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18 Aprile 2006 18:34

"Se non sono firmati...non li vogliamo!!!"

1183 visualizzazioni - 0 commenti

di Raffaella P.

Bambini griffati, bambini e ragazzi alla moda per ogni occasione. Ma è ancora possibile crescere i piccoli di oggi,adulti di domani,come individui consapevoli ed orgogliosi delle proprie scelte...anche se diverse da quelle del gruppo? Quali valori sono ancora importanti?Ecco una domanda che allo stato attuale della storia dell'essere umano,impegnato in forti conflitti,vale forse la pena di porsi. Il bambino è il bene più prezioso in assoluto oppure è anche un bellissimo e caro accessorio di proprietà...!?In passato,alle grandi corti reali e nelle campagne,il bambino era considerato un piccolo adulto e trattato,vestito in quanto tale,poi nel corso degli anni,grazie al lavoro di pedagogisti,psicologi e studiosi dell'infanzia,ha preso vita una nuova cultura. Il culto dell'immagine estremizzata dai media e la difficoltà crescente nella società attuale,a riconoscere i diversi stadi generazionali,ciascuno con proprie caratteristiche legate al soggetto(la mamma,la nonna,la zia,ecc),ha incrementato nei bambini la difficoltà al poter attuare dei processi corretti di identificazione e di ricerca del proprio ruolo. Negli spot pubblicitari,vengono sempre più spesso sfruttate le relazioni affettive(la famiglia felice con la mamma stile Mary Poppins,che consuma insieme la colazione del mattino con i biscotti pieni di stelline, con calma e con il buon umore...ah, dimenticavo...tutti i presenti sono perfetti e belli...),altri spot mostrano immagini di mamme di età indefinita con il trucco perfetto,senza i visibili e naturali segni del tempo,mamme che appaiono più simili nei modi e nell'abbigliamento alle figlie adolescenti dalla freschezza naturale oppure assistiamo ad immagini di nonni agili,scattanti,disponibili,impegnati a saltare senza il minimo sforzo,ostacoli,tanto da far invidia a neo-papà di rientro la sera dopo una giornata di lavoro... Ma dove è finita la nonna ben riconoscibile al bambino,ricca di esperienza di vita,la cui età con le sue piccole rughe,aveva il fascino di farcela apparire più bella,con le sue citazioni pronte all'uso,che elargiva pillole di saggezza e che non mascherava la sua disapprovazione quando qualcosa non le pareva giusto...sempre quella che usava darsi come unica velleità dell'Acqua di rose,la stessa che portava i lunghi capelli imbiancati dal tempo,legati da forcine,i cui cassetti profumavano sempre di lavanda... Nella sua casa il tempo sostava tranquillo scandito dalle stesse mansioni ripetute come un rituale rassicurante per il bambino,perchè prevedibile e dove il momento per un abbraccio, per una chiacchierata,per una coccola anche se forse già grandi per poterla avere,si trovava sempre.Oggi le catene dei negozi per future mamme ed i pubblicitari hanno intuito quanto sia economicamente remunerativo,rivolgersi ai genitori e al bambinop,ancor prima della sua nascita,portandoli a comprare anche il superfluo, il di più... Vademecum utili alla crescita del bambino e altri gadget promozionali accompagnano e controllano il genito- re.Passeggini da cross ultimo modello,guidati da adulti forse poco attenti alle reali necessità del loro piccolo.Il business dell'abbigliamento griffato anche di marca sportiva,non ha risparmiato nemmeno chi ancora non ha i piedini pronti per camminare...tra i più grandi,nel loro armadio non possono mancare scarpe ,calzettoni,cappellini con marche ben impresse. Il desiderio di accettazione,di appartenenza,di riconoscimento all'interno del gruppo dei pari,porta i ragazzi a chiedere ai genitori sempre di più... Al genitore il non facile compito di ricercare,a partire da un accordo iniziale con il bambino/ragazzo,una negoziazione motivata e flessibile,vigiliando su acquisizioni di forme che possano trasformarsi in meccanismi di dipendenza. Maschi e femmine rispondono al richiamo dell'immagine in forme diverse :per i primi le scarpe da jogging di marca sono il top,per le seconde tutto deve essere curato nei dettagli,dai jeans a vita bassa con magliette stretch a cinture griffate. A volte può essere complicato far nascere nei nostri figli quel senso critico che li favorirà nella costruzione di una propria immagine,di una propria identità,che li porterà con il tempo a crearsi uno stile di vita personale,riuscendo a scegliere liberamente come voler vestirsi,come volere vedersi... Non intervenire precocemente,anche se a volte con qualche piccola mediazione,può comportare il rischio di cadere in uno stato di omologazione di massa, in un livellamento di scelte, di gusti che non aiuterà i bambini a sviluppare un proprio "senso estetic",ponendoli in difficoltà anche nel semplice giudicare la bellezza o bruttezza di un oggetto in base al proprio sentire,al proprio gustare,al proprio piacere. Ritrovarsi in una posizione diversa dal gruppo va letto come elemento positivo e vincente per una futura identità specifica ed unica che si sta faticosamente costruendo giorno dopo giorno. Raffaella P. (Sportello d'ascolto per famiglie e per adulti interessati ad una diffusione di una buona cultura dell'Infanzia)

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