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23 Aprile 2012 09:13

MAMMA QUI IN FRANCIA STA VINCENDO...

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di Doriana Goracci

Mia figlia vive a Marsiglia con il suo compagno, ci sentiamo ogni giorno…con l’ emigrata… e mi ha appena telefonato. Niente di nuovo se non quello che dice l’ Ansa: Presidenziali Francia, A Hollande primo turno. Boom Le Pen, Sarkò spera Socialista al 28,6%: ‘Con me si volta pagina’. Presidente uscente fermo al 27%,per Le Pen 20%
MA  tuttavia…
“A Marsiglia l’altro giorno per strada sopra ai cartelloni per le elezioni sono comparse delle foto di gente presa di spalle…gente comune di tutte le età. Ho trovato il sito di chi ha fatto questa azione in tutta la Francia. Sono loro http://www.22avril-2012.net/
Qui c’è il video che hanno girato a Marsiglia poche sere fa, sulla Canebiere:
http://www.youtube.com/watch?v=kbcvbxsxGs4
Può essere interessante forse. Chiunque può caricare la foto sul sito, stamparla e attaccarla per strada!
Bacetti mimma

Vi saluto anche io, con un  invio: un vecchio articolo del 1997 sul corriere della Sera:  “Per impedire un comizio a Marsiglia in piazza contro Le Pen: botte, feriti e arresti.” Altri tempi.

Doriana Goracci

VIDEO E FOTO SU http://www.reset-italia.net/2012/04/23/mamma-qui-in-francia-sta-vincendo/

Per impedire un comizio Marsiglia in piazza contro Le Pen: botte, feriti e arresti

 Per impedire un comizio, Marsiglia in piazza contro Le Pen: botte, feriti e arresti PARIGI – C’e’ un’”eccezione francese”, spesso lampeggiante di risse tra avversari politici e scontri con le forze di polizia com’è  accaduto martedì notte a Marsiglia. Si parla quasi con compiacimento di questa particolarita’ che lascia intravedere, sullo sfondo, le fattezze di Jean – Marie Le Pen, ricorrente nemico pubblico numero uno della societa’ democratica. Il vecchio leader del Fronte nazionale rappresenta una sorta di “sole nero” attorno al quale ruotano, accusandosi a vicenda e sbraitando contro il neo fascismo, i partiti politici, i movimenti antirazzisti e circoli d’intellettuali. A Marsiglia, per impedire un meeting in cui il leader del Fronte nazionale era fiancheggiato da Bruno Megret, principe consorte della sindachessa di Vitrolles, si sono registrati feriti e arresti: 10 mila manifestanti, sfilando lungo la Canebiere, volevano impedire a Le Pen e al suo delfino di tenere un comizio. C’e’ stata anche una bomba contro una sede del Fronte nazionale. Danni solo materiali. E si sono avute sfilate anti Le Pen anche ad Annecy e a Tolone. Tutti temono Le Pen, tutti hanno orrore di una “lepenisation” dell’intelligenza collettiva. Il Fronte nazionale usa metodi subdoli, inserisce il suo veleno nello stesso veleno prodotto quotidianamente dalla societa’ francese, lo rende piu’ pericoloso. Sfrutta la tensione permanente di un Paese che non e’ alla deriva, ma naviga con sempre maggiore difficolta’. Ogni avvenimento, anche quando si tratta di pedofilia o di massacri di ragazze come a Boulogne – sur – mer, e’ fatto rientrare nel contesto della sindrome di “lepenisation”: la folla, durante i funerali delle giovani vittime, pretendeva il ripristino della pena di morte inserendosi cosi’, pur non essendo fascista, nel torbido fiume delle rivendicazioni d’estrema destra. Anche le ultime manifestazioni contro la legge Debre’ sull’immigrazione vedono innalzarsi cartelli su cui e’ scritto: “Da Debre’ a Le Pen il passo e’ breve e mortale”, “Debre’ sosia clonato di Le Pen”. Nessuno sa bene quale strategia adottare contro il Fronte. Il presidente Chirac manifesta una fermezza granitica contro i seguaci di Le Pen ed ecco che si sparge la voce, alimentata dall’estrema destra, che e’ succubo di organizzazioni ebraiche americane. La destra democratica e’ divisa, incerta, non ha saputo neanche sfruttare, per odio contro i socialisti, l’occasione di Vitrolles, dove la moglie di Bruno Megret, alle elezioni municipali, ha schiacciato il candidato socialista. Il Ps di Jospin si rivolge ai professori universitari per trovare armi contro il ritorno dell’estremismo in Francia ed Europa. E i professori non partoriscono idee guida. I comunisti vedono ormai da anni sgretolarsi la classe operaia in favore del Fronte. A fine mese, nonostante le proteste di Strasburgo, citta’ europea, il Fronte Nazionale terra’ il suo congresso. Bruno Megret non nasconde il suo intento di spodestare Jean – Marie Le Pen. Vuole dirigere il partito con maggiore grinta, svecchiarlo, magari trasformarsi in un Gianfranco Fini in salsa francese. Jean – Marie Le Pen gli ha dichiarato guerra con queste parole: “Solo Dio decidera’ della mia sostituzione alla testa del partito”. Sara’ un congresso di preparazione alle legislative del 1998: il Fronte vuole una, cento, mille Vitrolles. Va come un surfista sull’onda della rabbia dei francesi.
Munzi Ulderico
(13 marzo 1997) – Corriere della Sera

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