259 utenti


Libri.itPOLLICINOIL RIPOSINOIL RE CHE VALEVA 4,50€ IL VIAGGIO DELLA MADREPERLA 3 – L’OMBRA DELLE PIETRESOLVEIG. UNA VICHINGA NELLA TERRA DEGLI IROCHESI
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

6 Febbraio 2007 16:55

L'ARIDITA' DA CLIMA CAMBIERA' L'ECONOMIA

1108 visualizzazioni - 0 commenti

di Luigi Boschi

Già di per sé considero insostenibile l'economia alimentare di derivazione animale, ma che senso può avere oggi, in clima di siccità? Da tutto il mondo arrivano allarmi sul riscaldamento del pianeta e sull'inevitabile stato di aridità. Ha contribuito a ciò anche il bestiame in allevamenti che genera il 18 per cento dei gas serra...più di quelli dei trasporti! I prodotti di derivazione animale e la carne, sono quindi oggi tra i principali fattori di alterazione globale del clima. Il saggio direbbe: basta carni, basta salumi, basta latte e derivati, basta polli! Basta con tutto ciò che ha a che fare con gli allevamenti intensivi! No, la tendenza, invece, è verso la crescita dei consumi!! Nei prossimi mesi l'Italia si troverà a dover razionalizzazione le risorse idriche: caldo e siccità cambieranno i costumi della stupidità alimentare? Se i fiumi e i laghi "perdono" acqua, che senso hanno gli allevamenti intensivi? Una vacca da latte consuma circa 150/200 litri di acqua al giorno, il maiale 20, a ciò si devono aggiungere quelli necessari per la coltivazione dei cereali ad uso zootecnico la cui crescente espansione è divenuta un flagello mondiale. E se gli allevamenti intensivi non hanno senso quale potrebbero averne i mattatoi per le carni, le industrie dei salumi, dei produttori di latte confezionato? Se l'olio, pomodori, cereali, frutta e verdura, cioé i punti forti della nostra dieta quotidiana sono a rischio che senso possono avere le altre superflue e dannose produzioni di alimenti di derivazione animale, causa, tra l'altro, di malattie? I maggiori danni per questo stato climatico sono previsti al Nord. L'Emilia Romagna è sotto stress termico. Che senso hanno certe produzioni? E quelle celebrate del tipico dove si approvigioneranno? Dove andrà a finire per siccità l'economia della vacca e del maiale del ducato? Andremo a sottrarre l'acqua agli umani (come si fa già nel terzo mondo) per darla agli animali da mattatoio degli allevamenti? O per coltivare i loro alimenti? I soli bovini stanno letteralmente divorando interi ecosistemi. Molte foreste tropicali, come accade ad esempio in Amazzonia, vengono abbattute per far posto ai pascoli, che stanno erodendo ovunque anche le terre coltivabili, mentre le acque dolci vengono contaminate dai rifiuti degli animali e dai pesticidi. E anche qui da noi il livello dei nitrati non scherza! Il problema sta diventando sempre più grave. Questa crescita di produzione alimentare mondiale di derivazione animale genererà effetti catastrofici per la biosfera, come già li ha prodotti. Vogliono rendersene conto le persone della responsabilità quotidiana nelle scelte dei loro consumi? O agiscono solo in preda alla fame d'animali telegovernate dal potere economico/finanziario/mediatico? Si impone nei consumi un cambio di rotta indispensabile per la sopravvivenza dell'umanità: dall'abbondanza alla sobrietà responsabile per convivere nella società della complessità diffusa ad alta riflessività, ossia una società dove non è più il rito a scandire i tempi, ma questi dipendono dalle scelte individuali e collettive. E i nostri politici cosa pensano di fare ? Quale iniziativa, per l'emergenza idrica annunciata escogiteranno, pur di continuare ad alimentare inutili, dannose e sorpassate economie? Avranno il coraggio di proporre una riflessione propositiva, che sappia vedere lontano e non solo all'emergenza? O si limiteranno a richiedere i sussidi per disastro ambientale (progettato), così come in altre occasioni? Chi ha l'autorità e l'autorevolezza ha il dovere di intervenire! Attenti risparmiatori che avete investito in azioni di industrie alimentari di derivazione animale, siete sostenitori di catastrofi ambientali e economiche: i vostri risparmi potrebbero restare a secco! Basta leggere i rapporti sul clima, non fate gli gnorri!! Non venite poi a dire non lo sapevamo! (Parma, 05/02/2007) www.luigiboschi.it

COMMENTA