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2 Agosto 2007 10:38

IL FESTIVAL DEI CADAVERI STAGIONATI DI PARMA

1190 visualizzazioni - 0 commenti

di Luigi Boschi

Decima edizione. Finestre aperte sui cadaveri tipici: i prosciuttifici si aprono ai visitatori Eccoli tutti in concerto a presentare il loro Festival del Prosciutto di Parma, pezzi di cadavere macellati e messi a stagionare. C'erano tutti i rappresentanti politici, nella sala Savani della Provincia di Parma, i promotori della carneficina per l'assurdità alimentare: Sindaci, Assessore Regionale, Presidente Comunità montana, Direttore del Consorzio. Un festival che dal 1998 si tiene a Langhirano, con un intermezzo a Parma, in piazzale della Pace, nell'estate del 2003. 250.000 euro il budget stimato per l'iniziativa, con contributi per il 50% di risorse pubbliche. Poi si sa come vanno queste cose, la lievitazione non guasta...vedi appunto 2003. Una filiera che deve essere sostenuta!! Splendidi paesi di collina, divenuti, in particolare Langhirano, grandi cimiteri industriali di cosce di maiali nazionali (quasi 10 mln) ed esteri (circa 20 mln). Sono lì, le cosce, in questi enormi mausolei dell'essiccazione per evitare la normale putrefazione di carni cadavere in attesa poi di essere vendute col nome prosciutto. Dalle finestre aperte, sembra che in quei giorni, sorridenti maiali insieme ai loro carnefici e custodi cimiteriali invitino allo spettacolo: "Venite bambini, venite -fa un maialetto felice di farsi sgozzare, tagliare a pezzi-...venite ad assaggiarmi! Sono proprio bravi qui a Parma, ci trattan meglio da morti che da vivi. Essere macellati è un sollievo! Il sabato e la domenica però non si macella, altrimenti ve la farei vedere". Oltre alla nefasta scelta etica e le negative conseguenze ambientali, salutistiche, sociali e economiche, i contenuti diseducativi del Festival sembrano essere completamente ignorati. "No non c'è un problema etico! Quale problema ambientale? Perché diseconomico? Cosa centra la scarsità idrica? Cosa centra la fame nel mondo? Un prodotto salutistico! Siamo in linea con le direttive Europee! Il festival del Prosciutto deve diventare una iniziativa internazionale! E' un tassello importante per lo sviluppo dell'economia enogastronomica regionale". Ecco questo è ciò che balla per la mente dell'Assessore Regionale Raboni sollecitato sull'inopportunità di tal Festival. A lui si unisce il direttore del Consorzio: "Si è finalmente aperto il mercato cinese! L'affettato sta riscuotendo un grande successo sui mercati ed è in forte crescita!" Mentre nel mondo si sviluppa l'economia della conoscenza qui nella Food Valley si foraggia con risorse pubbliche e si continua giornalmente a praticare l'economia del massacro di animali e loro derivati. I numeri della filiera sanguinaria del Consorzio Parma: 1.300 mln di euro il giro d'affari al consumo in Italia, 400 mln quello estero; 171 aziende produttrici, 5.386 allevamenti suinicoli; 139 macelli; 3000 addetti alla lavorazione. E così con l'appoggio di tutta la classe politica e dirigente tra consumatori ignoranti, disinformati e menefreghisti Il Festival del disgusto andrà in onda il 1-2 Sttembre a Neviano degli Arduini e a Calestano; il 7-8-9 Settembre a Langhirano, Lesignano de'Bagni , Tizzano Val Parma; 15-16 Settembre a Collecchio, Felino, Sala Baganza; 22-23 Settembre a Parma. J.M. Coetzee (Premio Nobel per la letteratura 2003): "Permettetemi di dire con franchezza una cosa: siamo circondati da un'impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un'impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli." ("La vita degli animali" - Adelphi 2003) (Parma, 01/08/2007) www.luigiboschi.it

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