296 utenti


Libri.itIL BRUTTO ANATROCOSOIL CAVALIER IDEALEIL CIMITERO DELLE PAROLE DOLCIBELLA BAMBINA DAI CAPELLI TURCHINIPOLLICINO
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

9 Giugno 2022 10:39

Stop the war now continua

148 visualizzazioni - 0 commenti

di Tonio Dell'Olio

Alberto, Don Adamo e Sara sono ritornati a Odessa da Leopoli mentre Ludovico e Maura restano lì per proseguire con i contatti e la collaborazione con i partner locali. È l'avamposto permanente di Stop the war now, la coalizione di 176 organizzazioni, locali e nazionali coordinate soprattutto dall'Associazione Papa Giovanni XXIII, che dall'inizio della guerra garantisce presenza e sostegno in Ucraina. Quella attuale è una fase decisiva perché si sta preparando un'altra azione di pace nonviolenta dal 26 giugno che intende dire alla popolazione di Odessa che il variegato mondo della pace nonviolenta non si è dimenticato di loro. Ancora una volta non si tratterà di distribuire solo aiuti umanitari seguendo le richieste che sono state certificate dai partner locali e che vengono ritenute più urgenti ma anche di manifestare in modo semplice e diretto la volontà di costruire un'alternativa alla violenza. La guerra non può essere considerata una sciagura naturale, un'emergenza al pari di un terremoto o di uno tsunami. Chi la subisce senza averla mai scelta non può essere semplice destinatario di aiuti ma di fraternità universale. Essere in Ucraina oggi, accanto alla gente, non risolve il conflitto ma vuol dire quanto meno comportarsi da fratelli e sorelle. Tutti.

COMMENTA