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11 Aprile 2012 10:33

NO TAV IN APRILE SEMPRE E OVUNQUE

687 visualizzazioni - 0 commenti

di Doriana Goracci

Quanto segue mi è stato caldamente inviato dall’ amica NO TAV Simonetta Zandiri, che già alcuni mesi fa aveva scritto Nina e Marianna, incensurate e in carcere, raccolto da Beppe Grillo con Valsusine incensurate in carcere, politici collusi liberi. 

Stanotte, si apprende dall’ Ansa, “alcune decine di manifestanti del movimento No Tav hanno trascorso la notte nei pressi del cantiere della Torino-Lione,in val Clarea, a Chiomonte, dopo aver raggiunto le recinzioni nella serata di ieri sotto una copiosa nevicata, in attesa degli espropri dei terreni che cominceranno stamani. All’alba attivisti hanno cominciato a radunarsi nel piazzale del campo sportivo di Giaglione per poi raggiungere il cantiere. I proprietari dei terreni sono stati convocati in mattinata a Chiomonte.” Martedì 10 aprile era avvenuto questo: «Il Tav non si farà mai». Lo ha gridato un gruppo di ragazzi entrando, senza permesso, nella sede del Corriere della Sera in via Solferino. Erano una ventina, appartenenti a gruppi no-tav, hanno superato i tornelli d’ingresso scavalcandoli. Alcuni sono saliti al primo piano (dove c’è la stanza del direttore, Ferruccio de Bortoli) e hanno esposto striscioni e lanciato volantini: «La Val di Susa è già ovunque: mercoledì 11 aprile avverranno cortei, blocchi e azioni No Tav in tutta Italia. A Milano corteo ore 18 piazzale Cadorna». L’«occupazione» è durata circa 20 minuti. Sul posto la polizia ha inviato alcune volanti.”… Non solo la Valle di Susa, ma anche Torino, Roma, Reggio Emilia, Palermo, Milano e Trieste. La protesta che i No Tav hanno in mente per mercoledì 11 aprile, giorno della notifica degli espropri, o meglio dell’occupazione temporanea, dei terreni, peraltro già recintati e presidiati dalle forze dell’ordine, nell’area di cantiere di Chiomonte, avrà carattere nazionale. Annunciati dai siti e dai portali dell’antagonismo, al grido di «fermarci è impossibile», sono già tanti gli appuntamenti riportati nei siti del movimento. Oltre all’appuntamento milanese, a Roma i manifestanti si riuniranno alle 17 in piazzale Tiburtino. E così è in moltissime città della penisola. Ma il cuore della protesta sarà naturalmente la valle di Susa. L’obiettivo annunciato anche dai leader del movimento è «organizzare azioni che diano fastidio in tutta la penisola».

La stessa cronaca con un comunicato No Tav, viene raccontato così:
2Martedì 10 Aprile, ore 16:00: irruzione di un gruppo di No Tav al Corriere della Sera, via Solferino. 1. Irrompere nelle sedi degli organi di informazione, non per contestare le scelte redazionali o ripetere ancora una volta che i giornalisti sono degli infami. E’ noto che questi si sono resi più volte complici e protagonisti degli atti repressivi, consegnando testimonianze e foto a polizia e magistratura, e costruendo un immaginario che criminalizza e dunque tenta di isolare tutte le lotte in corso. 2. La questione non è instaurare un dialogo, sedersi con questo o quel giornalista a cercare di tracciare qualcosa di buono. Si tratta di imporre a un giornale dei contenuti. Non per alimentare il dibattito, ma per rilanciare la lotta, per dare visibilità oltre la coltre mediatica alla giornata dell’11 aprile e ai compagni ancora detenuti. 3. La trentina di No Tav che ha fatto irruzione nell’ufficio del co-direttore del Corriere della Sera aveva un solo interesse: che questo comunicato venisse pubblicato. Non c’è da farsi alcuna illusione sul modo in cui verrà commentata e criminalizzata questa pratica semplice e riproducibile ovunque. Questo è il comunicato per intero: MILANO – 10/04/2012 Alcuni No Tav milanesi hanno occupato la redazione del Corriere della Sera di via Solferino, rispondendo all’appello che arriva dalla Val di Susa. Vogliono che sia pubblicato il presente comunicato. La Val di Susa è già ovunque: mercoledì 11 aprile avverranno cortei, blocchi e azioni No Tav in tutta Italia. A Milano corteo ore 18:00 Piazzale Cadorna. IL TAV NON SI FARA’ MAI. LIBERTA’ IMMEDIATA PER TUTTI I NOTAV INQUISITI. BLOCCARE TUTTO, DAPPERTUTTO. Celo, Lollo, Mau, Nic liberi! Abbiamo mantenuto tutti gli impegni, e andiamo avanti”

In passato con ” No Tav sempre! Si comincia a sparare per prevenire…Cronache di contenimenti lotta popolare italiana“,  vi avevo fatto conoscere anche Cinzia Dp, altra amica attivista conosciuta tramite Facebook: Incredibile Azione Violenta di una Manifestante No TAV ai Danni delle Forze dell’Ordine

“Sarà che sono una donna e quindi pragmatica, e sarà che le donne hanno sempre avuto il ruolo di far quadrare i conti familiari, ma la cosa più elementare che una madre di famiglia, di quelle all’antica, fa per far quadrare i conti quando la famiglia è in crisi è TAGLIARE LE SPESE CHE NON SERVONO. A che cosa cacchio ci serve la TAV Torino Lione, quando il resto del paese da Roma in giù non ha nemmeno i treni?” Questo e altro su Facebook l’ ha scritto Fiorella Mannoia.

TAV in Val di Susa, l’opera militare, è il titolo di  un video che vi allego in cui viene scritto: “Tutto ciò che in questo periodo avviene sulle ferrovie dei treni ordinari è correlato alla folle corsa verso il TAV.
Per destinare miliardi a un’opera non prioritaria, vengono tolti fondi alle strutture che prioritarie lo sono davvero e che sono pure indispensabili per la mobilità capillare dei cittadini e delle merci.
Il TAV ha una utilità relativa perchè, per quanto riguarda il trasporto di persone, è circoscritta ai trasporti fra le grandi città, mentre per quanto riguarda quello delle merci è limitata all’import/export prevalentemente per far giungere merci non etiche o da concorrenza sleale piuttosto che portare le nostre.In un organismo morente come quello italiano serve la circolazione capillare, quella che permette a merci e persone di giungere ad ogni singolo paese del territorio in tempi precisi e non affidati alla sorte come invece avviene quotidianamente. Il governo dei business delle grandi S.p.A. e dei banchieri, pensa sempre in grande, ma senza saper minimamente gestire il piccolo esattamente come hanno fatto gli imperi che ci hanno lasciato esempi architettonici maestosi e fastosi ma realizzati al prezzo della distruzione dell’intera società divenuta, proprio per quelle opere, vittima sacrificale delle megalomanie dei suoi governanti.I pendolari che soffrono i disservizi, intollerabili in un paese civile, ma che sono stati ingannati a favore del TAV, sono vittime dell’ingenuità e della strumentalizzazione di media controllati sempre più platealmente dai poteri politici e dai business che sono ormai serviti sistematicamente dai primi.Ripercorriamo alcuni dei punti salienti di quello che è avvenuto in Val di Susa in nome del TAV…”

Siamo arrivati al 4 aprile 2012, la giornata della prima  udienza che vi riporto, giornata piovosa come quando il governo è ladro, dovunque e sempre come pure   nella Tuscia da dove scrivo, oggi 11 aprile con i manifestanti No Tav. So che questo mio articolo è estremamente lungo, ciononostante vi prego di continuare a leggerlo  fino in fondo e a non dimenticarvi di  loro. E passarlo…Grazie.

Doriana Goracci

SEGUE SU http://www.reset-italia.net/2012/04/11/treni-notav-11aprile-donne-attivismo/
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