1 Dicembre
di pier
Diffidaredegli pseudo-ecologisti ricconi, dei loro lecca-piedi e dei fessi buonisti"della domenica"
Abbiamo un solo eco-sistema che ormai é al capolinea!
L'umanità non può accontentarsi di mezze-misure e di dichiarazioni conbuone intenzioni
Negaredi agire e di impegnarci per una buona ecologica è un vero suicidio nel qualeci trascinano l'oligarchia accecata dagli interessi economici e la loro visionedel mondo a corto (e a fine)-termine.
L'avveniredell'umanità è tra le mani dei popoli che con la loro azione comune sono i solicapaci di cambiare le cose
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l'emergenza deve muoversi nella mobilitazione
Da anni,e sino a Copenaghen, si va da insuccesso in insuccesso. Gli interessifinanziari dominano, i governi si accampano sul loro egoismo e i qualunquististanno a vedere sperando (i credenti) nella madonna o in maometto e, i pirlotti,nella fortuna.
Non si puòavere una ecologia pulita ed efficace se non con una forte mobitazioneinternazionale (ora possibile grazie alle reti sociali con internet) dentro ad unpiano costruttivo e con pesanti "sanzioni" ed azioni forti verso coloro che non rispettano gliimpegni presi e promessi tra cui la riconoscenza del debito ecologico dei paesidove domina il capitalismo cieco e avido nei confronti dei poveri che sono le prime vittime dellecatastrofi ecologiche.
Al di làdei forum, dei summit e dei negoziati internazionali ufficiali, si devono chiamarea costruire un nuovo piano ecologico le società civili del pianeta basato sullagiustizia sociale, la solidarietà e la cooperazione intenazionalista e"condannando"gli avversari con le loro soluzioni liberali come il mercato del carbone,l'utlizzo di veleni e inquinanti e la privatizzazione ortodossa dei benicomuni.
Sidevono proporre invece soluzioni di cooperazione internazionalista e nondi concorrenza o competitività, permettendo il trasferimento gratuito ai poveri(ma non ai loro capoccia mafiosi corrotti e collusi con i ricchi) di tecnologieecologiche pulite rivendicando anche un fondo mondiale di solidarietà chepermette loro di far fronte ai cambiamenti climatici e di inventare uno sviluppoalternativo a quello dei poteri industriali del businnes e dei ciechi nazionalismia qualsiasi prezzo.
I nemicida combattere sono il capitalismo industriale, i datati nazionalismi e legrandi finanziarie globalizzate con una guerra"senza se senza ma". A noi combattere questa guerra per noi, per i nostri figli enipoti e anche per i figli e i nipoti degli altri siano essi i poveri, o i qualunquistie anche i padroni ladroni.
Chi nonvuole "giustamente" usare le armi (che tra l'altro inquinano e creano guadagno ai padroni) in questa guerra agliinquinatori e ai loro "servi" alleati: almenoprendiamoli per il culo