301 utenti


Libri.itGLI UCCELLI vol. 2IL BRUTTO ANATROCOSOBIANCO E NEROAMICHE PER LA VITA - Nuova edizioneSCHIAPPETTA È MOLTO SENSIBILE
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

9 Aprile 2009 11:58

La Perdonanza e lo Share dello Stato‏

758 visualizzazioni - 1 commento

di Doriana Goracci

Sentirsi parte dello Share dello Stato, come ci “informa” il video del Tg 1 Edizione delle 13,30 del 7 aprile 2009, parte del popolo che vota, la parte buona dell’Italia ammalata, parte di chi aiuta, commisera le disgrazie, di chi si informa come può e non ci sono molti mezzi altri per farlo, aiuta la Perdonanza: come in quel 29 agosto del 1294 nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, si ottiene un dono straordinario, la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena. Le lotte fiction dei papi (oh come mi ricordano quelle in Parlamento…) tra Celestino V e Bonifacio VIII ad esempio, intorno alla Bolla del Perdono, hanno trovato non nel Medioevo ma nel secolo scorso, nel 1967, un primo posto assoluto e ufficiale nelle indulgenze plenarie con papa Paolo VI, così come nel sito ufficiale del comune dell’Aquila: dove rimane il modello per accedere al Bonus per i soggetti svantaggiati, in disagio economico che potevano chiederlo dal 19 marzo al 10 aprile 2009 - Ironia beffarda della memoria tecnolgica. E allora si va per la città dolente, una delle tante d’Italia, l’Aquila prima della sciagura, come quella che mi ha raccontato in treno ieri un ragazzo sulla tratta Bologna-Roma, posto non garantito Eurostar ma allo stesso costo che stare seduti, quella dove aveva fatto due anni di Medicina, come tanti altri studenti e poi pentito, iscrittosi ad Archeologia orientale a Firenze. Mi ha raccontato di una città che era già profondamente malata, senza altra forte e reale occasione di lavoro che loro gli studenti…migliaia di posti di lavoro smarriti, dalla ex Siemens alla Technolab, l’intera Filiera, il polo elettronico, la ricerca…L’ultimo presidio che ho trovato in rete era il 3 marzo del 2009. Magari sarà meglio che leggiate la Storia dell’Abruzzo in lotta su http://abruzzo.indymedia.org/ , compresa la Lettera ad un carcerato di Sulmona, eccellente. Ma nell’andata del mio viaggio, questa volta seduta, ho avuto modo di conoscere un altro signore, che aveva lavorato negli anni 80 per il Programma Italia, quello che oggi è lo Sviluppo Italia, l’ Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. mi ha raccontato il suo percorso “conoscitivo”, i buchi fallimentari, le Grandi Cifre che entravano ed uscivano, come i dati di Ascolto, che febbrilmente uniscono lo Stato e l’Ombra della sua Opposizione. C’è a mio avviso un’ottima analisi all’8 aprile di Francesco Fumarola dal titolo ” Terremoto in Abruzzo: dove finisce lo Stato e dove inizia il volontariato” di cui cito ma consiglio di leggere tutto ” Sopra, lo Stato dei padroni e dei suoi ascari, i parassiti del Capitalismo che, in attesa delle Centrali Nucleari come definitivo colpo di grazia socioambientale, continuano imperterriti a sfondare l’Italia (TAV, estrazioni petrolifere, inceneritori, milioni di metri cubi di nuovo cemento “pianoregolato”). Sotto, i veri produttori di ricchezza, i salariati, che, sebbene privati di una reale rappresentanza parlamentare, nei momenti più critici si stringono ancora più forte. E proprio quando il bubbone affaristico e l’incapacità dello Stato borghese ad offrire prevenzione ambientale e protezione sociale dopo un sisma mortale stanno per essere scoperchiati dall’indignazione di popolo, ecco profilarsi all’orizzonte la Protezione Civile”. Tornano i sommersi e i salvati, per dirla alla Primo Levi, che sminuiscono l’orrore della testimonianza diretta, oppressori che inventano un’altra memoria, riducendo i loro fatti senza colpa alcuna, oppressi che accettano la salvezza scordando le ingiustizie subite. “Il privilegio per definizione difende e protegge il privilegio”: si entra nella Zona Grigia e “col potere veniamo a patti, volentieri e no, dimenticando che nel ghetto siamo tutti, che il ghetto è cintato, che fuori dal recinto stanno i signori della morte, e che poco lontano aspetta il treno”. I banditori abbondano, ci indicano la strada da percorrere per aiutare e sentirci a nostra volta vivi, salvare ed essere salvati, la Perdonanza che assolve come la Dimenticanza, nel Paese della Vergogna. Per altri, Vittorio Feltri, una pagina vergognosa della corrente legislatura, “liberare” mille clandestini…non c’è Intesa sui tempi di Permanenza… E’ attrattivo investire, anche e sopratutto, durante le naturali e umane sciagure: si avvii il Ponte! Anche se “psicologicamente si possa essere influenzati come è ovvio che sia dal terremoto disastroso in Abruzzo”, e questa è un’altra Tv che la Rai, Omnibus La7. Mi scusi l’ Albina Perri “Uomini, oggi fuori“, se sono tracimata e scrivo non solo l’8 marzo. Prima dell’opinione di genere, esiste per me la persona, libera sempre. E di citazione in citazione, come excusatio non petita, trascrivo e mi accuso trascrivendo: “Il modo astuto per mantenere le persone passive e obbedienti è di limitare rigorosamente lo spettro delle opinioni accettabili, permettendo un vivace dibattito solo all’interno di quello spettro. (Noam Chomsky) Doriana Goracci VIDEO FOTO E LINK su http://snipurl.com/fjxy2

COMMENTI

9 Aprile 2009 17:20

Roma, 6 apr. (Adnkronos) - Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia sta seguendo con attenzione gli eventi che si susseguono dopo il grave terremoto che ha colpito l'Abruzzo ed in modo particolare l'Aquila e ha dichiarato: "In questi momenti il pensiero va alle famiglie delle vittime di questa tragedia. Quanto accaduto e' terribile e le proporzioni del sisma sembrano aggravarsi di ora in ora. Mi preoccupano molto le conseguenze delle tante abitazioni che hanno subito gravi danni e che sono inagibili. La Spezia, 8 apr. (Adnkronos) - Ci sara' anche Francesco Pazienza tra gli 'angeli' dell'Aquila, i soccorritori che da tutta Italia stanno giungendo nel capoluogo abruzzese per offrire il loro aiuto nella terra devastata dal terremoto. Ex consulente del Sismi, condannato per calunnia nell'ambito del processo sulla strage alla stazione di Bologna, Pazienza dal 2007 si trova in liberta' vigilata a Lerici, nelle Cinque Terre, dove presta la sua opera come volontario del 118.

da Adnkronos

COMMENTA