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6 Marzo 2007 06:08

GIULLARI O CITTADINI?

1214 visualizzazioni - 0 commenti

di Luigi Boschi

Fra pochi mesi si andrà a votare! Le amministrative! Un dovere! Un impegno sociale! Col voto puoi contare! Palle. Non è che non creda al voto, fosse però vero voto (ossia candidati scelti dalle persone), ma non posso invece più credere a questa classe politica elaborata nella partitocrazia, imbolsita sulle poltrone numerate, riservate. Una classe dirigente incapace di ricambio e di rigenerarsi. Impiegati di regime e di fazioni telediretti. Non si vorrà far credere che questa si chiama democrazia? O il termine è forse impropriamente usato. Comunque questi omini persuasori, rappresentanti di loro stessi e di un gruppo autoreferenziale, con la maglia da tifosi di partito si esercitano a far credere che loro, sì loro sono lì per spirito di servizio! Che possono e vogliono cambiare le cose, che hanno il potere di farlo: ?Vota Antonio! Vota Antonio!? Al contrario, sono lì per prosciugare le nostre risorse e legittimare ?democraticamente?, si fa per dire, affari, interessi personali e di parte. La poltrona vale e rende?eccome rende! Gli affari poi, da sempre, quelli di destra li han fatti con quelli della sinistra; da sempre le fazioni si son pubblicamente scontrate e dietro le quinte accordi di interesse a piene mani...erano così impelagati che han dovuto fare mani pulite! Ogni tanto capita! Una classe politica costituita di fatto da lobbisti. Che fatica tener dietro a tutte queste grane di soldi e far credere alla gente che si sta facendo un servizio per loro! ?Stiamo lavorando per voi!? Ma veramente siamo noi che lavoriamo per loro, per mantenere una classe privilegiata, assistita e ad alto reddito: la Buroaristocrazia globalizzata! Quanto ci costi! In cambio di cosa? Di tasse, tangenti e sistemi di depressione civile! Ma quando capirà la gente che non ha bisogno di essere governata! Ma che deve darsi una capacità di governo per raggiungere obiettivi. L?autodeterminazione democratica è così difficile da capire? Quanto ci costi ignoranza!! Carlo Maria Martini: ? Noi siamo ad una svolta della civiltà occidentale e della civiltà mondiale in cui l?avvenire sarà nella chiarezza delle coscienze. Il futuro del mondo è nella interiorità, nella coscienza, nella capacità di riconoscere il valore?. Un paese con una classe dirigente corrotta e ignorante, che non ha saputo dare in tempo utile un indirizzo strategico, che è vissuta di rendita, che non ha saputo valorizzare i propri talenti, costretti a espatriare, che si è prestata alla colonizzazione, in ogni campo, senza pudore. Un potere politico che ha legittimato lo scempio ambientale, la devastazione di coste, fiumi, acque, prodotto spesso città invivibili. Una classe dirigente che ha voluto il potere per il potere. Il potere per governare senza progetto collettivo, condiviso, partecipato, senza aprire e sostenere nuovi orizzonti, senza valorizzare. Anzi! Un potere che produce la necessità di odiare, che genera la riproducibilità tecnica dell?orrore. E se non è orrore, sempre più dilagante, è la decadenza nell?orgia e nell?intrattenimento. Vorrei votare invece per il paesaggio, per la natura, per una società della comprensione, solidale capace perdonare, di condonare ai poveri e non solo ai ricchi, vorrei poter votare per una collettività ricca di conoscenze, quindi consapevole e responsabile, meritocratica, gioiosa, capace di valori e coscienze autodeterminanti. Vorrei votare per un paese da amare e non da dimenticare. Vorrei votare per un progetto culturale delle pratiche di vita e non delle celebrazioni. Vorrei votare per la trasparenza, per la radicalità capace di tradursi in atti politici in grado di cambiare la realtà: non basta la sola testimonianza. Vorrei votare per una svolta etica, ma non c?è più! E? sparita, soppressa dalla partitocrazia, sostituita dalle lobbies, dagli affari, dal clientelismo, dalla lottizzazione. Vorrei votare per una politica che investa sui giovani e sappia dare loro un contesto adeguato, gli strumenti necessari per un loro progetto di vita. A chi può essere demandato se non a noi stessi tutto questo? E' il sogno dell?autodeterminazione democratica! Nell?intimo di tutti, credo, vi siano questi desideri, tutti ne riconoscono i valori, perché non impegnarsi allora individualmente ad attuarli? Difficile? La felicità percorre strade semplici, ma divenute difficili. Il cambiamento avviene attraverso scelte individuali, non nel demandare o nella finzione rappresentativa. La società della tecnica non può essere gestita da questi lestofanti incapaci! Predatori di vite umane. La libertà fiorisce in un clima di fiducia, quando questa viene meno, dice Dahrendorf, prosperano i signori della guerra, gli impostori, gli speculatori, i giullari e i cittadini non esistono più. (Parma, 29/02/2007) Luigi Boschi

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