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1 Dicembre 2022 17:58

Mosaico di pace. Intervista alla Professoressa Daniela Buffoni, Presidente di Docenti Senza Frontiere

78 visualizzazioni - 0 commenti

di Laura Tussi

Mosaico di pace. Intervista alla Professoressa Daniela Buffoni, Presidente di Docenti Senza Frontieredi Laura Tussi (sito)

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Mosaico di pace: intervista alla Professoressa Daniela Buffoni, Presidente di Docenti Senza Frontiere. Una realtà educativa e di impegno sociale da sostenere.
Intervista di Laura Tussi
Docenti Senza Frontiere (DSF) un'organizzazione molto creativa e proficua nei contenuti che propone. Quali sono i vostri intenti, le vostre proposte e
soprattutto la vostra mission?
DSF è un'Associazione formata da docenti che, all'interno di un patto
educativo con le famiglie, intendono impegnarsi a favore del diritto
all'istruzione e all'educazione in ambito locale e internazionale. Raccoglie
anche la partecipazione e l'adesione di tutti coloro che credono nella scuola e
nell'apprendimento permanente come strumenti per affrontare con ottica
globale i cambiamenti attuali e per imparare a vivere insieme. DSF nasce
dalla riflessione sull'incisività educativa dei progetti di cooperazione
internazionale e ne sostiene l'integrazione nei curricoli disciplinari per
promuovere competenze di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG). È
un'associazione indipendente e apartitica, senza fini di lucro che si propone
di sostenere il cambiamento sociale attraverso il riconoscimento
professionale dei docenti e del ruolo della scuola come motore trasformativo
della società, riconoscendosi nel pensiero pedagogico di Paulo Freire.
La mission di DSF è sintetizzata dal suo motto: "Costruire conoscenza con la
solidarietà"
COSTRUIRE : DSF sostiene un sapere costruito e non semplicemente
trasmesso, un'idea di alunno come parte attiva del processo di
apprendimento, "testa ben fatta" e non "testa ben piena"
CONOSCENZA: DSF promuove un sapere contestualizzato, che ha un
senso, che serve per stare al mondo e per incidere in modo competente,
autonomo e responsabile nel contesto sociale globalizzato.
CON LA SOLIDARIETÀ: DSF implementa un sapere conseguito con il "fare
insieme": lavorare per progetti di solidarietà internazionale, attraverso un
approccio transdisciplinare
 
2)Quali campagne conduce e porta avanti con impegno DSF?
Dsf è costantemente impegnata nel supportare il diritto all'istruzione in ambito
locale e internazionale, anche attraverso l'attivazione di borse di studio.
Stiamo collaborando con scuole e agenzie educative per supportare il
conseguimento degli obiettivi previsti dall'Agenda 2030 nella consapevolezza
che l'educazione alla sostenibilità e alla partecipazione "sostenibile" ha
bisogno di una cultura che la fondi per costruire un nuovo rapporto tra locale
e globale.
DSF promuove fin dalla sua nascita la campagna per l'adozione nelle scuole
di quaderni neutri, cioè privi di pubblicità, solidali perché grazie alla loro
adozione si rende possibile l'attuazione di progetti idi cooperazione
internazionale in difesa del diritto all'istruzione e etici in quanto
contribuiscono a trasmettere la complessità e l'interdipendenza delle sfide
globali per poter agire consapevolmente nella vita quotidiana come cittadini
attivi. I quaderni sono strumento che promuove processi educativi trasversali:
l'obiettivo etico e solidale diventa elemento facilitante la continuità tra gradi
diversi del percorso scolastico, dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria
di Secondo Grado. Gli studenti dei licei artistici per poter realizzare le
copertine dei quaderni indagano la dimensione globale dei problemi attuali
utilizzando le competenze disciplinari conseguite e sperimentano così un
sapere agito.
I quaderni inoltre contribuiscono a consolidare alleanza educativa tra scuola e
famiglie, coinvolgendo tutti coloro che a vario titolo hanno a cuore l'istruzione,
credono nella solidarietò e si impegnano per ridare significato alla scuola
come agenzia di cambiamento sociale.
 
3)Come è possibile aderire a DSF?
L'adesione alla campagna è online su
shop.docentisenzafrontiere.org/soci
 

4)Secondo voi in quali istanze consiste il ruolo della scuola attuale? E come
praticate l'educazione alla cittadinanza globale?
Il ruolo della scuola nel contesto globale e complesso attuale è indicato dai
documenti normativi : da un lato deve educare alla consapevolezza che
tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall'altro che
ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e
singolare nei confronti del futuro dell'umanità. In sintesi: imparare a d
apprendere e imparare a stare al mondo. Da ciò deriva l'impegno rilevante
dei docenti di educare al futuro agendo nel presente: la sfida si affronta
soprattutto a livello culturale, i nostri giovani hanno bisogno di nuove
competenze, di allenarsi ad una nuova cittadinanza, di una scuola di qualità
per affrontare in modo cooperativo le sfide della globalizzazione. DSF offre
formazione ai docenti per implementare l'educazione alla cittadinanza in
dimensione globale non attraverso un curricolo a sé ma come selettore
curricolare,vettore di sviluppo di competenze disciplinari, personali e sociali.
E' evidente il diffuso disinvestimento nel campo della cultura e dell'istruzione,
ignorando il ruolo che la scuola ha nel superare il momento di crisi e nel
promuovere una società pacifica.
DSF ribadisce la necessità di investire nella scuola, nella professionalità dei
docenti se si vuole diffondere sempre più una nuova postura mentale, una
nuova mentalità per comprendere e gestire i cambiamenti veloci e le sfide
ambientali. Negli ultimi decenni la scuola ha assorbito i mutamenti piuttosto
che promuoverli, si è faticosamente adeguata piuttosto che proporre percorsi
alternativi manifestando incertezze nostalgiche verso modalità di
insegnamento trasmissivo complici le misure restrittive anticovid: è tempo
che prenda piede un pensiero pedagogico finalizzato a formare cittadini
consapevoli e responsabili verso se stessi, gli altri, il mondo.
 
5) Un messaggio di DSF ai giovani di Fridays For Future e di Extinction
rebellion che sacrificano giorni di scuola per denunciare il potere e i potenti
del mondo in quanto speculano sulla tutela del pianeta
Cari giovani di Fridays For Future e di Extinction rebellion condividiamo le
motivazioni che vi spingono a manifestare per combattere la crisi climatica.
E' urgente esprimersi con forza in nome di una giustizia climatica, chiedendo
alle persone di agire puntando sul cambiamento personale ed esigendo
azioni politiche veloci e incisive non solo per una questione ambientale, ma
soprattutto per ridurre le disparità di sviluppo. Cogliamo nel vostro modo di
denunciare un grande desiderio di partecipazione attiva: volete esserci! State
purtroppo riempiendo un vuoto educativo e decisionale che dovrebbe
appartenere alla politica. Avvertiamo anche il rischio che la spettacolarità
delle azioni, alle volte anche l'aggressività di episodi di violenza, offuschino il
vero obiettivo delle manifestazioni, diventino spettacolo, togliendo valore al
messaggio perseguito. Per questo vorremmo invitarvi a valutare la possibilità
di reinventare le modalità di lotta scegliendo, accanto agli scioperi e ai raduni,
di approfondire le problematiche legate al clima, di studiare, per partecipare
preparati e competenti nelle organizzazioni democratiche, nelle assemblee
scolastiche, nelle consulte, nelle circoscrizioni e incidere proponendo azioni
concrete e sostenibili. Richiamare attenzione non frequentando la scuola può
essere una modalità di forte impatto, ma non sostenibile nel lungo periodo.
Vorremmo invitarvi a considerare un'altra forma di lotta, più sistematica,
"interna"alle istituzioni: lo studio, la ricerca per sostenere un pensiero
alternativo, supportato da argomentazioni valide, condivise attraverso il
dialogo . Vi proponiamo un nuovo impegno per la giustizia cliamtica: usare la
conoscenza come sapere agito, come service learning per diffondere in modo
intenzionale e consapevole un nuovo modo di pensare e quindi di affrontare
l'urgenza climatica. E da parte nostra un grande incoraggiamento: affinchè le
cose crescano è necessario seminare, attendere e poi raccogliere. Forza!
Salviamo insieme senza frontiere la Terra, partendo da noi, dal cambiare le
nostre abitudini! Questo articolo è stato pubblicato qui

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