25 Settembre
Sei mesi con la condizionale da un tribunale di Francoforte, in Assia , per un 46enne: ha morso il pene dell’uomo con cui aveva consumato un rapporto sessuale orale. Ha cercato di discolparsi, dichiarando di essere stato costretto con la forza all’atto sessuale dall’uomo conosciuto in un locale frequentato da omosessuali ma il giudice del tribunale di Francoforte non gli ha creduto e lo ha giudicato colpevole di lesioni fisiche. Il pubblico ministero aveva chiesto 18 mesi di reclusione, considerando che l’episodio è avvenuto mentre l’uomo era ancora in libertà condizionale per una condanna precedente. Il giudice ha emesso la sua sentenza, tenendo conto delle “buone prospettive sociali”. Forse tutto questo non si sarebbe saputo se, il promettente socialmente, a 27 anni , nel 1989, non si fosse fatto prete e non fosse stato anche protagonista nel 1995 di un altro mistero della fede: era stato condannato a 12 anni di reclusione per tentato omicidio dopo che in Austria aveva aggredito con un coltello un giovane prostituto. La cronaca parla di un religioso cattolico, aggiungendo che, nel frattempo, è stato sospeso dall’attività pastorale. La parete del tubo digerente è costituita da quattro guàine sovrapposte o “tonache”, ciononostante, la notizia non mi sembra affatto digeribile e non solo per questioni di “pene”, più o meno restrittive… Doriana Goracci