15 Settembre
di massimo
In località Ceggia - Venezia è stata costruita una nuova scuola che ha causato ad alcuni scolari sintomi d'intossicazione come nausea, vomito e cefalea. Indignati i genitori che chiedono spiegazioni sui materiali di costruzione dello stabile.
OGGETTO: INQUINAMENTO AMBIENTALE E BONIFICA DELLA
SCUOLA PRIMARIA "C.COLLODI" DI CEGGIA ( VE )
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Il Comitato dei Genitori,
costituitosi in data 06/05/05, con lo scopo di garantire un regolare inizio dell'anno scolastico 2005-2006 nella nuova scuola, dopo la completa rimozione di tutte le cause che hanno provocato l'inquinamento e la conseguente sospensione dell'attivita' didattica ( vedi comunicazione del 07/05/05), prende atto che a tutt'oggi tale condizione manca per una serie di eventi sui quali, al momento, non entra nel merito.
In questi mesi il Comitato dei Genitori si è impegnato, spesso da solo (segnala unicamente l'attenzione del gruppo consiliare "Vivere bene a Ceggia" e del Consigliere Regionale Pietrangelo Pettenò di RC ), per garantire ai propri figli la riapertura di una "SCUOLA SANA E PRIVA DI INQUINANTI CHIMICI" ( tecnicamente possibile ), chiedendo a più riprese e spesso con difficoltà quanto via via l'Amministrazione attuava, non solo con la passione e l'impegno legati al problema della salute dei propri figli, ma anche con l'equilibrio( ha sempre parlato di irritazione, malessere, disagio psicofisico, sensibilizzazione mai di avvelenamento…), l'acquisizione di dati e le competenze necessarie a poter meglio comprendere tale problematica ( norme per l'edilizia scolastica e materiali consentiti per tale scopo, leggi italiane ed europee per la tutela della salute in età pediatrica, inquinamento-esposizione a solventi o altre sostanze chimiche e loro effetto a breve-medio-lungo termine sulla salute, analisi delle schede relative alle indagini ARPAV che sono state trasmesse al Comitato senza alcun giudizio sul livello di inquinamento riscontrato) e rendendo infine sempre partecipi di tali conoscenze sia i genitori che gli amministratori.
Il Comitato dei Genitori ricorda, inoltre, che la chiusura della nuova scuola "Collodi" si è resa necessaria non per un principio di " massima cautela ", ma per un obbligo derivante dalla evidenza ( vedi analisi effettuate dall'ARPAV ) di un " SITO INQUINATO DA SOSTANZE CHIMICHE " ( soprattutto solventi ) che per quattro mesi hanno provocato sicuramente sintomi irritativi negli alunni.
In seguito a ciò, con la collaborazione insostituibile dei genitori è stato compilato un semplice questionario ( scheda ), a tutt'oggi unica documentazione disponibile per valutare il " disagio" ed il " malessere " sofferti dagli alunni
( circa il 40% ) con sintomi correlabili alle sostanze chimiche presenti nella scuola.
A riprova della difficoltà iniziale da parte dell'Amministrazione Comunale di considerare l'entità del problema, "definito grave" più volte in pubblico dai Componenti della Commissione tecnica nominata dal Comune, in data 18/05/05
il quotidiano locale "La Nuova Venezia" riportava una rassicurante dichiarazione del Sindaco ( mai smentita sulla stampa ) che se non fosse stato per un problema organizzativo e di disagio dato da un nuovo trasloco, la scuola Collodi poteva essere riaperta per l'attività didattica .
I Genitori nel prendere atto che nell'ultimo periodo il Sindaco ha deciso di intervenire vista la documentata necessità di una improrogabile bonifica della scuola e di garantire l'inizio regolare dell'anno scolastico 2005-2006
" mettendo a norma " la struttura parrocchiale "Casa della Dottrina", valutando più conveniente tale intervento ( per un importo di circa Euro 70.000) rispetto a soluzioni alternative ritenute più costose,
FANNO PRESENTE CHE:
A seguito dell'esito negativo della procedura sperimentale, effettuata ad aprile e successivamente nel periodo giugno-luglio 2005 su proposta della commissione tecnica incaricata dal Sindaco Massimo Beraldo (dott. Bonamin, dott. Poli e Prof. Arch. Vittorio Manfron) è stata presa la decisione, da parte dell' amministrazione, di intervenire al fine di rimuovere definitivamente la "presunta" fonte d'inquinamento.
Di quest'ultima procedura non siamo stati informati nè sui contenuti né sui tempi che si vogliono adottare.
Comunichiamo che nel frattempo abbiamo incaricato un tecnico abilitato del settore ambientale con l'intento di effettuare alcuni accertamenti sullo stato dei fatti e a tal fine gli sono stati consegnati tutti i documenti trasmessi dal Comune al Comitato Genitori Scuola Collodi.
Sulla base dei valori rilevati sia nell'aria che nelle carote eseguite nel pavimento si è provveduto ad effettuare un'analisi del rischio "RISC 4" secondo le metodiche previste dall'A.P.A.T. (Agenzia di Protezione per l'Ambiente e per i servizi Tecnici) al fine di valutare il tipo di rischio (irritante, mutageno, sensibilizzante…) a cui sono stati esposti gli alunni che hanno frequentato la scuola.
L'analisi in nostro possesso risulta, purtroppo, positiva per tali rischi e documenta un netto superamento dei limiti di legge; rischio (1/10.000), vedi punto i)/ii)/ iii) II.5. allegato 4 D.M. n° 471/1999.
L'analisi evidenzia che il 7 gennaio 2005, quando ha avuto inizio l'attività scolastica presso la nuova scuola C. Collodi, eravamo in presenza di un "sito" non idoneo ad essere frequentato da parte degli alunni perché alcuni dei manufatti e/o altri materiali presenti erano in grado di provocare l'aereodispersione dei ben noti inquinanti.
Anche se altre analisi e verifiche fossero tuttora in corso, questi dati sopra elencati sono sufficienti per richiedere che le successive procedure d'intervento che verranno adottate per la bonifica definitiva siano in linea con la normativa e a tale scopo elenchiamo i criteri fondamentali che solitamente vengono usati:
1. Piano di investigazione iniziale:
il piano deve essere mirato a verificare la condizione effettiva di inquinamento dei pavimenti, stabilendo con precisione la profondità, l'estensione e le caratteristiche dell'inquinamento;
devono, inoltre essere verificati tutti i manufatti e/o altri materiali che possono provocare aereodispersioni al fine di stabilire con certezza se vi siano una o più fonti d'inquinamento;
devono essere riportati in maniera precisa i punti e i metodi di campionamento, la metodologia delle analisi chimico-fisiche e di tutte le altre indagini ed analisi necessarie a caratterizzare la presenza e la diffusione degli inquinanti.
2. Progetto preliminare:
deve stabilire con esattezza il tipo e il grado di estensione/diffusione degli inquinanti nonché i volumi dei pavimenti e/o altri materiali da asportare;
deve evidenziare, eventualmente, i volumi di altri materiali inquinati su cui procedere con interventi diversi dalla bonifica;
deve, inoltre, contenere l'analisi specifica del rischio e le analisi delle possibili tecnologie adottabili per la bonifica (allegato IV del D.M. n° 471/1999…).
La relazione tecnica in esso contenuta prevede di riportare con particolare evidenza:
§ relazione di tutte le indagini chimiche con indicazione delle non conformità;
§ metodologia usata per stabilire il livello di inquinamento;
§ scelta e descrizione della tecnologia da applicare al sito in esame e dei criteri
utilizzati per le scelte progettuali;
§ descrizione delle misure di sicurezza da adottare nel sito;
3. Progetto definitivo:
impone di descrivere con esattezza la tecnologia scelta per la bonifica totale del sito, gli interventi da realizzare per le tecnologie di bonifica e di ripristino dell'area e le eventuali misure di sucurezza ed il relativo dettaglio dei costi;
obbliga, inoltre, di descrivere il piano dei controlli post-operam, che dovrà valutare la congruità tra il progetto definitivo e la sua realizzazione in termini di sistemi, tecnologie, strumenti e mezzi utilizzati per la bonifica e per le misure di sicurezza, sia durante la loro esecuzione che al termine delle attività mediante un monitoraggio degli ambienti interni con le normative di riferimento previste quali: D.M. n.60 del 02/04/2002, Direttiva 2004/107/CE del 15/12/2004, Linee Guida dell'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' PER LA QUALITA' DELL' ARIA IN EUROPA
4. Approvazione del progetto tramite una Conferenza dei servizi:
il progetto definitivo di bonifica deve essere approvato secondo la procedura, convocazione da parte del sindaco quale responsabile del procedimento, della Conferenza dei Servizi ai sensi dell'articolo 14 della Legge n° 241/7 agosto 1990 e ssmm.i, alla quale sono chiamati a partecipare gli Enti Locali interessati, l'ARPAV e tutte le altre Amministrazioni competenti per le autorizzazioni quali: AUSSL, PROVINCIA, REGIONE etc.
In sede di Conferenza si potranno indicare le eventuali modifiche o prescrizioni per l'esecuzione dei lavori, nonché l'approvazione definitiva del progetto di bonifica del sito.
CONCLUSIONI
Il Comitato dei Genitori,
come in tutte le richieste fino ad oggi formulate, spera che questo documento possa favorire nel modo migliore una rapida soluzione del problema e che l'Amministrazione Comunale sia in grado di garantire gli interventi necessari con sicura rivalsa, anche economica, nei confronti di chi, tanti disagi ha provocato a molti alunni.
Constata, con amarezza, il totale disinteresse, in questi mesi, di associazioni e partiti, di solito particolarmente attenti alla tutela e salvaguardia dell'ambiente nonché all'inquinamento nelle sue varie forme; l'assoluta mancanza di informazione, sull'intera vicenda, da parte dei media anche televisivi, salvo gli interventi sulla stampa locale ( "Il Gazzettino" e " La Nuova Venezia" ).
Chiede, infine, che i Responsabili e le forze politiche in indirizzo sappiano trovare una soluzione efficace ad un problema che non è politico ma concreto e reale nonché estremamente importante poiché riguarda la tutela della salute dei minori, argomento che emerge costantemente nei programmi elettorali di tutti i partiti senza distinzioni di campo.
Il Comitato pertanto si augura che dall'intera vicenda, nei molteplici risvolti, tutti sappiano trarre qualche pensiero o riflessione utile ai fini dell'amministrazione della "res publica", intesa nella sua più alta e completa accezione.
Si resta in attesa di un cortese riscontro e si inviano distinti saluti
Per il Comitato
I Referenti
Sig.ra Laura Camerotto
Sig. Rossano Veronelli