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19 Giugno 2022 14:25

La solita estate violenta e calda e Jean-Louis Trintignant ci lascia con un sorriso

157 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci


Stamattina ci ritorno su quel ragazzo che avevo amato al cinema. Uno così andava tanto ai tempi miei, chiuso a volte, indecifrabile chissà a cosa pensava poi romantico e dolce...i soliti difficili, uomini complicati che se ti sorridono ti senti una eletta. Vanno ancora di moda credo.Vivre pour vivre? Si
Ieri sera dopo una giornata di calore e fatica smodati, sono approdata al divano con i miei due soliti aMici e i 71 anni, per distendermi e mi sono vista ben due puntate su Rai3 del mio amato Posto al sole poi capisco che è successo qualcosa, perché trasmettono il Conformista, in memoria di Jean-Louis Trintignant, sconsigliato ai minori....(?!) Non capisco questa scelta per uno degli innumerevoli film in cui l'attore abbia recitato. Lascio perdere passo ad altro, sono stanca e realizzo fra me che aveva 91 anni...una vita piena, alla fine con un tumore purtroppo come tante persone anche molto giovani. Leggo bene e scopro che la sua vita è stata difficilissima, quella si, complicata davvero, anche se costellata da un successo senza fermate. A livello politico, un tempo si definì come anarco-comunista. Riporto dopo con un articolo molto chiaro sulla sua biografia.
Se proprio la Rai voleva parlare di fascismo e della gioventù che visse quel periodo, io avrei preferito al posto di Bertolucci, il regista Zurlini che nel 1959 lo volle nella sua Estate violenta.
Lì nel fiilm interpreta come fossimo nell'estate del 1943, Carlo Caremoli, figlio ventenne di un gerarca fascista che raggiunge in treno un gruppo di suoi amici in vacanza a Riccione. Il giovane, grazie a rinvii per motivi di studio e anche grazie all'influenza del padre, è riuscito a evitare la partenza per il servizio militare. In un'atmosfera spensierata e in un ambiente assolutamente lontano dalle difficoltà in cui versa l'Italia a causa della guerra, è in un gruppo di giovani della buona borghesia dove passale giornate tra spiaggia, feste e gite in barca....e poi e poi l'amore gioca brutti scherzi. Ma io impazzii letteralmente nel vedere e vederlo insieme ad Anouk Aimée in "Un uomo e una donna", nel 1968, avevo 18 anni. Leggo oggi con internet che Il Dizionario Morandini lo definisce esplicitamente un fotoromanzo («il più bel fotoromanzo della storia del cinema (francese)?»), dalla «poetica di carosello pubblicitario»,] e cita la definizione del film di un critico francese: «un'autentica impresa di seduzione, un tranquillante su pellicola».
Non dico che Jean-Louis Trintignant è l'interprete dei Migliori anni della Nostra Vita...ma ci andiamo vicini, se è lecito, rimpiangere grandi persone, mai troppo innamorate di sè stesse ma che l'amore l'hanno vissuta in prima persona, salendo anche scale difficilissime nella loro esistenza. Ciao amico caro dei giorni mai scordati della nostra vita.
Doriana Goracci



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