252 utenti


Libri.itIL VIAGGIO DELLA MADREPERLA 3 – L’OMBRA DELLE PIETRETILÙ BLU NON VUOLE PIÙ IL CIUCCIOLA SIRENETTAMIRATILÙ BLU VUOLE BENE AL SUO PAPÀ
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

2 Febbraio 2021 20:44

Libro "E anche questa è la mia vita"

432 visualizzazioni - 0 commenti

di Laura Tussi


RecensioneLibro "E anche questa è la mia vita"
Libro di Rita Trinchieri. Recensione di Laura Tussi. Hatria Edizioni
Laura TussiLaura Tussi
Fonte: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/approfondimenti/la-parola-a-voi/2113-e-anche-questa-e-la-mia-vita?fbclid=IwAR2-TowIEZxz3HejVs1e41vr6n05PVhXzfxBU4S6TEiIFKae_buXHlsQEZo
Libro di Rita Trinchieri

Il libro dal titolo "...E anche questa è la mia vita..." di Rita Trinchieri è una profonda autobiografia di una giovane che vive il dopoguerra, il 1968, gli anni di piombo con il ricordo e le narrazioni del padre, un internato militare italiano, sopravvissuto all'orrore nazifascista, con le ferite che portava dentro per la deportazione e l'internamento in un Lager. 
Rita è una vera amica e con lei abbiamo organizzato varie presentazioni del libro "Un racconto di vita Partigiana" con il Deportato Partigiano Emilio Bacio Capuzzo nostro grande e comune amico e maestro e padre mitico e storico. Per questo motivo, per questo profondo legame intellettuale e ideale che ci unisce, ho deciso di dedicare una mia recensione a questa profonda e vissuta opera autobiografica di Rita Trinchieri.
A questo 'parto' intellettuale e culturale ho deciso convintamente di dedicare questo mio scritto, perchè si tratta di una autobiografia travagliata che narra di una esistenza, di più esistenze, di persone che hanno vissuto i disagi e le sofferenze e le difficoltà di un passato tremendo e difficile da dimenticare: che anzi tutti noi dobbiamo costantemente contemplare e studiare, perchè esso è il nostro passato, la nostra Storia....per non dimenticare.
L'immagine di copertina del bellissimo e importante libro è tratta da sporadiche elucubrazioni pittoriche in cui Rita si è cimentata dopo essere andata in pensione.
È la sua prima tela e lei la considera un prodigioso evento creativo dal momento che prima non aveva mai preso in mano una matita e un colore per disegnare. Ha voluto rappresentare un percorso, un viaggio, il suo procedere affannato nella vita, l'avvicendarsi dell'esistenza attraverso spazi solitari che le permettessero di incontrare se stessa come ha cercato di mettere in evidenza in questa sua opera autobiografica: una storia nella Storia. Questo racconto molto intimo, personale e importante, che si evince anche dal dipinto nella copertina, mantiene fermo il contatto con la natura di cui Rita sente costantemente esigenza. Il libro come il dipinto rappresentano la sua vita colma di vuoti e di pieni, spazi affollati, silenzi solitari e vitali: tante presenze e assenze che riempiono i suoi pensieri, le sue giornate. Vivere oggi con l'insegnamento di ieri e andare avanti verso il domani con la voglia di esserci...
Su una cosa non aveva dubbi Rita quando era giovane: non sarebbe mai stata come lei, sua madre "una normale", una che rispecchiava i canoni tradizionali che la società imponeva.
Rita voleva cambiare il mondo.
Aveva questa missione e nella sua testa di ventenne negli anni del 1968, gli anni di piombo, delle tensioni e rivendicazioni e lotte sociali, voleva fare grandi cose, lasciare un segno su questa terra. 
Voleva fare la rivoluzione. 
Lei puntava più in alto di sua madre: voleva diventare giornalista per far sapere in modo veritiero al mondo ciò che accadeva e che l'informazione del sistema teneva nascosto.
Voleva fare l'ambasciatrice. Voleva impegnarsi a portare cibo e acqua in quelle parti del mondo dove per mancanza di questi elementi si moriva soprattutto.
Era il sogno nel cassetto di milioni di giovani: chi più convinto, chi per moda o per noia, alla fine i giovani come Rita si ritrovavano sempre per parlare di ciò che non piaceva, che non funzionava e come fare per cambiare il sistema di potere e parlavano e disquisivano davvero tanto sul mondo che li circondava e su quello che poteva esistere forse solo nei pensieri, nei loro pensieri.
Rita in questa sua lunga autobiografia descrive le nonne Vittoria e Giulia; la vita in famiglia con il ricordo di un bombardamento del palazzo del sole durante la guerra e gli anni del dolore per la sua famiglia e per il padre internato militare in un campo di concentramento e di sterminio nazifascista. Descrive i segni del Lager, la tragica esperienza del padre; si sofferma sulla sua amica ansia, la sua amica curiosità, il suo bisogno di condivisione, la sua libertà e poi sostanzialmente i suoi viaggi e poi...c'è il mondo.
Parole chiave: librolibriculturaautobiografiamosaico di pacepaceeducazione alla pacedeportazionelagerresistenzapartigianimemoriadiritti umani
Articoli correlatiLATINA
Guatemala"Sono necessari cambiamenti strutturali"
Nuove e vecchie sfide per il Guatemala all'inizio del nuovo anno
28 gennaio 2021 - Giorgio Trucchi
27 gennaio - Giorno della Memoria: lettera a Primo LeviPACE
Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa libera il campo di concentramento di Auschwitz27 gennaio - Giorno della Memoria: lettera a Primo Levi
Ti rivolgi a noi che pratichiamo ancora oggi Antifascismo, ossia consideriamo i soprusi, le ingiustizie, e abbiamo a cuore la condizione di chi si trova nel bisogno e nell'indigenza, di chi vive le difficoltà e le ingiustizie sociali.
27 gennaio 2021 - Laura Tussi
Trattato Proibizione Armi Nucleari: webinarPACE
TPAN e educazione civicaTrattato Proibizione Armi Nucleari: webinar
La finalità del webinar di PeaceLink è quella di far conoscere il trattato ONU TPAN inserito in un percorso di educazione civica e di cittadinanza globale. L'educazione alla pace deve essere inserita nell'educazione civica, partendo dal fatto che in una democrazia le regole evitano la guerra.
25 gennaio 2021 - Laura Tussi
TPAN: che fare adessoPACE
Trattato ONU di Proibizione Armi NucleariTPAN: che fare adesso
Comunicato stampa: incontro su Internet svoltosi il 22 gennaio 2021 - azione non celebrazione
23 gennaio 2021 - Laura Tussi

COMMENTA