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25 Agosto 2021 09:46

Facebook uber alles La stampa, la tv, e ora anche i social: informazione libera? No, giganteschi monopoli senza alcun controllo

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di Riccardo Orioles


Facebook uber alles
La stampa, la tv, e ora anche i social: informazione libera? No,giganteschi monopoli senza alcun controllo
 
Buongiorno. Mi scuso per non aver risposto ai post che misono stati rivolti su facebook in questi giorni: ma non è colpa mia.  Una settimana fa, infatti, sono stato radiatoda facebook per una settimana, con la motivazione che "incitavo all'odio".
Sono un anziano giornalista, ho settant'anni e esercitoquesto mestiere da quaranta. Non ho mai incitato all'odio nessuno, e in questocaso mi ero limitato a ripubblicare un mio vecchio articolo del 1993 in cuiesprimevo motivate critiche ai talebani e ai governi Usa, saudita e pakistano.L'odio non c'entrava affatto e in ogni caso, come tutti sanno, non è mai statofra le mie corde.
E allora? Complotto capitalista-taleban-saudita controOrioles? Ma no. Semplicemente - il che è peggio - scarsa professionalità e avarizia.
* * *
La "censura" su facebook è infatti affidata:
1) a rudimentali software di riconoscimento, che "ragionano"da software, cioè non ragionano affatto. Una statua della Venere di Milo, adesempio, è stata censurata (con relativa sanzione) perché comprendeva senifemminili, che il programma è talebanescamente addestrato a denunciare; la fotodi una piccola vittima dell'immigrazione, gettata scompostamente su unaspiaggia, è stata censurata (e punita) per "pornografia infantile"; e così via.Alcuni termini del mio articolo, del tutto giustificati nel contesto, avrannofatto accendere qualche lampadina del cervello nel robot;
2) a volenterosi giovani precari, ciascuno impegnato su centinaiadi post al giorno, con risultati ovvi. Non credo che alcuno di loro abbiarealmente letto il mio pezzo, che era un normale studio di politica estera,ripreso più volte in questi vent'anni da specialisti e testate di varioorientamento. Potete del resto leggerlo in numerosi siti autorevoli (Liberainformazione, Articolo 21 ecc.) e valutare se inciti all'odio o a qualunquealtro sentimento o consista piuttosto in un'analisi geopolitica razionale,valida secondo molti a distanza di due decenni.
* * *
L'azienda Facebook, in altre parole, non è malvagia. E'semplicemente inefficiente. Sarebbero affari suoi, se si trattasse diun'azienda qualunque. Ma così non è. E' il principale mezzo d'informazione nelterritorio italiano (che nominalmente garantisce - per Costituzione - la pienalibertà d'informazione) è lo è nel momento in cui l'informazione televisiva èmonopolizzata da un'azienda privata (Mediaset) e quella stampata da un'altraazienda privata (Repubblica-Corriere soci) il cui interesse istituzionaleconsiste nella massimizzazione dei profitti e non nella difesa della libertàd'informazione o di qualunque altro valore non monetario.
E Allora? Io sono contrario ad abbandonare Facebook perprotesta. I padroni di Facebook siamo noi, è la nostra presenza che le crea imiliardi. Abbiamo tutto il diritto di chiederle conto e ragione, e in ogni casodi esigerne un funzionamento professionale e non improvvisato.
Abbiamo il diritto di non essere ingiuriati dai suoidipendenti (io, anziano professionista con un'esperienza pluriennale allespalle, tout-court diffamato come "seminatore d'odio"...).
Abbiamo il diritto di pretendere che l'azienda si doti, per adempiereai suoi obblighi, di mezzi adeguati: se i giovani "controllori" sono pochi, sonoprecari e sono stressati, ne assuma degli altri, li paghi bene, gli dia uncarico di lavoro umano: i soldi non le mancano, e siamo noi a darglieli.
Se ciò non è possibile, allora intervenga lo Stato.
Oppure, se un servizio pubblico essenziale deve continuaread essere gestito fuori da ogni responsabilità e controllo da imprenditori privati,allora facciamo l'ultimo passo, per coerenza: privatizziamo i carabinieri,l'esercito, i magistrati e tutto il resto. In fondo, privatizzando e rendendomonopolistica l'informazione tv, stampata e adesso anche social, vogliamoarrivare esattamente a questo. E allora coraggio, che aspettate?


https://www.articolo21.org/2021/08/talebani-usa-e-arabia-saudita-le-radici-di-una-tragedia-che-colpisce-milioni-di-uomini-e-donne/

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