Concludendo -DOVEROSA PRECISAZIONE e atto dovuto d’ informazione per consentire ai compagni e cittadini di questo blog di scegliere in base alle loro convinzioni a giugno, quando si voterà , una delle due strade . In politica mai nulla è casuale ,ed è sempre deciso da vertici e da interessi economici di potentati e oligarchie che stanno lontanissimo dai cittadini ,scegliere il PSE e il PPE in Europa ,significa pur con differenze di linguaggio e di tonalità condividere la strada consociativa tra cattolici e socialdemocratici (ad esempio stile Anghela Merkel in Germania sostenuta dall’ SPD) impressa qui in Italia colla creazione del PD e di converso condividere anche quelle forme riassetto che ci stanno portando alla 3° Repubblica, da bipolare a bipartitica ,quindi maggioritaria /e con forte sbarramento al 4% ,la strada della sinistra europea(che unisce segmenti del socialismo radicale, del comunismo europeo e dell’ ambientalismo ) è invece piu’ legata alla democrazia parlamentare plurale, attenta alle minoranze ,nella convinzione opposta che la democrazia non la si costruisca con semplificazioni ma con la ricchezza del dibattito che ben rappresenti la pluralità degli interessi dei cittadini,questa aggregazione è fortemente contraria a tutte le guerre che vedano impegnata l’ Europa ,è critica con la Nato ,dissente dalla visione atlantico /centrica /nord americana/ anglosassone , solidarizza sensibilmente col popolo palestinese, pur riconoscendo la validità dello stato d’ Israele ma criticandone le scelte attuate dai governi che ivi, si sono succeduti //.paolo gastaldo www.ilsognochecontinua.it