285 utenti


Libri.itIL CAVALIER IDEALEGLI UCCELLI vol. 2TILÙ BLU NON VUOLE ANDARE A LETTOCIOPILOPI DICEMBRE 2023 – DALL’ARACNOFOBIA ALL’ARACNOFILIALINETTE – COMPAGNO DI GIARDINO
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Lettere ad Arcoiris

inviaci le tue opinioni, riflessioni, segnalazioni

Per inviare un lettera ad ArcoirisTV, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Se è la prima volta che scrivi, riceverai una email con un link ad una pagina che dovrai visitare per far sì che le tue lettere vengano sempre pubblicate automaticamente.

Informativa privacy

L’invio della "Lettera ad Arcoiris" richiede l’inserimento del valido indirizzo email del utente. Questo indirizzo viene conservato da ArcoirisTV, non viene reso pubblico, non viene usato per altri scopi e non viene comunicato ai terzi senza il preventivo consenso del utente.

maggiori info: Privacy policy

1 Ottobre 2014 19:17

Rita da Ferrara scrive una lettera aperta, ArdenteMente "qualunque"

1083 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci


Rita la conobbi alcuni fa a Viterbo e siamo rimaste amiche tramite Facebook. Ci  ha segnalato un percorso della sua vita: "#?Ferrara? ?#?ComunediFerrara? ciao a tutti, oggi + che mai, sono obbligata ad usare facebook per denunciare quello che sta succedendo (di nascosto) nella "nostra" tranquilla città di Ferrara, e lo faccio, x ora, attraverso questa lettera Aperta che ho indirizzato a tutte le testate giornalistiche della città."
Su Cronaca Comune, quotidiano online del comune di Ferrara, ho letto che proprio oggi è uscito un articolo dove si parla di "Bandi in scadenza il 17 novembre e Sei immobili comunali a disposizione degli investitori".
Mi viene in mente l' esperienza   a Padova di un esproprio effettuato da una trentina di giovani precari, disoccupati e studenti che  occuparano  un immobile dell'Inps in disuso da più di dieci anni per farne  un centro di orientamento al lavoro e alla salute, chissà come è finita...
Rita è una donna ancora giovane e riesce malgrado tutto a tentare di vivere in questo Paese che a quanto pare non ama i suoi stessi figli. Ripropongo per intero tramite Reset Italia quanto scrive e spero condividiate per dare sostegno all' associazione ferrarese "qualunque": Facebook non serve anche a questo? Ci si limita a "racccontare"  la ricchezza di idee e le  soluzioni emerse dei giovani ferraresi? Un po' di fatti? Non facciamo "crepare"  anche questa lettera per "ammaloramento edificio"...Grazie.
Doriana Goracci
foto e video su http://www.reset-italia.net/2014/10/01/scrive-rita-ferrara
Salve a tutti, sono Rita, ho 40 anni e sono di Ferrara, quello che mi porta a scrivere questa lettera aperta a tutta la cittadinanza, dopo un'attenta riflessione e dopo aver atteso invano, è, oltre che a titolo informativo, anche per denunciare le vicende vissute da un'associazione ferrarese "qualunque" (di cui faccio parte) che, anche a causa del "buon operato" comunale si vede costretta a fallire e a chiudere, al contrario di altre associazioni ben riconosciute dal Comune di Ferrara.
L'associazione, che, per ora, chiamerò "qualunque" è costituita da cittadini ferraresi, età media over 35, che hanno deciso di vivere e di crearsi un futuro nella città di origine e che, una volta constatata la precarietà lavorativa, fondare un'associazione era l'unico modo per unire forze e competenze al fine di raggiungere obiettivi comuni che mirano a:
- incentivare l'occupazione nel territorio ferrarese
- incentivare la conoscenza del settore informatico in ogni suo campo
- mirare a creare un circuito di cittadinanza attiva e partecipe
Nella ricerca di una sede fissa in cui iniziare le proprie attività, dopo alcuni colloqui con funzionari comunali, i componenti dell'associazione "qualunque" presentano nel 2013 il progetto "ArdenteMente" relativo alla riqualifica e rivalutazione di un immobile di proprietà del Comune di Ferrara, denominato "ex scuola Banzi" sito in via Boschetto angolo via Comacchio, sfitto e vuoto dal 2002, presente nel Puv (piano unitario di valorizzazione) dal 2006 e messo all'asta dal 2007 per un importo di circa 800.000? (prezzo ribassato nel 2014 a 550mila? causa "ammaloramento edificio" /rif. pdf piano alienazioni 2014-2016).
L'edificio in questione, dopo averlo visionato per ben due volte, non è soggetto a ristrutturazioni complesse, anzi proprio nel 2010 fecero dei lavori importanti di muratura, compresi l'impianto elettrico a norma, il problema dell' intero edificio è che a causa di un vetro rotto, mai riparato, intere famiglie di piccioni hanno "occupato" l'edificio ricoprendolo di cacche, che accumulandosi di anno in anno rendono l'ambiente, veramente, malsano ed imbarazzante.
Il progetto ArdenteMente, pensato anche per rivalutare lo stabile, compresa l'area cortiliva, voleva diventare un punto di riferimento per gli abitanti della zona (e non solo), l' obiettivo era ed è ancora quello di creare da uno spazio comunale in disuso un luogo culturale e di formazione che sia in grado di autofinanziarsi e di autogestirsi attraverso le varie attività (che variano dal ludico ai corsi formativi, compresi laboratori artigianali e creazione di un orto sociale), attraverso i vari servizi (che spaziano tra servizio dogsitter/sgambamento cani, servizio caffetteria/ristoro, ciclofficina, biblioteca libera, etc) oltre ad eventi di vario genere e natura (proiezione di filmati, presentazione mostra fotografica, tornei over 50, rappresentazioni teatrali, etc.
Dopo vari incontri con l'allora responsabile del servizio patrimonio Genesini e dopo aver presentato due versioni del progetto ArdenteMente, per meglio rispondere alle richieste di "completezza" del Comune, nulla si è più visto nè, tantomeno, sentito. Con il passare del tempo, quindi, i componenti dell'associazione "qualunque", oltre ad essere demoralizzati per il mancato riscontro da parte di "chi di dovere", convinti nell'aver presentato un buon progetto, non demordono e sempre in attesa di considerazione continuano per la loro "strada", tacitamente e silenziosamente.
A giugno 2014, però, succede un evento abbastanza strano per la città: l'occupazione della Banzi da parte di un gruppo di ragazzi. Questo evento ha suscitato ammirazione da parte dell'associazione "qualunque", che, convinti ancora una volta di non essere gli unici ad avere bisogno di spazi, da gestire e diversi dai soliti "circoli viziosi" proposti dalla città, ricontattano di nuovo i funzionari comunali. Alla richiesta di considerazione, risponde l'attuale assessore al patrimonio, Serra, il quale durante l'incontro suggerisce all'associazione "qualunque" di presentare un altro progetto, in cui, però, "venga a mancare la parte sociale"... sconcertati da tale proposta ma entusiasti nell'aver avuto quell'attesa considerazione, i componenti ripresentano un nuovo progetto, esclusivamente legato al business nel campo dell'innovazione. Dopodichè silenzio assoluto.
Durante l'attesa, un componente in particolare, la sottoscritta, cercando informazioni in merito al Puv Ferrara, scopre che nel sito Comune di Ferrara, nella sezione pianificazione territoriale, sotto la voce puvferrara, è presente un documento del 2010, denominato puv _tavoli_presentazione, che stipula un accordo tra Comune e Agenzia del Demanio in merito agli immobili inseriti nel puv, la cosa importante è che quel documento conteneva un'Istanza Stakeholder rivolta alla cittadinanza per l'interesse diretto e/o indiretto nei confronti di uno o più immobili inseriti nel piano valorizzazioni. Interessati da tale documento si rivolgono di nuovo al Comune, chiedendo se è ancora valida l'istanza e come e a chi presentare l'eventuale interesse. Nonostante queste semplici domande, a tutt'oggi nessuna risposta, ma una cosa è successa, ebbene dopo la richiesta di informazioni in merito alla validità o meno del documento, il giorno 26/08/2014 nella sezione puvferrara non è più presente il documento pdf "puv_tavoli_presentazione" ma è scaricabile un nuovo documento denominato "bozza_intesa_istituzionale". La sostanziale differenza tra i due documenti è che, nell'ultimo non è più presente l'Istanza Stakeholder per la cittadinanza. Nonostante le varie mail inviate chiedendo, cortesemente, una spiegazione, nessuno risponde.In conclusione, allo stato attuale delle cose, non avendo nulla da perdere siamo, quindi, costretti a denunciare pubblicamente quello che stiamo subendo anche a causa di un'amministrazione poco attenta alle richieste dei cittadini e, se qualora, neanche attraverso questa lettera aperta riceviamo risposte, non ci resta altro che andare per vie legali.
Pensare che tutte le associazioni, per essere tali hanno bisogno di uno statuto dal quale partire ed appoggiare le basi per scopi ed obiettivi, anche il Comune di Ferrara ha uno statuto, l'avete mai letto? Giusto un assaggio: "Art.1 - Il Comune di Ferrara ..., rappresenta la comunità locale, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo; esercita la propria funzione recependo i bisogni e gli interessi generali della comunità assicurando il buon funzionamento, l'imparzialità, la trasparenza, l'informazione, l'efficacia, l'efficienza, l'economicità e la semplificazione dell'azione amministrativa; opera per rimuovere ogni ostacolo che impedisca la piena parità delle donne e degli uomini nella vita sociale, culturale ed economica". Avendo vissuto, sulla mia pelle, come opera il Comune di Ferrara, quasi quasi mi verrebbe da dire che, forse, lo Statuto che ho letto appartiene ad un'altra città.
Grazie a tutti
Rita

COMMENTA