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Cani che abbaiano alla luna

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Da una piece teatrale di Tommaso D'Elia e Rocco Militano
con Rocco Militano, Maria Teresa Di Clemente, al trombone Teodoro Teodori
regia: Tommaso D'Elia
montaggio: Renato Di Bella
produzione televisiva: ETABETA-Roma
Lo spettacolo è un contributo al tema mafia e memoria. Un mix di cronaca e teatro, dove si narrano quattro storie che rappresentano fatti e personaggi emblematici
della storia della mafia, delle lotte contro di essa e dei rapporti internazionali che hanno soprasseduto a questa vicenda dal dopoguerra ad oggi.
Il primo racconto - 'Ninni Cassarà', rappresenta il conflitto all'interno della Questura di Palermo negli anni 1982-'85, tra il commissario Cassarà e i suoi superiori,iscritti alla loggia massonica P2. Descrive la tragica desolazione di chi doveva contrastare 'Cosa Nostra'.
Il secondo racconto - 'Il foulard di Luky Luciano', è ambientato durante lo sbarco alleato in Sicilia, nel 1943. Rivive i rapporti tra le forze d'occupazioneamericane e la mafia siciliana. Sottolinea l'ingerenza degli Stati Uniti nella storia del dopoguerra italiano e la complice alleanza con la mafia.
Il terzo racconto - 'La strage di Villalba', narra la tentata strage mafiosa, avvenuta durante un comizio a Villaba, un piccolo paese dell'interno siciliano, il16 settembre del 1944. Protagonisti: Calogero Vizzini capo assoluto della mafia fino agli anni '50; Girolamo Licausi, deputato comunista e fondatore della primacommissione parlamentare antimafia; Michele Pantaleone, un giovane socialista di Villalba.
Il quarto racconto - 'Leonardo Vitale', si sofferma sul pentitismo come chiave di lettura del fenomeno mafioso. Ricorda il primo pentito di Cosa Nostra:Leonardo Vitale, nel lontano 1973.
I quattro racconti sono intervallati da tre letture, sottolineati dalle note di un trombone e di un clarino.

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