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24 Ottobre 2006 10:33

Nando dalla Chiesa: I falsi del Corriere. Lezioni di giornalismo

3374 visualizzazioni - 7 commenti

di Maria Ricciardi Giannoni

Se Atene piange, Sparta non ride. Ovvero: la politica farà schifo ma anche il giornalismo non scherza. Ora vi racconto che cosa è successo a me tra l?altro ieri e ieri nella mia qualità di sottosegretario all?Università. Interlocutore: il Corriere della Sera (e dai, non fate già i commenti?). Che ieri ha dedicato una pagina intera a Brera e al problema del trasferimento di una parte (consistente) dell?Accademia alla Bovisa, dentro il nuovo polo universitario milanese. Come molti sapranno già, la Moratti e Urbani avevano firmato un accordo che prevedeva questo trasferimento; per ottenere un ampliamento, a Brera, degli spazi riservati alla pinacoteca. Trasferimento che però presenta qualche problema. Lunedì scorso ne ho spiegato il perché al professor Zecchi e al dottor Brion, rispettivamente presidente e vicepresidente dell?Accademia. L?accordo prevede infatti che l?Accademia versi ogni anno un canone di due milioni di euro circa alla proprietà dell?immobile. Anzi, che inizi a versarlo prima ancora che l?immobile sia pronto (accadrà fra qualche anno). Ora, come ci ha anche detto l?Avvocatura dello Stato, quale cittadino pagherebbe l?affitto prima di avere la casa? Di più: con quel canone di affitto annuo noi (Ministero, intendo) stiamo comprando la nuova sede dell?Accademia di Firenze, sia pure più piccola e con l?aiuto degli enti locali. Mi chiedo: un cittadino non avrebbe il diritto di chiederci come spendiamo i suoi soldi? Piuttosto che pagare ogni anno quel canone (che è da libero mercato immobiliare), stiamo perciò pensando se non valga la pena di andare a una trattativa per comprare, con un mutuo, la sede della Bovisa, il cui valore è stato fissato in 26 milioni. Perché in effetti, come ho detto a Zecchi e Brion, spostare le discipline dell?Accademia più legate alle nuove tecnologie nella stessa area delle facoltà di architettura e design, risponde in pieno alla strategia che stiamo seguendo, ossia di ridisegnare l?Italia per poli artistici e culturali. Che fa il Corriere, pur in possesso di queste notizie? Titolo a tutta pagina: ?Il governo: niente fondi. Salta la Grande Brera?. Ma salta dove, se stiamo pensando di comprare? Ed era pure pronto il commento: che dà per scontato il fallimento del progetto, ovviamente a causa del governo Prodi (e infatti si evoca anche la questione Malpensa). Nell?articolo le mie affermazioni ci sono. Compresa la frase ?per noi quell?accordo non è carta straccia?. Ma il titolo urla il contrario (e nell'occhiello la somma da tirar fuori viene ridotta a due milioni in tutto!). E dà il via all?offensiva contro il governo in consiglio comunale. A questo punto vi aggiungo la seguente chicca. La Moratti firma l?accordo nel 2004, caricando un impegno mica male sul sistema delle Accademie; ma l?anno dopo taglia del 37 per cento i fondi delle Accademie! In Finanziaria quei soldi tagliati sono tornati, e sono anche stati aumentati (lo direte questo in giro, vero?). E solo per questo, dopo che avremo affrontato le urgenze (nell?Accademia di Carrara piove dentro), potremo trattare su Brera. Ma non è assurdo? Non è assurdo che mi abbiano negato (in quanto governo) il diritto di replica, con la consueta scusa che ?non c?è la notizia?? Insomma la notizia cattiva falsa ha spazio, quella buona vera no. E infatti non è stata una notizia -sempre per il Corriere- quella (sempre buona e vera) che io ieri abbia portato a Milano l?impegno del governo di aumentare i posti letto per gli studenti universitari milanesi del 25 per cento entro la legislatura. Con bando per i progetti entro la fine dell?anno. Notizia rifiutata. Loro mica fanno politica, orrore, non è nello stile delle cronache milanesi del Corriere. Loro, amici miei, parlano dei problemi quotidiani della gente. Ah, mi pareva... venerdì 20 ottobre 2006 di Nando dalla Chiesa Con preghiera di diffusione, grazie. E se volete aggiungere il vostro commento visitate il blog http://www.nandodallachiesa.it

COMMENTI

30 Ottobre 2006 15:46

Ciao a tutti, aggiungo solo un paio di associazioni di idee: il sabato della manifestazione antigovernativa contro la finanziaria qualcuno di voi ha viaggiato sul treno? In quello dove mi trovavo io tutte le carrozze erano piene di copie omaggio del corriere col titolone su Berlusconi-Robespierre. Invito poi a rivedere Sordi in "Una vita difficile" di Dino Risi, Italia 1961, storia sempre attuale di un giovane partigiano, scrittore e giornalista, idealista coerente e perciò sistematicamente vessato... Buona festa d'Ognissanti!

Giancarlo Sciascia

30 Ottobre 2006 09:16

La lettera di Nando Dalla Chiesa, mi fa tornare in mente un aforisma dello scrittore e giornalista J. Steinbeck, che diceva in merito ai corrispondenti della 2^ guerra mondiale che : "Non voglio certo dire che i corrispondenti fossero dei bugiardi? Ma è in ciò che non si dice che risiede la menzogna", da cui si può ricavare una massima dice presso a poco che : "Il più grande inganno, non è tanto la bugia che si dice, quanto la verità che si tace". E gli esempi delle migliaia e migliaia di fasificazioni, ce lo danno i due volumi "Tutto quello che sai è falso," composto da capitoli di vari autori, assieme all'altro "Fidati , gli esperti siamo noi", che documentano in modo inoppugnabile che se la dizione "disinformazia" ebbe origine nell'URSS, non è che negli SUA, ci siano andati leggeri. Ed un ulteriore prova ce la da Amy Goodman, nel suo "Scacco al Potere", dove elenca documentandole, tutta una serie di bugie pubblicate dal prestigioso N. Y. Times e spiega anche la tecnica di come i bugiardi ed i loro megafoni si sostengano a vicenda. Citando il caso di Dick Cheney ci racconta di come riuscì a convincere i suoi concittadini che l'Iraq era in procinto di costruirsi l'atomica. Fece filtrare una falsa notizia sull'acquisto da parte dell'Iraq, di prodotti da utilizzare per costruire la bomba, ed appena il Times la pubblicò, fece il giro di tutti i talk show, portando a sostegno della sua tesi la notizia pubblicata dal prestigioso quotidiano. Et voilà, il giuoco era fatto. Ecco perchè bisogna stare molto attenti a quanto ci viene propinato tanto dalla stampa quanto dai media, che ha volte mi fanno ritenere, che sia che abbiamo una disinformazione informata, oppure una disinformata informazione, il prodotto non cambia perchè è il potere a far filtrare solo quello che vuole. E mi piace ricordare la dedica che lo storico Franco Bandini scrive nella sua "Tecnica della sconfitta" che dice: "Ai miei figli perchè apprendano che la verità non si trova mai nel comune giudizio. Marcello Marani

Marcello Marani

29 Ottobre 2006 00:18

Egregio Onorevole, ma scusi, non Le fa un po' schifo e nausea che quel giornale si sia schierato apertamente per la vostra coalizione, alle precedenti elezioni? Sa, visto il trattamento (e anche senza il trattamento), è stato come accettare l'appoggio pubblico dei (bonae memoriae) Fratelli Caltagirone! Che cosa penosa che è l'Italia. Cordiali saluti Graziano Fois

Graziano Fois

27 Ottobre 2006 21:33

Mi riesce difficile parlare di giornalismo (mainstream) in italia, se (ad es.) dopo le indagini di "REPORT" (sull'11 sett., alta velocità et altro), nessun giornale riprende minimamente le informazioni che la redazione di REPORT finalmente...libera...! la realtà è sempre un'altra, quella comoda, la più comoda che si può produrre; così tanto per passare di palo in frasca; oggi, con l'approvazione della finanziaria parte la lotta all'evasione; ma quanti sanno che lo stipendio dei parlamentari come Dalla Chiesa, è composto prevalentemente da "indennità" NON TASSATE, mentre lo "stipendio" è l'unica parte tassata ma anche la più piccola rispetto al totale della "busta paga". questo non lo dice ne Dalla Chiesa, ne il corriere. Atene e Sparta sono complici e litigano solo quando si fanno lo sgambetto. E' proprio vero: la politica fa schifo, il giornalismo pure. in italia.

edoardo

27 Ottobre 2006 18:00

Ho letto di Dalla Chiesa,non mi sorprende più di tanto ,in quanto troppo spesso non capisco quale sia la linea del Corriere,meglio non la ritrovo.In particolare la cronaca milanese.Spesso dice,il corriere, e si contraddice,non solo, ma esaspera quello che troppo spesso può essere tranquillamente detto e non enfatizzato.Sulle periferie poi e pressochè inesistente. Forse ,il corriere, dimentica che alcuni guai,sulla scuola, sono la conseguenza di scelte riconducibili alla sig.ra Moratti da Ministro della Istruzione. E' triste, è questo quello che noi cittadini ci meritiamo ? Forse sarebbe opportuno che si aprissero gli occhi e la mente. C.Ungaro

Cesare Ungaro

27 Ottobre 2006 17:26

Vorrei ricordare che a fronte del cattivo giornalismo c'è il buon giornalismo degli eroi, come Politkovskaja e altri 1600 uccisi nell'anno in corso in tutto il omndo solo perche fanno del giornalismo professionalmente corretto. E noi abbiamo ancora Farina tranquillamente al suo posto dopo aver dichiarato di essere sul libro paga del SISMI. E nessuno dice niente Alda Radaelli giornalista

alda radaelli

27 Ottobre 2006 12:20

Proprio ieri un compagno di viaggio, sono una pendolare, mi confessava di non riuscire più a leggere il Corriere della Sera, un malloppo quotidiano di pagine dove negli spazi dedicati alla politica non si riesce a cogliere un articolo che abbia un vero contenuto politico. Sarà che i nostri politici non comunicano più i veri contenuti delle loro azioni (politiche) quotidiane,.. sarà che si ha l'impressione che sia meglio tenere fuori la gente comune dai contenuti della politica... Io credo che ci sia un vero asservimento alla cattiva politica da parte di troppi giornalisti che, peraltro, mi sembra abbiano abbandonato da tempo quella passione che dovrebbe spingerli a fare vera informazione. Se questo non è fare cattiva politica..., certamente non è neppure parlare dei problemi quotidiani della gente . Quei problemi quotidiani che a casa mia sono sempre stati associati al fare politica, quella vera. Grazie

GHISOLFI EMANUELA

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