25 Maggio
Tartarino di Tarascona era un provinciale vanitoso. Si considerava cacciatore irresistibile. Nel 1872 Alphonse Daudet lo disegna ricchissimo cacciaballe avvolto nelle lusinghe dei cortigiani che radunava a banchetto. Va a sparare ai leoni in Algeria bardato da guerriero turco mentre gli algerini vestivano alla francese. Un po' don Chisciotte, soprattutto Sancho Panza. Le belve lo spaventavano. Ne compra una sdentata; spara mentre dorme. Spedisce il trofeo ai devoti della Provenza che trasformano il suo ritorno nell'apoteosi di un eroe. Lo ricordo perché Berlusconi-Tartarino è la caricatura di un umorista fillandese. Com'è difficile in questi giorni sfogliare i giornali stranieri. Immagine del Bel Paese in rovina, hit parade dei furbi. Primo posto: avvocato Mills, corrotto. La moglie ministro divorzia sperando di salvare la poltrona. Non ce la fa: "scandalo insopportabile" per i politici di Londra. Ma l'italiano che ha pagato Mills si scatena in parlamento: congiura della sinistra. Secondo posto: quel riportare la disperazione dei clandestini nell'Africa di partenza. Nazioni Unite ed Europa alzano la voce e il Vaticano non misura le parole a proposito della razza pura proclamata dal presidente mentre il nostro ministro della difesa dichiara guerra ai caschi blu. Terze nell'hit parade la ragazza di Napoli e la moglie di Milano. Chiacchiere sulle quali si scatenano i rotocalchi di ogni continente, da Time al Sunday Telegraph. In Italia è in corso un braccio di ferro tra "Chi", organo ufficiale di casa Berlusconi, e "Novella 2000". "Chi" propone il candore del Cavaliere bambino, cuffietta natalizia con pelouche, mentre "Novella" indugia sulla ragazzotta discinta. Anche le corti inglesi sono sotto scandalo: spese personali con soldi pubblici. Ecco il quarto posto della "cara amica napoletana" che lascia la cena ufficiale di villa Madama su un'auto blu. "I contribuenti italiani approveranno?". Approvano, approvano, popolarità crescente, ripetono i francobolli televisivi Lupi, Gasparri, Bocchino. E le Italie diventano due: l'Italia che fa ridere gli occhi stranieri e l'Italia dei macchinoni che nascondono le tasse ed impazziscono per il disinvolto. Approveranno votandolo anche gli operai dallo stipendio tagliato? Bisogna aggiungere la malinconia dei giornalisti normali nello scoprire le nomine Rai "in quota Berlusconi". Scelta affettuosamente approvata da Barbara Pallottelli. Sapevamo delle quote latte; adesso quote penne devote. E l'amarezza di leggere su "Panorama" (impero B) un giornalista col quale si è viaggiato e raccontato senza paraocchi. Leale, sincero. Ha cambiato voce, riassumo come: finalmente l'Italia ha una politica estera seria. Il prestigio di Berlusconi ci riporterà protagonisti nello scenario internazionale. "Ordine, parola sacra come patria. So di esprimere sentimenti fuori moda. Ma è bello, e se permettete, nobile averli". Caro Carlo, perché?
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Cortesia de l'Unità
