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24 Aprile 2007 17:39

LO SGARRO

1007 visualizzazioni - 0 commenti

di Luigi Boschi

L?aspro dissenso, la leale rottura sono considerati positivamente, rientrano nelle dinamiche dei rapporti sociali e politici. Lo sgarro nella vita, invece dottoressa Guarnieri, non paga e non pagherà neanche in politica. A maggior ragione quando ci si contorna di persone che si sono prestate o hanno agito producendo volontariamente un danno o utilizzando risorse pubbliche per il proprio interesse, vedi il vertice del Teatro Regio: Villa, Carra, Maghenzani che, dopo aver gestito a modo loro, utilizzando Pellegrini, l?affaire musicale parmigiano, sono al suo fianco fin dall?inizio come consiglieri. Guarnieri lei ha rivelato la sua Second life!! E che ora sta cercando di attenuare manipolando fatti e parole. Ma che trasparenza!! Parole le sue che raggirano i cittadini. Si ricomincia dalla gente proponendo loro il vero, non lo stereotipo della falsità in politichese. La res pubblica necessita di etica, trasparenza e lealtà, cosa che voi politici eludete. L'autentico per voi è un reperto museale! Non è degno di fiducia politica chi si presta o produce sgarri che coinvolgono l?elettorato. Non è degno di credibilità chi lo produce, non è più affidabile perché mostra la sua vera identità. Lo sgarro paga solo con lo sgarro. Non è di esempio e la società non ne ha alcun beneficio. E seppur la politica sia sporca, prepotente, autoreferenziale, piena di indicibili nefandezze, ridotta a poca cosa da questo sistema sociale violento e precomatoso, lo sgarro non è giustificato né giustificabile. Lei non è più affidabile per nessuno, di qualsiasi parte. La rivelazione del suo doppio l?ha bruciata. Gli eventuali suoi elettori non credo che vogliano identificarsi in quei valori che lei ora, con il suo agire, ha rivelato, proposto e che poi cerca di manipolare attenuando le posizioni: questo è il volto meschino della politica. La sua faccia è la maschera di un agire di un gruppo che l?ha utilizzata e lei, per motivi di potere, non di servizio, si è prestata. Ci sarebbe da aver paura di questa gente che le dà il voto!! E se voti avrà, consapevoli, non per psicologica sudditanza, sarà un segnale preoccupante per la deriva etica degli abitanti di questa città. Chi poi ha ricoperto incarichi di politica dei servizi sociali e si rivela in questa dimensione è improponibile: l'utilizzo e la strumentalizzazione delle fasce più deboli per il potere!! Questo suo agire mostra il fianco a cosa ci possa essere dietro i servizi sociali da lei decantati. Quali altri affaire, visto che non si è preoccupata di valutare quel che è stato fatto dai suoi compari di viaggio nella musica. Vada a sentire i professori d?orchestra e poi mi dica con quale coraggio lei dà la sua faccia a chi ha saputo così abilmente coltivare i propri interessi a discapito di operatori culturali. Lei ha annullato con questa operazione anni di lavoro e la sua credibilità politica. Lei non può coinvolgere gli abitanti sui risentimenti personali. Lei ha una responsabilità pubblica, il suo agire è un riferimento per molti e, in questo importante passaggio politico, non mi sembra né di qualità, né di valore. Lei non esprime né l?eleganza, né la sensibilità, né la determinazione da me auspicati dalle donne di qualità impegnate in politica. Lei è una delusione, un esempio da non seguire. Se lo riteneva doveroso, lei doveva dissociarsi a suo tempo, doveva pubblicamente rompere e comunicare le ragioni della rottura e del dissenso. Lo fece Tommasini! con sé aveva alcuni promettenti giovani come Longinotti e Cinquetti. Lei avrebbe potuto farlo, ma ha prevalso il modo subdolo, ha prevalso lo sgarro determinato probabilmente dal risentimento e sostenuto da consiglieri che hanno nel loro DNA la slealtà, che navigano nel torbido, che agiscono con le maschere di altri. Spero proprio che i suoi prossimi avversari non si prestino a apparentamenti con questi suoi valori proposti e svelati: diverrebbero loro stessi ciò che lei oggi è, una persona inaffidabile. Lei oggi non è più citabile. Per chi sa leggere "l'opera", ogni ragione giustificatoria da lei addotta è stata cancellata dal suo agire. Le dichiarazioni di alcuni suoi ex alleati che auspicano un suo ritorno e un ricompattamento nel ballottaggio, la dice lunga sulla qualità dei valori che contraddistingue ormai questa politica: la riproduzione della falsità! Così facendo, le città, come dice Bauman, diventano sempre più agglomerati di sconosciuti senza quel tessuto sociale che crea un rapporto fiduciario tra gli abitanti del territorio. La gente, come lei invoca nei suoi manifesti, sono cittadini e persone, non una massa acritica. A cosa devono assistere i parmigiani, a cosa devono essere sottoposti da questa politica sciacallo che annulla ogni valore, ogni qualità di relazione, divenuti optional di un vivere allo sbando?e i dati del disagio sociale (lei ne sa qualcosa!) ne sono testimonianza, sono il risultato anche di questa classe dirigente politica di cui lei fa parte. E da ultimo: quale altra mezogna si cela dietro il suo sgarro? (Parma, 24/04/2007) www.luigiboschi.it

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