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7 Luglio 2008 02:14

IN CROCE: scimmie ed embrioni

793 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Era il 25 maggio 2006 e l'Avvenire si chiedeva quanto mostruoso poteva essere quell'Uno-Tutto voluto da Zapatero, ma senza unicità, personalità e libertà, esattamente come gli animali, gli alberi, i moscerini... Peter Singer con Paola Cavalieri, due filosofi, uno astraliano e l'altra italiana, autori e promotori del «Progetto Grandi Scimmie» , diedero il via a quella comunità di uguali, che la Chiesa Vaticana in Italia non sopportava allora , figuriamoci oggi. "Dopo il divorzio più breve, l’aborto più largo"-tuonò Francesco Agnoli -"la fecondazione in vitro più aperta e la famiglia più scardinata, con i i famosi "matrimoni" omosessuali": dove saremmo arrivati? Contro Zapatero ci furono manifestazioni di protesta, si accusò il governo socialista di voler "attaccare la famiglia" e di "preferire le scimmie all’embrione" con il cosiddetto "Progetto Grandi Scimmie Antropomorfe" e lo Stato laico. Con la fuerza del cambio, il Psoe prevede di "sopprimere progressivamente i crocifissi negli spazi pubblici e atti ufficiali", quali per esempio "i funerali di Stato ed i giuramenti dei ministri" al palazzo reale della Zarzuela, camminando ancora più in avanti nella laicità statale a fronte di una già annunciata revisione della 'Legge organica sulla Liberta' Religiosa, approvata nel 1980: "La Chiesa cattolica, deve essere cosciente del fatto che la Costituzione spagnola non contempla alcun privilegio nei suoi confronti". Con calma, orientando e accompagnando... Al congresso del Psoe, questo è uno dei tanti temi eticamente sensibili, come l'aborto per il quale si chiede una maggiore liberalizzazione, oltre all'immigrazione e alla difficile situazione economica nella quale si trova la Spagna. A quanto pare non sono bastate a Zapatero le riforme volte alla flessibilità con incentivi all’assunzione dei giovani e alla trasformazione di contratti precari a tempo indeterminato o a tempo procrastinato, la riforma del lavoro con stessi diritti e stesse opportunità tra uomini e donne, l’aumento del salario minimo annuale, la costruzione e l’assegnazione di case popolari per le famiglie a basso reddito, gli incentivi per l’affitto della residenza rispetto alla compravendita dei locali, tanto con agevolazioni fiscali per i proprietari, quanto con sussidi mensili per i giovani che intendono affittare, ora è roppo: vuole eliminare le croci dagli spazi pubblici e dai funerali di Stato. L'agnostico Zapatero dovrebbe ricordare quando nell'omelia del 5 novembre 1982 nella Santa Messa per la beatificazione di suor Angela della Croce a Siviglia, Giovanni Paolo II, disse: "Ella si chiamava Angela della Croce. Come se volesse dire che, secondo le parole di Cristo, ha preso la sua croce per seguirlo... Ella immagina che sul Calvario esista, accanto al Signore inchiodato alla croce, un’altra croce “alla stessa altezza, non a destra o a sinistra, ma di fronte e molto vicino”. Questa croce vuota la vogliono occupare suor Angela e le sue sorelle, che desiderano “vedersi crocifisse di fronte al Signore”, con “povertà, distacco e santa umiltà” ...In realtà, la rinuncia dei beni terreni e il distacco da ogni interesse personale, collocò suor Angela in quell’atteggiamento ideale di servizio, che ella definisce in maniera espressiva chiamandosi “espropriata per la pubblica utilità”. In qualche modo appartiene già agli altri, come Cristo nostro Fratello". Già, sembra appartenere agli "altri" la Costituzione della Repubblica italiana, del 1947, dove si dice che " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". E ora in Spagna si vogliono togliere le croci, quelle che nei secoli sono state commissionate da raffinati e colti signori, disegnate da pastori e fedeli, anche col sangue... Non ricorda dunque Zapatero, l'autodafè che prevedeva una croce di Sant'Andrea per chi si era pentito in tempo e voleva evitare il supplizio, mezza croce se aveva subito un'ammenda, le fiamme se condannato a morte, quegli splendidi autodafé che si svolgevano sulla pubblica piazza e duravano diverse ore, con la partecipazione di autorità ecclesiastiche e civili?Eppure la Penisola Iberica fu unica in queste pratiche iniziate da Tomás de Torquemada nel 1481 a Siviglia e riprese poi anche dal Sant'Uffizio romano. Non rammenta dunque Zapatero , Giovanni della Croce, l'antesignano buddista che nel suo "Nada y Todo"diceva:"Per giungere alla conoscenza del tutto, non cercare di sapere qualche cosa in niente. Per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi" ? Per fortuna da noi in Italia, le cose sono andate diversamente. Il 30 settembre del 2006 a Marta , nel viterbese, ci fu un bel raduno internazionale di Forza Nuova con un tema che precorreva i tempi:" Dallo Ius sanguinis al melting pot: cataclisma multirazziale e conflitto. Il Campo dei Santi si materializza: dalla banlieu a Lampedusa". E poi subito dopo il 3 novembre Forza Legionaria ad Urbino fece seminari forzanovisti su" Il soldato politico tra sacrificio e disciplina". Nello Stile Legionario fù regalato un fine serata magico: "BURNING CROSS" – Fedeltà più forte del fuoco! Quell'indimenticabile simbolo del Ku Klux Klan. Le guardie di ferro si sono materializzate davvero tra noi, anche nel Parlamento Europeo e sembrano essere antidiluviane le considerazioni di Michela Manetti, professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Siena, quando scriveva a gennaio del 2004: " I risultati in termini di eguaglianza sono stati piuttosto discutibili ; ciò che è più grave, essi rischiano oggi di venire completamente negati, a causa del clima di emergenza che ha fatto seguito all'11 settembre. Quando gli impulsi verso l'intolleranza non provengono più soltanto dal corpo sociale, ma anche dallo Stato, il reato di incitamento all'odio razziale rischia invero di tornare alle origini, alla tutela dell'ordine costituito contro coloro che a torto o a ragione sono considerati i suoi nemici...alcuni episodi di cross-burning (innalzamento della croce fiammeggiante che simboleggia per il Klan la supremazia della razza bianca) ...l’incitamento all’odio sembra un reato da cancellare, e tanto più nei frangenti attuali, quando la tentazione di prevenire il terrorismo reprimendo le manifestazioni di pensieri e culture “diversi” può essere forte". Ma un Gesù, senza croce, che cammina tra noi è troppo rivoluzionario, anzi blasfemo quasi come il video di Madonna "Like a prayer": era il 1989 e la signora denunciava. Da noi invece, il 16 gennaio 2007, l'associazione culturale “IL CERCHIO E LA CROCE”, organizzò, con la collaborazione dei camerati del FronteSocialeNazionale e del professore Vittorio Gigliotti , il terzo appuntamento dei seminari di Storia e Cultura “L’altra Storia”, rivisitazione storica politica e morale del periodo, che va dalla guerra di Spagna fino alla Repubblica Sociale Italiana, ritiene "più che giusto e opportuno, rivederla e, se possibile, attualizzarla per riprendere alcuni aspetti indubbiamente positivi, come ormai riconosciuto anche dagli avversari più convinti e dagli storici più accorti". A luglio del 2008, l'Italia ha fatto passi da gigante: la Rai con il suo Enigma non ci lascia attoniti di fronte alle stimmate inflitte per i nostri peccati.Ci orienta e ci accompagna come scimmie, forse ancora embrioni, in croce. Doriana Goracci

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