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25 Novembre 2010 20:49

LASCIO IL MOVIMENTO 5 STELLE

1481 visualizzazioni - 8 commenti

di NADiRinforma

Alle scorse elezioni comunali di Bologna e alle regionali ho votato il Movimento 5 Stelle. Leggo i post di Grillo da anni, e ho visto nel Movimento una “speranza” per il nostro Paese. La scorsa primavera ho deciso di partecipare attivamente alle riunioni dello stesso.  Avevo ovviamente letto il programma nazionale  e ne condividevo i contenuti. Sono insegnante e mi interessano molto quelli inerenti alla scuola. Ci lavoro da quasi 30 anni e la demolizione della  scuola pubblica portata avanti dalla Gelmini, la circolare Limina in Emilia Romagna che invitava i dirigenti scolastici ad assumere provvedimenti disciplinari nei confronti degli insegnanti che avessero preso posizioni pubbliche critiche nei confronti della Riforma, la situazione sempre più drammatica del nostro Paese con la crisi economica affrontata con i tagli allo Stato sociale, hanno suscitato in me la necessità di assumere un impegno civile diretto .

Entrata nel Movimento ho organizzato il gruppo scuola, ho partecipato alle manifestazioni di protesta contro la riforma, convinta che il Movimento ne condividesse i contenuti.  Come gruppo scuola, del quale ero la coordinatrice, abbiamo presentato un documento nel quale è stata analizzata l’attuale situazione della scuola pubblica e si chiedeva al Movimento di assumere una posizione chiara rispetto alla politica scolastica del Governo. Pochi e chiari principi: difesa della Scuola pubblica e conseguente NO alla riforma, laicità dello Stato e conseguente richiesta di abolire i finanziamenti alla scuola privata. Abbiamo chiesto  al Movimento di approvarlo. Non è stato possibile.  La risposta del Movimento è stata l’ostracismo.  Di scuola non se ne parla o, se si è costretti a farlo, comunque non si assume una posizione,  perchè all’interno del Movimento le posizioni sono diverse, inconciliabili e, per non allontanare nessuno, meglio far “finta di niente”, meglio discutere di cose più semplici. Il Movimento nei fatti non assume alcuna posizione sulla riforma della scuola, come non   ne assume su moltissimi argomenti che riguardano il “sociale” e le politiche economiche di chi ci governa. 

 Poco per volta mi sono resa conto che il Movimento non è ciò che viene descritto da Beppe Grillo: il programma nazionale e lo stesso nome di Beppe servono  solo come “specchietto per le allodole”, per attirare i voti di chi non ne può più dell’attuale classe politica, dei suoi privilegi e della sua incapacità di dare risposte credibili ai problemi del Paese. Il Movimento è eterogeneo, composto da persone che cavalcano la tigre della protesta e che affrontano solo  argomenti “facili” sui quali convergere. Quando si parla di piste ciclabili, o di spazi verdi nella città, o di diminuzione dei costi della politica, di raccolta differenziata, di nucleare …. è facile trovare una convergenza di idee e di proposte. Diverso invece è assumere posizioni politiche rispetto alla riforma Gelmini, al finanziamento alla scuola privata, alla laicità dello Stato, ai diritti delle coppie di fatto, alla legge 194 sull’aborto, al problema ormai drammatico della casa, del precariato, all’accordo di Pomigliano, che non è un fatto isolato nel Paese, ma rappresenta il tentativo di togliere sempre più tutele ai lavoratori in tutto il Paese.  Su queste e altre problematiche il Movimento non è in grado di prendere una posizione, perché al suo interno ci sono persone con idee  spesso contrapposte: vi sono conservatori e “orfani della sinistra”, laici e cattolici integralisti,  uniti nella “protesta”, nei facili luoghi comuni, ma incapaci di avere un progetto realistico e coerente di più ampio respiro.  Uno dei loro motti preferiti è che non sono un partito, non sono una casta. A mio modo di vedere sono molto peggio: “uno vale uno” è in realtà solo uno slogan. Nelle assemblee si decidono solo alcuni aspetti, per lo più organizzativi, per il resto c’è un’oligarchia che decide per tutti: sono gli eletti e i loro stretti collaboratori.  In questi mesi trascorsi nel gruppo  l’assemblea non ha deciso nulla di rilevante dal punto di vista politico. Sono gli eletti Favia e De Franceschi che assumono in totale autonomia qualsiasi decisione politica a nome del Movimento.  Quando ho chiesto di discutere in assemblea di alcune problematiche, come il finanziamento dato alla fine di luglio dalla Commissaria Cancellieri alle scuole private a Bologna,  l’adesione alla manifestazione in difesa della scuola pubblica indetta a Reggio Emilia il nove ottobre scorso, la discussione sull’eventuale nomina alla presidenza della Commissione Pari Opportunità in Regione di Silvia Noè, l’accordo di Pomigliano e la necessità di assumere una posizione politica in difesa dei lavoratori, non ho mai ricevuto risposta. Formalmente non rispondono, lasciano decadere, non ne parlano, così possono fingere di essere tutti d’accordo, così possono coesistere nel movimento posizioni spesso contrapposte, intanto gli “eletti” decidono per tutti, perché  loro sono i “portavoce” del Movimento.  Bell’esempio di democrazia!  Ieri sera l’ultima “farsa”: i Consiglieri Regionali in assemblea pubblica hanno presentato un bilancio politico ed economico dei primi sei mesi  in Regione, hanno “rimesso il proprio mandato nelle mani dei cittadini”, quindi c’è stata una votazione  al fine di confermare o meno la “fiducia” a Favia e a De Franceschi.  Nessuna possibilità di porre domande ai Consiglieri, di discutere veramente su ciò che è stato o non è stato fatto. Una votazione plebiscitaria, ad alzata di mano, nella peggiore tradizione dei   peggiori partiti. Uno “spot di propaganda”, non uno strumento di democrazia, una “trasparenza” di facciata.  Un’autoesaltazione del proprio operato e una continua denigrazione di ciò che fanno “tutti gli altri”, questo è stato, in una povertà di contenuti  e progetti  reali davvero impressionante.  Stupefacente scoprire, tra l’altro, che  il denaro proveniente dagli stipendi regionali dei Consiglieri ( l’Assemblea ha deciso per loro un compenso di 2500 euro mensili )  non viene gestito dal Movimento stesso, ma dai Consiglieri che trattengono l’importo dovuto nei loro conti correnti personali!  E questo sarebbe un approccio nuovo alla politica?

Per non parlare della chiusura totale che mostrano rispetto a tutte le altre realtà culturali presenti a Bologna.  Nessun confronto e nessuna alleanza, questo a prescindere da possibili convergenze, perché solo loro sono portatori della “verità” grillina.  Intanto, per le prossime comunali questo Movimento così aperto alla società civile, così diverso dagli altri partiti avrà un candidato sindaco alle prossime amministrative  autocandidatosi e scelto da chi? Dagli elettori che lo indicano in base ad un programma? No, scelto nel chiuso dell’assemblea degli attivi, e solo da chi risulta essere attivo  alla data del 30 settembre 2010, scelto quindi da poche persone nella peggior tradizione dei partiti. Criticano i partiti, non accorgendosi però di essere ancor peggio degli stessi, perché non vi è  alcuna reale democrazia all’interno. E chi “osa” far presente certe incoerenze viene visto immediatamente come un “nemico”, qualcuno da isolare. E così vanno avanti senza prendere mai alcuna posizione chiara, convinti come sono che tanto saranno premiati elettoralmente in ogni caso: gli elettori voteranno sulla base di quello che dice a livello nazionale Grillo, il voto di protesta continuerà ad esserci e solo questo conta.  Lo stesso atteggiamento in fondo che ha la Lega: parlare facile, per slogan comprensibili ed efficaci,nient’altro.  Far credere che vi sia un programma nazionale condiviso, far credere che il movimento rappresenti una novità, una possibilità di riscatto del Paese,parlare alla “pancia” delle persone, glissare su tematiche qualificanti perché una posizione chiara allontanerebbe qualcuno: l’importante è prendere voti da tutti, da destra e da sinistra perché loro sono “sopra”  volano “alti”. Parole prive di un reale significato, solo vuoti slogan di propaganda: come la Lega appunto.

Povertà culturale, intellettuale, politica.  Inaccettabile quando da movimento di protesta si decide di entrare nelle Istituzioni, si decide di proporsi come forza che deve amministrare le città, le regioni e forse domani il Paese.  Per farlo bisogna avere delle idee, occorre avere il coraggio di assumere posizioni politiche, di fare scelte chiare, condivise non solo dagli “eletti” ma dal Movimento intero e soprattutto uscire dalla facile ottica della protesta e degli slogan ad effetto, occorre  occuparsi dei problemi reali dei cittadini e prendere posizioni chiare esponendo le proprie idee e cercando di aumentare il consenso per questo  più’ che per le invettive contro gli altri.  

Per questi motivi lascio il Movimento, per la mancanza totale di democrazia all’interno, per la povertà di contenuti. Lascio il Movimento perché non voglio rendermi complice dell’inganno che stanno perpetuando  verso gli elettori : a parole sostengono il programma nazionale di Grillo, nei fatti approfittano del suo carisma per ottenere facili voti di protesta ed iniziare la propria personale “scalata” alle Istituzioni. Non ci sto. I partiti non mi piacciono, ma il Movimento non è ciò che appare: non c’è democrazia all’interno, non ci sono idee che non siano quelle “facili” e scontate che la stragrande maggioranza delle persone può condividere, non c’è un progetto serio di società, solo slogan.

Un Movimento a parole di tutti, nei fatti solo di pochi.

Monica Fontanelli
pubblicata da Monica Fontanelli il giorno giovedì 25 novembre 2010 alle ore 16.59 

 

COMMENTI

10 Dicembre 2010 02:40

Che coraggio! Parlare di democrazia dopo aver bannato le persone proprio per evitare il contradditorio eh?

silversurfer

9 Dicembre 2010 11:00

Confermo tutto ciò che ho scritto nella mia lettera. Mi accusano di aver negato il diritto di replica al Movimento. E' falso, chiunque lo può esercitare commentando le mie parole sui blog che l'hanno pubblicata. Non è possibile farlo su facebook perchè ho bannato molti degli attivisti del Movimento? E allora? Da quando una pagina personale deve essere utilizzata per un "contraddittorio"? Cerchiamo di essere seri e di non cadere nel ridicolo. Nella mia lettera non vi è alcuna falsità, è un'esposizione argomentata, civile con conclusioni che si possono o meno condividere, ma i fatti sono quelli. Non sono iscritta ad alcun partito e qualsiasi allusione in tal senso è diffamatoria. Il "metodo Boffo" insegna e i "grillini" l'hanno appreso bene. A ciò che scrivo reagiscono offendendo e cercando di screditarmi con ogni mezzo possibile. Su Micromega hanno addirittura linkato un articolo di giornale che riporta la notizia di una mia omonima condannata per truffa. Una dipendente comunale di Lugo. Chiunque mi conosca sa che insegno in una scuola statale di Bologna e che nulla ho a che fare con l'impiegata di Lugo. Qualcun altro di loro mi ha paragonata a Ruby e a Noemi, un altro ancora mi ha dipinta come una persona violenta con metodi simili a quelli delle Brigate Rosse...e potrei continuare. Questo è il loro livello, questo è il loro atteggiamento. Evidentemente non sono in grado di replicare in modo civile, non sono in grado di confutare ciò che scrivo se non urlando slogan e ingiurie. Nonostante i ridondanti proclami nei loro post rivelano l'insofferenza per chiunque li critichi e la pochezza dei loro contenuti. Monica Fontanelli

Monica Fontanelli

8 Dicembre 2010 14:55

la casa di Grillo "a circa 500 metri per esempio dalla Arner Banck" ..solo questa frase fa capire che razza di accuse fai.. per non parlare del resto..

mursico

5 Dicembre 2010 14:57

L'esimio avvocato mi sorprende! Ha capacità tali da considerare inopportuno che le indennità percepite oltre i 2500 euro vadano nei c/c dei diretti interessati, Favia e DeFranceschi e lo scrive qui http://www.meetup.com/grillibologna/boards/thread/10091872/0/ dando ragione a Monica. Un altro link che è doveroso mostrare è il seguente: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/Stipendi%20Consiglieri%20AL.pdf E' una lista che alla luce di quanto sopra menzionato NON corrisponde al vero. E' molto simile alla prima pagina di Libero, delazione pura con tanto di foto nomi e cifre, sarebbe divertente sapere cosa ne pensano i diretti interessati molti dei quali REALMENTE e IMMEDIATAMENTE versano parte dello stipendio ai loro partiti e che il 27 del mese si trovano nel loro c/c cifre inferiori a quelle dei nostri cari eletti M5S tutti impegnati ad APPARIRE i migliori campioni di moralità del nostro paese....

ancer

1 Dicembre 2010 19:41

L'esimio avvocato ha qualche problema di lettura, il prode Travaglio invece di scrittura entrambi sono accomunati dal fatto di sbagliarsi sui nomi, Travaglio quello di un indagato al centro di un caso internazionale, e per un giornalista del suo calibro è veramente grave (forse dovrebbe essere + attento proprio xchè a guadagni notevoli dovrebbe corrispondere professionalità proporzionale) l'avvocato invece sbaglia il mio nick e per uno esperto di diffamazioni è anch'essa una piccola o grande pecca indipendenemente dal suo conto corrente. Forse banali e piccole distrazioni quelle di questi Signori troppo concentrati probabilmente a non rispondere mai nel merito delle questioni tipo le mie domande sui rimborsi e a non rettificare gli errori commessi. Riguardo all'opposizione nel testo è citato Luciano Sita che è stato uno dei probabili candidati del Pd, uomo di grande potere nel mondo finanziario e cooperativo e che vuole un gran bene a Favia.....

ancer

1 Dicembre 2010 15:15

Premesso che a differenza del Sig. Acer, io mi firmo e metto la mia mail per eventuali repliche (occhio: sono un Avvocato esperto di diffamazione quindi non solo rispondo a messaggi in tono cortese ma procedo anche a quelli non tali); premesso che gran parte di quanto affermato negli articoli citati è stato successivamente smentito(es percezione dei rimborsi elettorali); premesso che il Sig. Acer fa le pulci di tutte le vicende negative in cui sarebbe incorso il MoVimento in 2 anni, di Travaglio, di Beppe Grillo, utilizzando suggestioni e mettendola sul carattere personale (non vedo perchè Grillo e Travaglio debbano rinunciare a quanto onestamente guadagnato) facendoli passare per dei disonesti (sempre ammesso che quanto afferma sia vero), vorrei che facesse altrettanto anche per gli altri partiti d'opposizione (sono convinto che ci metterebbe molto meno tempo..... a partire dal discorso di Violante alla Camera immortalato dalla Guzzanti .... basta andare su YOUTUBE o dei vari eletti nell'IDV passati poi immediatamente nelle file del PDL) le repliche alla vicenda citate da Monica Fontanelli le trovate alla pagina http://www.meetup.com/grillibologna/messages/boards/thread/10113966/post/38793511/?hash=38793511#38793511 ed in altra http://www.meetup.com/grillibologna/messages/boards/thread/10091872 come vedete la maggior parte di noi si firma e ci mette la faccia.

Giorgio Muccio

1 Dicembre 2010 14:35

A questo link una risposta su quanto detto dalla Fontanelli. http://www.meetup.com/grillibologna/messages/boards/thread/10113966/post/38792479/?hash=38792479#initialized

Lorenzo

26 Novembre 2010 14:11

Sottoscrivo punto x punto quanto affermato da Monica a questo vorrei aggiungere alcune considerazioni personali x conoscenza diretta. Io ero responsabile a imola del movimento quasi agli esordi ebbene proprio favia venne a Imola per chiederci appoggio alla sua candidatura alle provinciali. Mi parve subito un ragazzetto molto ambizioso e privo dei necessari requisiti culturali e di back ground politico, fui sorpreso xchè grillo da tempo affermava che le provincie si sarebbero dovute eliminare e quello che già allora era il giovincello sulla rampa di lancio si voleva candidare proprio in provincia! I primi sintomi di poltronite acuta, accentuati dalla decisione di lasciare il consiglio comunale senza proseguire il mandato assenatogli dagli elettori per ambire sempre ad una posizione migliore. Nel frattempo dimostrò ampiamente la sua incapacità copiando dal sottoscritto la questione Hera/Casalesi e da Laura la legge anticasta, argomenti portati alla ribalta senza mai nominarne la fonte. Le malefatte continuano sia nel l'elezione di defranceschi http://iltribuno.com/articoli/201007/che-furbini-questi-grillini.php oppure che nel caso dei rimborsi elettorali http://www.iltribuno.com/articoli/201008/i-grillini-minacciano-querele.php, come vedete minacciano querele ma non rispondono ad alcuna domanda evidenziando una incompetenza assoluta delle + elementari procedure finanzairie (la favoletta del bonifico fa crepare dalle risate chiunque). Si potrebbero scrivere molte pagine ancora, che so parlare della residenza dorata di grillo in un quartiere bene di Lugano vista lago circondato dalle banche, a circa 500 metri per esempio dalla Arner Banck protagonista delle vicende berlusconiane (è la cassaforte di famiglia) ma anche di un clamoroso errore di Travaglio che in un suo articolo sbaglia il nome di un indagato per riciclaggio che non fa il suo dovere durante un'ispezione comandata da Bankitalia. Trattasi del bolognese ragionier Marcheselli presente in molti consigli di amministrazione della bologna bene, nel rotary club eccetera, ebbene di questo personaggio così influente e al cenro di un caso internazionale non si è scritta una parola e chi lo ha fatto come il sottoscritto, chiedendo che il movimento prendesse posizione sula mala-finanza, è stato espulso. Altro personaggio molto influente a Bologna come l'ex mister Granarolo Luciano Sita ha tessuto le lodi del ragazzetto proprio mentre era all'ordine del giorno la vicenda Hera. Pochi sanno che Sita è pure nel consiglio di amministrazione di Hera e a quel livello certe dichiarazioni non sono causali. Come non furono casuali le affermazioni di favia che disse di aver ricevuto offerte da quel mondo finanziario quando sembrava possibile che la percentuale del movimento alle comunali potesse essere risolutiva per uno dei contendenti. Insomma non ci si esprime xchè non si vogliono perdere voti e scontentare qualcuno replicando in peggio i "ma anche veltroniani" oppure il marcio che affiora nel movimento è molto ma molto + maleodorante???

ancer

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