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4 Ottobre 2006 11:40

ALLENDE : DA VITTIMA A CARNEFICE

4367 visualizzazioni - 30 commenti

di leonardo barcelo

Cari Amici,Due Consiglieri Comunali di Bologna nella loro impudizia sono arrivati ad offendere la memoria storica di Salvador Allende,per questa ragione mi permetto inviarvi il mio intervento contro questa ignobile proposta Revisionismo Storico: Allende da vittima a carnefice Due consiglieri comunali di bologna del gruppo di Forza italia si sono autoproclamati paladini della storiografia cittadina e hanno chiesto all'Amministrazione comunale della nostra città di modificare la nomenclatura di strade o Piazze che ricordino persone o luoghi legati alla ideologia marxista la cui applicazione secondo loro ha rappresentato e rappresenta un motivo di grave sofferenza per le popolazioni che hanno subito persecuzioni ,stragi, dittature.In primo luogo vorrei chiarire che occorre fare distinzione tra concezioni ideologiche e significati storici attribuibili alla scelta dei toponimici delle vie cittadine.Pertanto l'indicazione dei nomi di Marx, Lenin,Stalingrado e Togliatti e rappresentativa soprattutto del ruolo del loro pensiero nell'ambito delle vicende italiane ( Togliatti, non ultimo, e stato Ministro di Giustizia della Repubblica Italiana dopo la liberazione) Poi mi preme precisare che trovo del tutto stupefacente il richiamo alla figura del Presidente Cileno Salvador Allende simbolo mondiale della difesa delle istituzione democratiche al punto di sacrificare la propria vita per questo ideale il funesto 11 di settembre di 1973 . Il pensiero politico di Allende si può condensare nella sua proposta di instaurare il socialismo con la legittimazione popolare.Il 4 settembre 1970 e stato eletto presidente in elezioni libere e democratiche. Il governo di Allende rappresento il primo tentativo, mai compiuto altrove, di costruire una limpida transizione al socialismo, che, rifacendosi alle sue origini, non sarebbe stato guidato da una burocrazia autoritaria, ma da un autogoverno democratico. E doveroso ricordare e spiegare una volta di più che quello cileno fu un governo leggittimo, democratico, libero e pacifico dal primo all'ultimo giorno e che fu abbattuto de un colpo di stato criminale perpetrato dall'esercito cileno col sostegno della Cia. che assassino, torturo, fece sparire decine di migliaia di cileni e ne fece esiliare altrettanti. Sono passati più di trent'anni dalla sua morte ma ne la dittatura di Pinochet e nemmeno le interpretazioni storiche simili a quelle dei due consiglieri di Forzisti di Bologna hanno potuto cancellare l'eredità e il ricordo storico del Presidente socialista cileno.Per il contrario i giovani di oggi tanto in Cile come nel mondo vedono in questo lider politico un esempio etico di coerenza della difesa dei valori democratici e il suo governo come un modello di giustizia sociale, libertà e trasformazioni socioeconomiche . Nel suo governo non c'e stato neppure un prigioniero politico,il governo cileno di allora non fu mai condannato da alcun organismo internazionale in difesa dei diritti umani, ne censuro mai alcun media. Nei mille giorni del suo governo il cile diede asilo politico a migliaia di giovani latinoamericani che fuggivano dall'oppressione militare e reazionaria di altri paesi latinoamericani. Per tutti questi motivi Allende in italia é sinonimo di democrazia e libertà, tanto che c'e stata una generazione di giovani che si é avvicinata alla politica partecipando alle manifestazioni di Solidarietà col popolo cileno. Bologna ebbe uno dei primi comitati italia cile , alla cui formazione parteciparono tutti i partiti dell'arco costituzionale, la confederazione unitaria cgil cisl uil,il movimento cooperativo,e un gran numero di associazioni. Per questi motivi la maggioranza dei cittadini di Bologna si sono sentiti e si continueranno a sentire orgogliosi di ricordare al presidente cileno con una via nella nostra città,cosi come ugualmente hanno fatto Parigi, Berlino Lisbona, ecc nonché Milano che ha dedicato allo statista cileno uno dei suoi licei scientifici. Sono convinto che questo ordine del giorno sia servito per ricordare ancora di più la figura di Allende in contrapposizione alla nefasta figura storica del dittatore Pinochet, che sicuramente sarebbe tra i pochi a mostrare consenso a questa iniziativa di revisionismo storico Leonardo Barcelo www.leonardobarcelo.it 338 1283108

COMMENTI

14 Ottobre 2006 06:54

Per completare il precedente cpommento aggiungo che senza entrare nel merito del revisionismo, faccio presente lo scompiglio che porterebbe il cambio del nome di una via dato che i residenti, pur rimanendo stabiliu dovrano compiere una sorta di trasloco burocratico per avere il nuovo indirizzo su tutti i documenti. Dovranno inoltre cambiare biglietti da visita e carta intestata. Cosa occorsami quando l'amministrazione comunale, decise improvvidamente di cambiare solo i numeri civici della nostra via modificando il mio da 41a 49 ed ancora oggi ad anni di distanza si verificano disguidi postali.

Marcello Marani

13 Ottobre 2006 22:51

Ma certo, sono pienamente d'accordo con questa RAGIONEVOLE revisione della storia travista dai soliti comunisti, e mi aspetto che dai due ardimentosi consiglieri venga tosto la proposta di intitolare vie a Adolf Hitler, Al Capone e - perché rimanere comunisticamente limitati? - a Pacciani...

Matteo Bortolon

13 Ottobre 2006 12:13

Un consiglio ai "consiglieri comunali" Bolognesi di forza italia: quando nel vostro partito non ci saranno più condannati in via definitiva e inquisiti, i quali prendono soldi dai contribuenti sedendo indegnamente nel parlamento italiano, solo allora potrete parlare, ora state zitti e non permettetevi di dare lezioni di democrazia a nessuno, in quanto voi non sapete nemmeno cosa sia.Prima di pronunciare nomi di persone che il mondo guarda con rispetto e stima cercate di risolvere questi piccoli e sgradevoli episodi in casa vostra forse imparerete che al mondo ci sono state, e ci sono persone che della politica ne hanno fatto una cosa nobile, voi come forza politica siete solo sciocchini.

Valentino

12 Ottobre 2006 01:02

Alliende= democrazia, ideali di giustizia e libertà, vero. Marx, Enghels, Lenin= mezzi per ottenerli, per capire la realtà economica e sociale di un Paese/ del mondo. Schematizzando. Se Allende avesse dato + credito a Lenin, a Mao, forse non ci sarebbero stati tanti morti o almeno Pino Chet non avrebbe preso il potere. Il Cile oggi però torna a sperare, mi piacerebbe credere a Pierangelo Bertoli: "potete solo rallentarci...". Parliamo di grandi persone, che tanto hanno dato all'umano progresso, i cui errori , al confronto, sono ben poca cosa. Quindi sono per difendere il ricordo di tutti e della città di Stalingrado, dove si è consumato l'inizio della fine del nazi-fascismo.

max

11 Ottobre 2006 19:25

me pregunto cuantas veces nos ultrujaran todavia estoy cansada de tanta violenza de la falta de respeto de nuestros muertos y de la poca pidad de nustro dolor ya vasta por favor.O AUN OS TEMEI!

gabriela susana

8 Ottobre 2006 22:54

Non mi meraviglia che due esponeti di Forza Italia si oppongono ad intitolare una via a Salvador Allende. E' successo a Bologna può accadere in altre parti d'Italia. Ciò dimostra la natura fascista del partito di Berlusconi. E il suo potenziale criminogeno. Dimostra altresì la falsa democraticità di questo partito. Quanto avvenuto a Bologna, dimostra anche l'emersione del vero spirito reazionario che pervade diversi settori del partito di Berlusconi, che credo siano in maggioranza. Quanto accaduto induce alla vigilanza e a non dare per scontato il ruolo "democratico" di Forza Italia nella società italiana. La vera natura del partito di Berlusconi è ancora tutta da scoprire. Molte figure di questo partito tutte da scoprire sul piano democratico. Comunque, niente impedirà in qualsiasi parte d'Italia di ricordare degnamente le figure nobili e i martiri della democrazia di ogni parte del mondo.

Lorenzo

7 Ottobre 2006 18:39

Da anarchico preferirei vedere le strade intitolate a persone comuni, perbene, che abbiano lavorato ed educato, che si siano occupate del loro prossimo e che abbiano avuto il coraggio di abbandonare le imposizioni delle classi dominanti, di non obbedire ad ordini, ma di assumersi la responsabitilà delle proprie azioni. Chi conosce l'uomo Allende? Da bambino mi piaceva Dubcek, da adolescente Alliende. Mi piacevano le loro faccie e quelle del popolo che li sosteneva. Interpretavano il dramma dell'uomo solo ed impotente, che resisteva con la forza della ragione alla forza distruttiva delle istituzioni dominanti. Fossi stato dio, li avrei protetti e resi vittoriosi. Avrei distrutto gli eserciti della CIA e quelli del Patto di Varsavia. Essendo bambino, adolescente e poi uomo ho sofferto. In nome di quella sofferenza ricorderò sempre il volto di Alliende, con o senza targa, con o senza commemorationi. Quello che pensano due consiglieri comunali, invidiosi e frustrati, quello che faranno, come hanno vissuto, non mi interessa. Il nome di Alliende sì!

Pasquale Incoronato

7 Ottobre 2006 02:50

Forse per quella gentaglia le persono oneste danno fastidio,magari esultano per il monumento al latitante BETTINO CRAXI(Vanto dell'Italiano medio all'estero) Fatto erigere in Liguria non mi ricordo il nome del paese, Adriano

Adriano Benetti

6 Ottobre 2006 19:36

Cari Compagni/e ringrazio tanto Arcoiris e a tutti voi per il forte sostegno dato a questa giusta difesa della memoria di Allende.Vi invito ad inviarmi le vostre proposte sul da farsi tanto in politica nazionale tanto per migliorare la città di Bologna dove potrei portare le vostre idee in quanto Consigliere Comunale.Scrivetimi a barcelo4@virgilio.it

Leonardo Barcelo

6 Ottobre 2006 11:34

Ricrescono i fascisti poichè calano i socialisti e il socialismo non lo segue piu'nessuno come se nel mondo non ci fossero bisognosi di giustizia e morti di fame. Bravi DS continuate con gli inciuci con Berlusconi che tanto il Socialismo non ha bisogno di chi socialista non può essere e non lo è mai stato.

piero deola

6 Ottobre 2006 10:58

I mille giorni del governo di Unidad Popular hanno cambiato profondamente la mia vita, insegnandomi tantissime cose (avevo diciotto anni nel 1970). Grazie a quella meravigliosa esperienza rivoluzionaria sono diventato comunista (e lo sono tutt' ora, alla faccia del pensiero unico politicamente corretto!). Tanto che avrei voluto chiamare mio figlio, nato nel 1983, Salvador Allende. Non potei farlo perchè un ottuso burocrate dell' anagrafe del mio comune mi minacciò di applicare una legge allora vigente -e disattesa da tutti i funzionari comunali dotati di buon senso- che vietava di dare ai bambini i nomi di personaggi più o meno famosi e consentiva a quel solerte coglione di sceglierne uno alternativo a sua discrezione. Perciò l' ho chiamato semplicemente Salvatore. Che quegli stronzi affoghino nella vergogna!

Giulio Bonali

5 Ottobre 2006 13:53

tanto più ci si sente NESSUNO tanto più ci si accanisce verso chi fa veramente la Storia. I soliti miserabili fascisti servi

marco scattolon

5 Ottobre 2006 12:03

"non c'è da dire niente in risposta a certa gente, a certe parole...Il nuovo che avanza, forza italia...Se avanza non ce n'è bisogno..." Allende vive nel ricordo di tutti i democratici.

paolofalcucci

5 Ottobre 2006 11:07

Forse dovremmo, paradossalmente, ringraziare i due consiglieri di Forza Italia, perchè ci ricordano quanto sia impervia la strada per raggiungere una piena democrazia e quanto siano pericolose le forze oscure e retrive che continuamente tentano di ostacolare ogni percorso progressista (Berlusconi docet!). Allende fa< parte della nostra storia e del nostro percorso di progresso. Non ce lo dimentichiamo. Maurizio Mazzi

maurizio mazzi

5 Ottobre 2006 09:43

Desaparecidos Acclamano con false urla di vittoria il dittatore, l'occultatore di vite mistura di omertà e morte di perfida ideologia che non ha sostegno se non nella sconsiderata mente del misero maschio umano che trascina e trasfigura l'esistenza prostituisce la giustizia sulla strada della ragione brutalmente fiera del mito dell'onore. E' ora di raccogliere i resti donne e uomini giusti forze dal cuore sincero contro la morte c'è solo il vero!

Anna

5 Ottobre 2006 09:26

Ricordo pure il "consigliere politico" della Casa Bianca, Lutwak, che a Ballarò spiegava come Allende si stesse trasformando in un dittatore e che quindi "preventivamente" era giusto eliminarlo. Insomma una specie di Saddam. Ovviamente dopo averlo ucciso fisicamente ora cercano - anche in Italia - di ucciderne la memoria. Non mi piacciono certi termini nel confronto delle idee ma un po' di vergogna quei due consiglieri comunali dovrebbero provarla per essere complici di chi ha ucciso un uomo ed ora punta alla sua figura. Riccardo Pecoraro www.ilcielodelsud.it

riccardo pecoraro

5 Ottobre 2006 00:30

L'altro lato. Come impoverire il Cile in 3 anni. http://it.wikipedia.org/wiki/Salvador_Allende#Presidenza Aprendo il citato collegamento si possono apprendere le politiche economiche, inferiori negli effetti solo a quelle del "grande" Mao, che hanno messo in ginocchio il paese più ricco, pro capita, del Sud America. La giunta Comunista di Padova ha eretto un muro, perché quello di Berlino é stato invece abbattuto? Dobbiamo capire che noi Bianchi dobbiamo vivere separati, chi vuole vivere nel capitalismo e chi no. Buona fortuna a tutti. P.S.: Le politiche economiche del "grande" Mao, fecero morire di fame oltre 60 milioni di Cinesi. Per informazioni cerca su Goggle.com (NO .it!!!) "china great famine".

Aposentado

4 Ottobre 2006 23:14

Sono stati anni terribili per il Cile. In Italia gli Inti-Illimani portarono con le loro canzoni il grido di dolore di quella gente che si era data democraticamente un governo e che gli americani hanno barbaramente trucidato. A foraggiare, addestrare, armare e sostenere i generali fascisti del fascista Pinochet e i suoi squadroni della morte furono gli AMERICANI e quello fu il primo 11 settembre nel macabro album di famiglia USA, il secondo 11 settembre lo hanno realizzato nel 2001. Miserabili assassini.

Aldus

4 Ottobre 2006 22:39

Ricodate???: "El pueblo unido jamai sarà vencido!!!" Ricordiamocelo ancora e ricordiamolo a tutti!!!

Pippo Q.

4 Ottobre 2006 21:17

Salvador Allende e i 1000 giorni del suo governo in Cile sono stati il momento di massima vicinanza tra l'utopia er la realtà, in tutta la storia dell'umanità. L'esatto contrario della meschinità di questi due poveri forzi-italioti, ormai privi di qualunque briciolo di dignità

Francesco Zurlo

4 Ottobre 2006 20:01

Propongo che in mancanza del muro della vergogna cui inviare i due forzaitalioti, vengano almeno messi in castigo dietro la lavagna con le orecchie d'asino, come si usava quand'ero bambino alle elmentari, per ricordare loro che non si devono dire bugie. Ma cosa ci si può aspettare da chi è nato per servire ed ubbidire avendo l'animo vile e servile dei cortigiani? maranimarcel@tiscali.it

Marcello Marani

4 Ottobre 2006 19:22

Quanto si dovrà ancora raschiare il fondo per nettarlo ....... dalle incrostazioni della stupidità e dell'ignoranza. E' vero che la storia va interpretata, ma stravolgerla é un pò eccessivo. Salvador Allende rimane comunque una delle pagine più fulgide e belle della Storia dell'uomo. S.R.

SALVATORE ROLLO

4 Ottobre 2006 18:05

c'e' un opera di teatro " Tejas verdes" ( tegole verdi, il nome di un campo di torture un Cile) ke vi consiglio leg. L'autore e' contemporaneo , si kiama Fermin Gabal...un testo di solo sei monoghi...di una bellezza agghiacciante.

marta

4 Ottobre 2006 17:46

Ma zio cane! Allende stava statalizzando tutto, anche le piccole imprese! Per questo non si può considerare un democratico...

MIMMO

4 Ottobre 2006 17:11

Il tempo e la protervia spesso si uniscono per consentire nefandezze, stravolgimenti storici e la negazione della verità. Questo ci deve spronare, accanto alla netta condanna di queste strumentali prese di posizione, a riproporre con forza alle nuove generazioni una lettura corretta della storia della democrazia e delle tappe che hanno consentito la conquiste della libertà e della convivenza civile. Come partecipammo nel 1973 alla solidarietà al Cile, siamo oggi disponibili per la riproposizione della luminosa figura di Salvador Allende e della straordinaria esperienza di quei tre anni di governo.

Alvisi Roberto

4 Ottobre 2006 16:30

L'unica risposta a tanta indecenza è l'invettiva di quel generale francese che agli Inglesi che lo invitavano ad arrendersi ribattè: "MERDE"! Altro i fascisti non meritano.

Umberto Fusaroli Casadei

4 Ottobre 2006 16:14

Non c'e' mai peggio al peggio! Del resto da Forza Italia non si ci si puo' attendere niente di buono! La mia completa solidarieta' a chi ha strenuamente difeso un Presidente che rimarra' nella storia mondiale come vittima dei nuovi fascisti manovrati da Washinghton!

Guiducci Lorenzo

4 Ottobre 2006 15:29

.. davvero, non c'è limite al peggio... da assessore di un piccolo e non distante comune emiliano, mi offro senz'altro diponibile a ogni tipo di intervento e presa di posizione che possa fornire adeguata risposta a questa provocazione che evidenzia il baratro di ignoranza in cui si dibattono certi politici del centrodestra

Fausto Gianelli

4 Ottobre 2006 12:32

Sono d'accordo sulla grande figura etico, morale, democratica del presidente Allende. Per quanto rigurda i due consiglieri di Forza Italia conviene sempre stendere una "bandana" pietosa di Berlusconiana memoria. Saluti

SEBASTIANO SCALZO

4 Ottobre 2006 12:21

Sono indignato, propongo di raccogliere le nostre firme e indirizzi a mail al Consigliere Barcelo( barcelo4@virgilio.it) per protestare decisamente contro questo atto di revisionismo storico.Mi ci metto per prima Leandro Ferrari leotutos@yahoo.it

Leandro Ferrari

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